Come tante volte vi ho spiegato, le nostre emozioni possono diventare vere e proprie manifestazioni fisiche e, nel caso delle emozioni negative, creare seri problemi che poi chiamiamo “malattie”.
Il termine “malattia” porta in sé un grande significato, spesso anche discordante con quello che siamo abituati a identificare noi ma, questo, è un altro discorso che affronteremo in un secondo tempo.
Secondo alcune filosofie, quindi, a seconda della zona nella quale la malattia si manifesta, all’interno o all’esterno del nostro corpo, significa che un’emozione negativa ha colpito nel segno.
Oggi vi parlo della Tristezza, provata da molte persone, e che a lungo andare va a scapito dei Polmoni e di tutto il nostro Sistema Respiratorio. Questa grande emozione ha infatti sede proprio lì.
Essa può manifestarsi fisicamente in tanti modi. Attraverso l’asma, la bronchite, la pleurite, la polmonite, il raffreddore e molti altri malesseri. Ognuno di questi malanni, ha un suo perché, una sua motivazione per essere giunto in noi ma tutti, alla base, sono nati da un sentimento triste. Potrete notare come persone depresse, o malinconiche, oppure che non riescono a vivere come in realtà vorrebbero, hanno problemi all’Apparato Respiratorio. Nulla è scontato.
Via l’assolutismo quando si parla di un essere speciale come quello – umano – ma, sicuramente, la maggior parte delle volte è così.
Ora, non significa che chi soffre di questi disturbi debba apparire triste per forza ma essi, stanno facendo riaffiorare quello che lo ha reso triste precedentemente e che ancora non è stato mandato via. Il fatto è che la malattia si palesa in base a ciò che abbiamo di più nascosto dentro, non in base a quello che manifestiamo al di fuori e agli altri.
Molto spesso, infatti, il sintomo è una specie di insegnamento. Non una punizione. Un insegnamento. E’ differente.
Sicuramente in molti metteranno questi malanni su un piano prettamente genetico e la biologia, come scienza, non è da eliminare ma non è neanche l’unica protagonista.
La tristezza che proviamo, deriva soprattutto da un’abitudine di vita che può mentalmente sembrare giusta ma non lo è per il nostro essere più intrinseco e primordiale che, a lungo andare, si ribella.
Se nostro padre era abituato a vivere in un determinato modo, pensando di essere nel bene e nel giusto, e ci ha insegnato la sua stessa educazione ricevuta, sarà ovvio che come avremmo le sue stesse manie comportamentali, ci potremmo ritrovare con le sue stesse malattie.
Parlando nello specifico caso dei Polmoni, mi giunge sempre, da chiunque, la stessa domanda o la stessa affermazione: un mio parente è morto di cancro ai Polmoni. Fumava come un turco.
I turchi. Fumano tanto, sì. Ma non muoiono di cancro ai Polmoni. Muoiono di altre cose. Anche molte persone occidentali, fumano e bevono più ancora dei turchi, ma muoiono per altri motivi. I mass media, i medici e le aziende farmaceutiche, in questa parte di mondo che viviamo noi, ci dicono che se si ha un cancro ai Polmoni il motivo è il fumo. Praticamente solo il fumo.
Altre filosofie invece dicono che il cancro è il risultato del rancore e, i Polmoni appunto, la sede della tristezza. Ricordiamo che il rancore fa star male più a chi lo porta che a chi lo riceve. (Tumore fa rima con rancore).
Per queste dottrine e questi popoli, quello che noi consideriamo veleno, per loro non è minimamente contemplato e considerano invece “tossina” tutt’altro. Perdonatemi ma io non me la sento di dire che lo loro sono in torto e ad avere ragione siamo solo noi.
La medicina orientale dice che una sana alimentazione mantiene sani anche i Polmoni. La stessa dottrina afferma anche che provare gioia intima e profonda, fa essere longevi. Saprete tutti che il DNA modifica la sua forma in base alle emozioni che proviamo. Leggi qui Questo è stato osservato e dimostrato scientificamente e non in Oriente.
Esistono infatti persone molto anziane che fumano ogni giorno e hanno sorpassato i cent’anni. Il fumo fa male. Sia chiaro. Colui che è felice al 100% non dovrebbe aver bisogno di fumare in teoria. Non avrebbe bisogno di questo appagamento. Dicevo quindi che il fumo fa male. Come fanno male tutte le porcherie che ingoiamo o che respiriamo.
Questo articolo non nasce per incitare a fumare, me ne guardo bene. Nasce per far capire la potenza delle nostre emozioni che è così grande da superare nettamente ogni altra forma di negatività-veleno che può colpirci. Questo è il mio umile e personale pensiero.
Questo è ciò che io, che non sono un medico, penso. So di non essere l’unica in questo mondo ma so che, purtroppo, l’informazione è limitata. E’ giusto ascoltare tutte le teorie e seguire quella che più si avvicina al nostro modo di pensare. Perché siamo esseri liberi. E se acquisissimo di più questo regalo che ci è stato fatto, chiamato Libertà, sicuramente saremmo anche più felici. Come anche i nostri Polmoni.
La felicità è la più grande medicina.
p.s. = per un maggior approfondimento ti consiglio anche questo mio articolo https://prositvita.wordpress.com/2018/02/04/il-dolore-e-nei-polmoni/ intitolato “Il Dolore è nei Polmoni” che puoi trovare nella sezione “Cerca”.
