Vi descrivo innanzi tutto cos’è fisiologicamente il Fegato e come funziona all’interno del nostro organismo.
Il Fegato è una grossa ghiandola annessa all’apparato digerente ed è in grado di eseguire diverse operazioni come: assorbire l’ossigeno per il sangue, regolare i livelli di zuccheri, decomporre diverse sostanze come anche le tossine, preoccuparsi dei fattori coagulanti ma soprattutto, produce la Bile, un liquido verdastro che, riversato nel Duodeno e nella Cistifellea, favorisce la digestione dei grassi. Dal punto di vista della psicosomatica, il Fegato, rappresenta l’adattamento e diversi altri fattori ad esso correlato.
Il non riuscire ad adattarci ad una situazione, può causare in noi diverse emozioni negative come l’angoscia, la rabbia, la tristezza, l’inadeguatezza e via dicendo, che culminano col renderci vittime di un senso di ribellione apparente o più celato ma comunque esistente. Un senso di ribellione che, non trovando sfogo, si trasforma in frustrazione dalla quale nasce una rabbia nei confronti di alcuni aspetti della vita, che non trova pace. Quando si sente dire – Era verde dalla rabbia – in realtà si sta ascoltando una misteriosa correlazione tra un semplice motto e ciò che realmente accade in noi unendo la nostra parte fisica a quella psichica. La Bile, prodotta dal Fegato, che come vi spiegavo prima ha un colore tendente al verde e digerisce i grassi, ossia cose pesanti da decomporre, compie un processo che si può tranquillamente trasformare in qualcosa di più spirituale. Allo stesso modo quindi, riusciamo o non riusciamo a digerire alcuni avvenimenti della nostra vita che possono essere a breve o a lungo termine. E se non ci riusciamo ci arrabbiamo, e diventiamo… verdi dalla rabbia. Il colore che subentra sulla nostra pelle quando il Fegato non funziona bene, è in realtà un giallognolo scuro (itterizia) in quanto si tratta di un verde decisamente diluito in tutto lo strato connettivale. L’Itterizia inoltre, e questo è importante, subentra quando c’è un eccesso di globuli rossi distrutti. Una degradazione dell’emoglobina troppo elevata nel nostro organismo. Ora, senza entrare nello specifico nominando sostanze come la bilirubina, sappiate che il nostro sangue è la nostra vita. La nostra gioia. Rappresenta la nostra linfa vitale. Il rosso degli eritrociti ( globuli rossi ) è il colore della passione, del fuoco che ci alimenta. Il nostro entusiasmo. Capite bene dunque che soffocando, diminuendo, distruggendo tali cellule, allo stesso modo vien meno la nostra serenità che lascia il posto ad una rabbia soffocata. E’ per questo che, il Fegato, è stato quindi definito la sede della rabbia. Il lamentarsi costantemente, il giustificarsi allo scopo di autoilludersi, il provare una costante ira per come gira il mondo intorno e l’essere insoddisfatti sempre per qualcosa, portano rabbia ed essa nuoce al nostro Fegato e a noi.
Questa emozione negativa che sovente, esagerando, può trasformarsi in collera, o in ferocia, o in aggressività, è semplicemente l’aumento di una rabbia latente che prende in noi sempre più comando, partendo da uno stadio minore che può rimanere tale per tutta la vita, o sfociando invece in qualcosa di più significativo. Sono diversi gli indizi che suggeriscono quando un Fegato può essere stanco, ammalato, irritato o semplicemente infastidito. Caratteristiche che la maggior parte di noi ha, anche per via di un’alimentazione poco sana con la quale ci nutriamo, carica di additivi e sostanze nocive che sporcano questa ghiandola. Vi faccio alcuni esempi.
LO XANTHELASMA:
Lo Xanthelasma è un’alterazione in rilievo della pelle che non scompare né alla pressione, né alla detersione o abbronzatura. E’ un’escrescenza giallastra-biancastra che nasce intorno alle palpebre ma non provoca dolore. Seppur la loro apparizione non è del tutto nota alla scienza, alcune filosofie, come anche la medicina occidentale, indicano una stretta correlazione tra questa placca ed eventuali problemi lipidici o di aumento di colesterolo cattivo (LDL) nel sangue. Uno stretto collegamento col Fegato dunque.
