Le vediamo tutti i giorni. Ogni istante ci passano davanti agli occhi accompagnandoci in ciò che facciamo. Anche quando parliamo sottolineano le nostre parole con gesti veloci e fugaci. Creano, danzano, suonano, si aprono, si chiudono. Sono le dita delle nostre mani che, pur avendo sotto lo sguardo ogni momento, non consideriamo abbastanza se non esteticamente. Abbiamo cinque dita per ogni mano costituite tutte, tranne il primo, chiamato Pollice, da tre ossa brevi e ben articolate.
Dal palmo: la falange (prossimale) e la falangina (intermedia) per il Pollice più la falangetta (distale) per tutte le altre dita che nell’ordine si chiamano, come tutti saprete, Indice, Medio, Anulare e Mignolo. Cinque dita che ci permettono di afferrare, stringere, accarezzare e compiere infinite azioni. Ma non è solo quello il loro scopo. Il loro scopo, come per tutte le altre parti del nostro corpo, è quello di spiegarci anche cose nuove che spesso non conosciamo. Sono parti sensibilissime dalle quali passano anche fonti energetiche molto accentuate. E cosa vogliono dirci le nostre dita di così interessante? Proviamo ad analizzarle brevemente una ad una.
POLLICE: Il Pollice è la nostra Testa e quindi rappresenta la nostra mente come anche l’intelletto e tutte le emozioni o gli stati emotivi che scaturiscono da essa come l’ansia, la preoccupazione, lo stress. Il dito del ragionamento. Il Pollice è quello che dobbiamo coccolare di più perché è come se ci massaggiassimo le tempie per rilassarci, come i bambini quando lo succhiano al posto del ciuccio per quietarsi, allucinarsi, sostituendolo con il seno materno e il contatto con una fonte che dona loro sicurezza. E’ il dito che solleviamo da solo per dire “va bene!” o “su”, in alto…., a testa alta! Il Pollice che un tempo i Romani innalzavano per salvare un gladiatore o uno schiavo da morte certa o abbassavano appunto, per farlo decapitare. Il dito che decideva, così come decide la nostra mente, purtroppo, spesso, più del cuore.
INDICE: Il dito del giudizio. Il dito che indica. Quello che la mamma o il papà alzano, dritto come un fuso, per dirci “No! Non va bene se fai così!”. Che ti suggerisce per tutta la vita la frase – andrà bene adesso o no? Forse no -. Che ti fa sentire inadatto, inadeguato. Il dito della paura e della paura di sbagliare. Collegato ai Reni. Collegato anche all’istinto se di paura se ne ha poca. Il dito che rappresenta anche la nostra schiena, con la quale capiamo se siamo idonei a questa vita o meno e quanto nel caso. E rappresenta anche la nostra digestione per digerire tutto ciò che non ci va a genio. Un processo che avviene esattamente davanti al centro della nostra spina dorsale. L’Indice è il nostro Ego, che può essere elevato e forte o molto debole.
MEDIO: La nostra rabbia, l’aggressività che sfoghiamo. Non per niente, o guardate il caso, come preferite, viene alzato per mandare volgarmente una persona – a quel paese -. La fatica, la frustrazione, l’indecisione, le cose “che ci pesano”, appartengono tutte al dito Medio. Ma a lui appartiene anche la nostra sessualità, la parte viscerale e passionale di ognuno di noi. Quella che vive di emozioni. E’ il dito che dobbiamo palpare e massaggiare con una certa pressione, costantemente e lentamente nel momento in cui siamo emozionati a causa di un esame o di una situazione che ci agita o ci infastidisce. Le emozioni correlate al Fegato.
ANULARE: Il dito delle cose belle e delle cose spiacevoli. Spiacevoli come l’angoscia, belle come le unioni ma che, se non ben governate, possono rivelarsi malsane e deleterie. Il saper gestire le unioni con le altre persone. I rapporti che si hanno con gli altri e quale ruolo si veste nell’aver a che fare con essi. Il dito Anulare è infatti anche il dito correlato alla comunicazione. Soprattutto alla comunicazione inerente alle relazioni. E’ il dito della fede nuziale e nella nostra cultura indica – unione per sempre…..finchè morte non vi separi -. In fatto di organi, si parla in questo caso dei Polmoni e della loro emozione di base: la tristezza. La tristezza è infatti un’altra delle questioni spiacevoli legate all’Anulare così come il dolore rappresentato anch’esso da questo dito.
MIGNOLO: Il piccolo dito delle grandi cose come la famiglia, l’autostima, il Cuore. Direi che non è poco. Il dito anche del saper fingere però, legato alla menzogna, all’ostinazione e alla testardaggine. Il dito con cui si promette, incrociandolo assieme a quello di chi condivide quel patto con noi. Ed è da questo gesto che nasce la nostra sincerità o il nostro venir meno. La responsabilità. Il dito da coccolare perché riporta ai valori sinceri della vita e alle nostre passioni più intrinseche. Il dito che palpato, calma un Cuore che batte all’impazzata.
