Cos’è che ti sta dando così fastidio? Una situazione o una persona? Ti chiedo questo perché secondo le filosofie che ho studiato, tra le quali la psicosomatica, soffrire di sinusite, infiammazione molto dolorosa alle mucose dei seni paranasali, equivale a non sopportare più o una situazione che stai vivendo, o una persona che ti è vicina. Troppo vicina.
Si da invece solitamente colpa al freddo, al tempo e all’umidità ma, in realtà questi, non sono gli unici fattori per certe teorie. Quando l’attacco ti colpisce, dal momento che alcune sinusiti diventano croniche e quindi si ripetono, prova a chiederti cosa o chi non hai sopportato in quel periodo. Oppure, prova a ricordare se quando eri affetto da questo malessere, stavi nel contempo convivendo con un disagio. Una mia cliente, una ragazza giovane di 27 anni, usciva da quattro anni con un ragazzo. Dopo i primi tre anni passati allegramente e nella più totale spensieratezza, la situazione precipitò perché a lui morì la mamma alla quale era molto affezionato. Egli si spense, divenne malinconico e introverso e, nonostante la voglia di stargli vicino e rincuorarlo, la mia cliente, dopo un anno, iniziò nel suo inconscio soprattutto, ma anche nel suo conscio, a non sopportare più quell’uomo che aveva di fianco. Un uomo triste, pessimista, nervoso. Lo giustificava ma non lo accettava. Avrebbe voluto continuare a sorridere con lui, a divertirsi, passato il momento di shock. Avrebbe voluto che la vita andasse avanti. Continuava ad amarlo ma, entrare in casa e trovarlo con le lacrime agli occhi, raccontargli una cosa simpatica e non vederlo nemmeno sorridere, condividere con lui un progetto e non sentirlo gioire, dopo un anno, le divenne insopportabile. Capiva perfettamente quel dolore ma non voleva che rovinasse la loro vita. Per stare bene anche dal punto di vista fisico, la mia cliente avrebbe dovuto lasciarlo, oppure riuscire a farlo cambiare, oppure ancora imparare ad accettare e amare lui così com’era per quello che era diventato. Ma lei non si sarebbe mai innamorata di una persona così. Lei non si sarebbe mai messa insieme ad un uomo com’era lui ora, quattro anni prima. Non era per niente affetta dalla – sindrome della crocerossina -. Anche riuscire a cambiarlo era dura dal momento che non ce l’aveva fatta in un anno, provandole tutte, e dal momento che lui non aveva nessuna intenzione di farsi aiutare da un professionista. Rimaneva come unica scelta quella di lasciarlo. La sinusite della quale iniziò a soffrire periodicamente, se ne sarebbe andata ma il cuore le si sarebbe probabilmente spezzato. Un giorno venne da me e mi disse – Ho deciso di mollarlo – e io le chiesi cosa l’aveva portata a questa decisione. La sua risposta fu questa – Mi sono resa conto che fondamentalmente io non ho mai amato lui ma il suo modo di riuscire a farmi divertire, a farmi estraniare dai problemi, era per me uno sfogo non un amore. Ho capito che se riesco ad eliminare o a trasformare quelli che io considero “problemi” in occasioni, o comunque a non farmi rattristare da loro, potrò avere un uomo vicino come uomo e basta e non come “salvagente” -. I due quindi si lasciarono. Ovviamente non sempre deve andare così ma lasciatemi finire di raccontare. Ora, la mia cliente, ha un’altra relazione nella quale si preoccupa di condividere i bei momenti per la loro unica bellezza intrinseca e non come evasione. La sua sinusite è scomparsa. Da due anni non ce l’ha. La cosa strana è che anche il suo, ormai ex, fidanzato sta meglio perché su di lui, inconsciamente, gravava il peso di non riuscire a dare alla sua compagna ciò che sapeva lei desiderava; una sorta di ansia da prestazione lo invadeva, tutto per un meccanismo interno che è difficilissimo da spiegare. Non riusciva a farla ridere come un tempo, a farla divertire, a “portarla via” e questo lo faceva stare ancora più male ma, il tutto, continuava invece ad essere implicato solo nei confronti della mamma defunta. “Sarà perché è morta mia madre che sono così, sarà perché è morta mia madre che mi sento male, ancora non passa questa storia della morte di mia madre…”. Continuava a ripetersi, a credere e soprattutto ad esternare. Probabilmente anche lui ora starà con un’altra persona, una persona che ha sicuramente dei bisogni come la maggior parte di noi ma non come quelli della sua precedente ragazza. La mia cliente continuava a stare con lui credendo di amarlo e credendo che lui avesse bisogno di lei dopo quella grave perdita ma non era per niente così! Eppure è la prassi, così ci hanno sempre insegnato. Quello che mi sento di consigliarti è che nel momento in cui riconosci una situazione o una persona come deleteria nei tuoi confronti, prova a cercare ulteriori soluzioni, prova a modificare gli eventi. Fallo anche quando la morale ti viene contro. La sinusite ti sta suggerendo questo. Prova a non accettare quel qualcosa. E molte volte, le soluzioni ci sono, ci vuole solo un po’ di coraggio.