LE RUGHE VERTICALI SUL PROCERO:
Un altro segnale, può essere definito da due profondi solchi verticali sul procero (muscolo pellicciaio sopra al naso tra le due sopracciglia). Quella è la zona che, sul nostro viso, rappresenta il Fegato e, anche se le rughe sono semplicemente pieghe dell’invecchaimento cutaneo, causate soprattutto dalle nostre espressioni, se sono anticipate e/o esagerate, possono indicare la presenza di qualcosa che disturba il nostro Fegato così come anche macchie rossastre o violacee sempre in quella zona.
GLI INESTETISMI NELLA ZONA CENTRO/METATARSALE DEL PIEDE DESTRO:
Anche un’ipercheratosi (callo o durone), una verruca o un eczema, nella parte del piede che vedete segnalata in foto, possono indicare disguidi al nostro filtro epatico perciò prestate attenzione.
COLORITO DEL VISO:
Come vi ho già detto prima, un colorito che tende al giallo, sul volto di una persona o delle sue sclere (le parti bianche dell’occhio), può indicare disfunzioni al Fegato ma, nel caso di bevitori abituali di alcool, bisogna invece porre un’accurata attenzione quando il colore del loro viso diventa pallido o bluastro.
Queste sono solo alcune tracce e tutte utili per indicare la presenza di un disturbo. Per questo, prima di fare una sorta di “diagnosi”, bisogna saper osservare in modo olistico. Sono molti i fattori che possono cambiare la realtà. Nulla è assoluto. La soluzione a tutto questo, per avere un Fegato il più sano possibile, dal punto di vista spirituale, è cercare di vivere nella più totale gioia e serenità. Cercare l’entusiasmo e la pace interiore. Accettare di più alcune situazioni nel tentativo di vedere perché avvengono; forse, vogliono solo insegnarci qualcosa. Individuare il lato positivo di un avvenimento e prendere la vita con più calma, più tranquillità e più tolleranza pensando maggiormente al presente che stiamo vivendo e non rimuginando nel passato o sperando nel futuro. E’ difficile, lo capisco ma, come per tutte le cose, ci vuole la volontà. Sono sicura che ne troverete giovamento.
Prosit!
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Ecco spiegato perché io non guardo più la televisione né leggo quotidiani….
Il mio fegato ringrazia ogni giorno 😊
Un abbraccio
.marta
Ps: post interessantissimo!
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😀 Marta… tu sei la mia barretta energetica preferita! 😀 Grazie.
p.s.= ho smesso anch’io da tempo di ascoltare e guardare i mass media e vivo meglio! Ti abbraccio.
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Ciao 🌸🌺🌸
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Sono due anni che non guardo più la tv e non mi manca per nulla, anzi… è stata una liberazione!
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Grazie per questo tuo post molto istruttivo e interessante Meg, grazie
Un sorriso e un abbraccio
Ondina 🙂 :-*
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Grazie a te Ondina per queste tue belle parole. Un bacione, smack!
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Il lamentar ci piace …. in ogni caso,
guardar gli avvenimenti dall’ esterno,
e fustigarci in modo sado-maso,
per quel ch’ accade e gira intorni al perno …
😦
Così siam fatti, @Meg, di tal sostanza
greve e terrigna … e sì restìa ai sogni,
da farci viver, ahimè, nell’ ignoranza,
paghi di soddisfar meri bisogni !
😐
Ma su di noi, di notte, il firmamento
ci manda argentea luce con le stelle,
e allor mi dico : “@Bruno, sii contento …
lascia le brutte altrui, e tièn le belle” !
🙂
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Sei fantastico Cavaliere 🙂 Sante parole. Così siam fatti, si. Ed è per questo che mi sono buttata in tale avventura virtuale (anche). Potrà mai riuscire la nostra eroina a cambiare qualche idea? Io ce la metto tutta. Grazie per questo commento. Ti auguro una buona giornata.
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Sì … cara @Meg, la nostra Eroina, e cioè Tu, ci può riuscire, con la sua dolce e sorridente faccia, coi suoi teneri proponimenti …. con la sua voglia sincera di dimenticare, almeno un attimo, il proprio orticello dove alligna la mala pianta dell’ egoismo e della vanità, ed ascoltando, invece, le altrui voci sofferenti e richiedenti il nostro aiuto …. ed infine mantenendo la sua, e cioè la tua, autentica umiltà .
Sconfinato …. è l’ oceano del nulla e delle lacrime, ma sottraendovi una goccia d’ acqua per volta …. si può svuotare !
Auguri … ed un abbraccio “vero” a te ! 🙂
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Grazie di tutto cuore… non riesco a trovare altre parole… 🙂
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