Le dita delle nostre mani parlano. Parlano in tanti modi. Per come sono fatte, per come si muovono, per quello che sono. Si esprimono e ci aiutano ad esprimerci in un linguaggio fatto anche di gesti. Indicano i dettagli della vita. E ci parlano anche quando si fanno male, si feriscono, subiscono una contusione. Questo non vuol dire che se vi fate male al dito Medio avete un problema al Fegato. Ma può voler dire che dentro di voi, senza che magari neanche ve ne accorgiate, può esserci della rabbia, verso voi stessi o verso altre persone. O verso una situazione. Si, la rabbia è figlia del Fegato e sicuramente una persona rabbiosa può avere un Fegato affaticato ma questo è un altro discorso che affronterò sicuramente in futuro. Prestate attenzione alle vostre dita. Ci sono dita molto lunghe, esili, che in punta curvano leggermente all’insù, questo indica solitamente un carattere un pò sbadato, leggero, di persone che vivono nel loro mondo e spesso sono disattente. Persone capaci di fantasticare. Possono rivelarsi anche infedeli e materialiste anche se per una fisiognomica corretta, occorre osservare bene anche il palmo assieme alle estremità. Ma in generale, queste possono essere le basi di quello che le dita rivelano. Se invece le dita hanno estremità ben quadrate ma non sono per nulla goffe nei movimenti, bensì elastiche grazie a snodate articolazioni, significa che quella persona è molto vivace, intelligente, ama conoscere cose nuove e, se non sono troppo lunghe indicano anche tanta creatività e riuscita talvolta pure nelle arti. Ma questi sono solo banali esempi. Quante cose ci sarebbero da dire sulle nostre dita. Anzi, quante cose possono dire loro a noi. Tornerò assolutamente sull’affascinante mondo delle nostre dita, per ora vi lascio con queste nozioni.
Prosit!
Photo kolornieba.blogan.pl – bizer.it – donna.nanopress
Anche questo e un post che mi piace… molto bello il tuo secondo blog… io mi sto facendo adesso la tinta ai capelli.. e domani vado dal paruchiere per farmi un taglio e un buon impacco tipo spa 😀 … sono qui al pc senza occhiali e vedo benissimo… sto bene e vedo bene… buona giornata carssima Pigmy ❤
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Che belle cose che mi dici Rebecca, sono tanto contenta che questo mio blog ti piaccia ma soprattutto sono contenta che stai bene e hai voglia di farti bella. Sono felice per te, davvero. Un fortissimo abbraccio.
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Sai io sono sempre stato una persona positiva ottimista e solare… di co sempre quello che non mi uccide mi rende più forte 😀
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😀 grande Pif!
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😉 —-♥
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e lo sapervi che le dita dei piedi a parte l’alluce si chiamano secondo, terzo e cosi via? …
🙂 🙂 🙂 ciao pigmy, buona giornata kiss
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😀 Le dita dei piedi? Vuoi sapere il loro vero nome Rosa? Te lo svelo in Pole Position…. Alluce, Billuce, Trilluce, Pongolo e Mellino e ovviamente anche come dici tu. Un bacione e grazie!
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ma dai– questa non l’avevo sentita mai 🙂 ahh… sei grande— grazieeee
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😀 Ma quante ne soooo????!!!! ah! ah! ah! Scherzo…. 😀 Un forte abbraccio Rosa, mi fai sempre sorridere, smack!
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un casino ….. sei o sette questionari belli lunghi…. infatti me ne sono lamentata con le “osservazioni” — ehhh me l’han chiesto loro…. 🙂 😦 kiss
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beh…sono un’artista nata 😀
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😀 😀
Non lo so ma posso dire con certezza che l’arte la ami, così come la cultura, il folklore…
E secondo me anche questo vuol dire esserlo. Sentirsi tali.
Quindi credo proprio di si amica mia.
Un grandissimo, mega, abbraccio.
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Ricambiato! 🙂
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Bellissimo articolo , mi piace molto, come del resto tutti gli altri,quello che scrivi è di gran utilità per tutti noi. . . Ciao e BRAVA, molto BRAVA
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Grazie! E’ un piacere grandissimo! 😀 Ti stringo forte.
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Ciao Meg nell’ultimo anno mi sono fatta male all’indice di entrambe le mani e facendo una valutazione generale della situazione con colleghe in ambito kinesiologico siamo giunte alla conclusione che l’indice è anche il dito che noi usiamo per indicare (o meglio, i bambini usano istintivamente per dire “voglio quello” – come dicevi tu in un altro articolo, crescendo ci viene invece insegnato che “non si fa”). Ecco, io mi trovavo proprio nella condizione di non avere il coraggio di dire “voglio” e proprio “quello”. Gli indici non sono ancora a postissimo 🙂 , ma la mia vita dopo questi infortuni è stata in continua evoluzione (ed il mio blog ne è solo un sintomo), proprio nella direzione che voglio. Cosa ne pensi?
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Bhè, l’indice è proprio il dito delle indicazioni 🙂 Innanzi tutto grazie per questa tua testimonianza e quello che avrei da dire sarebbe tantissimo. Su un solo dito si potrebbe parlare per ore. L’indice infatti rappresenta anche la situazione dei nervi che in un caso del “voglio” – “non voglio” sono i primi a giovarne o risentirne, gli occhi, con i quali puoi vedere ciò che vuoi o non vorresti vedere e insomma, molto, molto altro. Quindi sono d’accordo con quello che affermi, un problemino con la scelta (che anch’essa si indica con l’indice appunto). Questo significa trattare il sintomo alla sorgente ed è ciò che io trovo giusto, capire che messaggio ci sta dando e cercare di fare quello che ci suggerisce per il nostro benessere. Ti abbraccio e ti auguro due indici funzionanti al meglio in quanto vorrebbe dire che sei riuscita a superare alcune paure.
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