Prosit!
Photo cannonemaria.altervista.org – medicinapertutti.altervista.org – improntaunika.it
buongiorno cara,mio nonno fumava 2 pacchetti al giorno di malboro,3 infarti ma è morto di prostata,il fumo può incidere sul cancro ai polmoni ma non credo sia del tutto quello, gente che non ha mai fumato si è ammalato di cancro ai polmoni,la causa di molti mali è l’infelicità oltre che lo stress,io ti confesso che ho ripreso a fumare in questo periodo, ma a qualcosa dovevo attaccarmi!…ti abbraccio forte
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Grazie Melody per questa tua testimonianza. Anche mio nonno fumava ma il timore gli ha intaccati l’intestino ed è morto a 96 anni con polmoni sanissimi. Il fumo fa male ma come dici tu non è tutto. E ora, scherzando ti dico…. un vizio se deve pur avè! 😀 Un forte abbraccio.
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🙂 buongiorno bella
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La tristezza è una brutta malattia.
I polmoni, il fegato…qualche parte dell’organismo si ammala e a volte guarisce
Un post interessante Meg, grazie!
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Grazie Marta. Potrebbe sempre guarire in realtà; le nostre cellule sono state create con la capacità di rigenerarsi, o almeno la maggior parte, purtroppo però non è sempre semplice anzi…. Come dici tu, alcune parti dell’organismo si ammalano e diventiamo delle vittime a tutti gli effetti. La tristezza è brutta perchè colpendo l’apparato respiratorio colpisce proprio la cosa più importante per noi: il respirare. Le cose fondamentali per l’essere umano sono 3 e, nell’ordine sono
1) respirare
2) dormire
3) mangiare
Noi ci preoccupiamo di queste 3 cose esattamente all’incontrario. Un bacione grande Marta.
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Vero….all’incontrario….
un abbraccio a te, grazie 🙂
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Le persone infelici tendono ad avere difese immunitarie più basse e in questo caso si ammala l’organo bersaglio, quello più debole, solitamente quello geneticamente più debole. Quanto al fumo è vero che non tutti i fumatori muoiono di tumore ai polmoni ma aumentano esponenzialmente il rischio di contrarlo e questa non è un’opinione, al punto che le assicurazioni sulla vita costano considerevolmente di più per i fumatori e questi vengono sottoposti ad esami molto più lunghi e scrupolosi prima di autorizzare la polizza perché il fumo (sopra le 10 sigarette al giorno) è considerato un alto fattore di rischio. Purtroppo io ho avuto molte persone in famiglia morte per un tumore ai polmoni e non tutte fumavano ma i fumatori, di qualsiasi cosa siano morti non avevano i polmoni sani, (tutt’al più asintomatici e nella stragrande maggioranza dei casi con una capacità respiratoria ridotta) e neppure erano sensibilmente più felici. Prendendo un caso singolo si può dimostrare quasi tutto ma le statistiche contano, e statisticamente è provato sia che i fumatori contraggono più spesso tumori ai polmoni sia che le persone ottimiste, felici ecc. sono più predisposte a guarire da qualsiasi malattia o a mantenersi in salute. Quindi sono anche io del parere che i dispiaceri non aiutino a vivere bene ma il fumo è dannoso a prescindere ed è opportuno sia scritto a lettere cubitali: non esiste obbligatorietà consequenziale tra fumo e tumore ai polmoni ma se hai una parentela genetica in tal senso nessuna felicità potrà diminuire il fatto che le tue percentuali di rischio in tal senso sono enormemente più alte rispetto ad altri. E questo vale anche per il fumo passivo.
Scusa la lungaggine ma ci tenevo a dire la mia, anche per motivi personali che mi hanno spinto ad approfondire l’argomento. Bacione:)
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Nessuna lungaggine Stravy, puoi scrivere quanto vuoi. Ti dico subito, come già ti feci capire in passato, che non sono assolutista per quanto riguarda il nostro corredo genetico per cui penso ci siano cose che vanno ben oltre la parentela e il nostro DNA. Che il fumo faccia male l’ho scritto più volte ma perdonami se non penso che sia più grave degli acidi e delle sostanze tossiche che ingurgitiamo e che forse hanno un effetto solo più lento ma anche più devastante. Mi dici che nessuna felicità può diminuire la percentuale di tumore ai polmoni se sei soggetto a tale rischio visti i parenti che ti hanno preceduto, ecco… io non la penso così. Penso che la gioia, quella vera, diminuisce eccome qualsiasi tipo di rischio. E’ solo una mia umile credenza probabilmente ma è così. E le prove che ho potuto toccare con mano me ne hanno dato conferma. Vedi, penso si debba credere per vedere e non vedere per credere ma non vorrei ora uscire fuori tema. Le nostre emozioni, hanno delle sedi, ognuna la sua, pur lavorando poi in tutto il nostro organismo. E hanno una potenza incredibile, che non ci hanno mai detto, che non ci hanno mai svelato. Un abbraccio.
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Lei è un grande!! Fossero tutti dottori così!! Piena stima per lei.
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Grazie! Vorrei solo precisare che non sono un dottore 😉
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