Probabilmente è stato il suo peccar di assolutismo, senza tener conto di molti e diversi altri fattori, che possono suggerire ben altre qualità. Umilmente, dico questo, riferendomi senza esigere di mettermi al suo stesso livello, a quello che è stato definito da molti – il padre della Fisiognomica -.
Sto parlando del medico, antropologo e criminologo italiano Cesare Lombroso morto a Torino agli inizi del secolo scorso. In tanti si sono scontrati con il suo pensiero che non aveva basi scientifiche ma lui, ha continuato a sostenerlo fino alla fine dei suoi giorni. Era convinto di aver capito come riconoscere un eventuale omicida semplicemente dai tratti del suo volto. Affascinante come teoria, nulla da dire ma, com’è possibile accusare una persona del peccato più grave dell’umanità, solo per la forma dei suoi zigomi? In realtà, Lombroso, verso il finir della sua vita, ha deciso di inserire nella probabile criminalità di un individuo anche altri fattori come l’ambiente vissuto e l’educazione ricevuta e dobbiamo comunque a questo medico, l’inizio di una più accurata e diligente precisione nel effettuare autopsie nuove rispetto a quelle di un tempo. Ma il suo essere così convinto lo fece estromettere dalla scienza che definiva i suoi studi pseudoscientifici. Oggi infatti, intere schiere di scienziati, ci tengono a dimostrare che i caratteri di un viso non vogliono dire proprio niente. Sia essi, sia “la voglia di far del male”, sono cose scritte solo nei geni e che niente hanno a che vedere con altre teorie. E’ davvero così? E’ davvero solo così? C’è chi invece dice no. Ci sono le vie di mezzo, le famose sfumature di grigio, senza dover diventare Lombrosiani, ne’ tanto meno troppo genetisti. A mio avviso la capacità nel leggere i tratti somatici di un volto, sta nel saper comprendere tutto l’insieme di un viso e non solo la distinta parte sotto esame. Supponiamo di voler analizzare un occhio. Un occhio piccolo, o grande, o scuro, o sporgente, indicherà determinate caratteristiche riconducibili alla personalità dell’individuo ma, quell’occhio, è da valutare assieme a tutto il resto del viso. Quel singolo occhio avrà come compagno un suo zigomo, un suo naso, un suo mento, una sua bocca e così via. Ecco perché molto spesso si cade in errore; perché non si fanno queste associazioni. E dicendo questo non mi riferisco certo al signor Lombroso che considero argomento chiuso e usato solo per introdurre il discorso. Mi riferisco a coloro che trovano lo sbaglio, e accade spesso, nella valutazione di una parte del loro viso. Sicuramente è stata presa troppo singolarmente. Perché vedete, un fondo di verità c’è, o per lo meno, questo è quello che ho potuto constatare nella mia vita. Non dimentichiamoci inoltre che anche il viso in se, non è una parte distaccata e che vive per conto suo bensì, appartiene ad un intero corpo, soggetto anch’esso, ad una vista fisiognomica. Siamo un tutt’uno e tutto il nostro corpo deve e può essere letto. In modo olistico. Ma perché si vuole leggere un viso/corpo e conoscere il carattere che ci si nasconde dietro? Forse la paura dell’ignoto? Vogliamo capire chi abbiamo davanti? Forse per semplice curiosità? Per rovistare nell’intimità nascosta di quella persona andando a curiosare tra i suoi pregi e i suoi difetti non ancora messi in mostra? Penso che ogni tecnica, ogni filosofia creata e studiata, sia nata con l’intento di farci crescere. Di evolverci. Di elevarci, come persone, ai massimi livelli. Ecco perché consiglio di utilizzare ogni tipo di disciplina sempre a scopo utile e benefico nei confronti nostri e del prossimo.
Nel momento in cui scopro che la persona davanti a me è una persona diffidente supponiamo, userò le mie capacità, che mi hanno tradotto questo, per far si ch’essa possa fidarsi di me e far capire a lei che non è mia intenzione farle alcun male. Ecco che quindi, rispetto ad altri, dovrò adottare un tono più basso, una comunicazione non verbale differente e modi più gentili. In questo modo non la ferirò e, otterrò da parte sua ciò che di bello risiede in lei. La Fisiognomica sarà un argomento che avrà grande spazio in questo mio blog e questa è la presentazione che ho voluto darle. Una tecnica da usare come crescita personale affiancata ad altre che scoprirete. Una tecnica vera, reale, se la si legge bene e se la si sa interpretare.
Prosit!
Photo laquestionesociale.altervista.org – lacittadifondi.it
Io ho sempre avuto il problema contrario: le singole parti del mio viso non sono mica male, è l’insieme che lascia a desiderare! Va beh, scherzi a parte, la fisiognomica mi attira. Scrivine ancora, mi raccomando.
Ciao 🙂
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😀 sei buffa… Certo che lo farò! Lo studiata tanto, mi affascina e mi piace parlarne. Un bacione Tiptoe.
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