Perché vedi
tutto quello che vuoi c’è,
è dall’altra parte della paura.
(Jack Canfield)
Come diceva Darwin, non è colui che si presenta più forte o più intelligente a sopravvivere bene ma colui che riesce a mutare adattandosi alle nuove situazioni. Prima di concludere ti darò però anche qualche rimedio naturale contro la sinusite:
SUFFUMIGI: E’ sempre molto utile effettuare dei fumenti in caso di sinusite in quanto il muco tende a solidificarsi all’interno dei seni paranasali senza riuscire a fuoriuscire, infiammando così le pareti e le mucose. Si può far bollire nell’acqua un po’ di Bicarbonato e/o un po’ di Eucaliptus che hanno l’azione di rinfrescare e disinfiammare, ammorbidendo anche, grazie al vapore caldo, il muco duro, compatto. Attenzione però a non esagerare in quanto si rischia di creare una specie di ebollizione interna ossia, trasformare il muco in bolle che scoppiettando andranno ad infiammare altri seni.
IMPACCHI: Puoi applicare degli impacchi caldi di Zenzero sulla zona centrale del viso e della fronte (se hai la pelle sensibile ti consiglio solo sulla fronte) intercambiandoli di tanto in tanto, in modo da non lasciare miscele fredde sulla pelle. Anche qui non dovrai esagerare. La parte interessata diventerà rossa, è normale, ma non andare oltre eccessivamente altrimenti rischierai di traumatizzare la pelle perché lo Zenzero è davvero un potente antiinfiammatorio e va usato con cautela. Le pezze inoltre non dovranno essere bollenti perchè quando c’è infiammazione c’è già calore che non conviene aumentare.
TISANE: Quando si ha già parecchio muco o catarro all’interno del nostro corpo, non bisogna bere in eccesso altrimenti si continuerà a produrne sempre di più ma, tre dita al giorno di decotto di Radice di Loto, non potrà farti che bene. E’ un ottimo fluidificante ed espettorante. Basterà far bollire qualche rondella di questa radice in un pentolino, filtrare l’acqua che quando è pronta diventa di color marroncino/rossastro e berla. Ad alcuni piace anche fredda ma io te la consiglio calda e con dentro magari un cucchiaino di Miele biologico.
Infine, durante il periodo di malattia, porta sempre, anche in casa, una fascia o un cappello di lana che ricopra la tua fronte e le tue orecchie, soffia il naso più che puoi. E’ assolutamente vietato “tirare su col naso”. Devi eliminare il più possibile queste scorie. Se il naso ti si spela e diventa rosso, niente paura, alla sera, prima di andare a dormire, cospargilo di crema – Prep – che puoi trovare in qualsiasi Supermercato o in Farmacia, ti donerà sollievo, ridurrà l’escoriazione e, con il suo delicato profumo al Mentolo, ti permetterà di respirare meglio.
Prosit!
photo newsfidelityhouse.eu – trend-online.com – greenstyle.it
forse sono fortunata cara Magda non ho mai avuto la sinusite… io generale sono molto residente a qualsiasi malatia 😉 …buona serata un bacio Pif♥
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Buon per te Pif cara perchè è molto dolorosa 🙂 sono contenta. Un bacione.
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😉 ho sentito che e molto doloroso… un bacione anche a te
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Ok, io ho la sinusite cronica dal 1999.
Esattamente come la posso eliminare?
Gli attacchi sono sempre più forti, certe volte passo un giorno a letto. Mi sento debole e stanca, il dolore è forte, sembra che ho lividi in faccia.
Una volta prendevo oki ma poi ho smesso perché le medicine mi spaventano.
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Penso tu debba individuare cosa non sopporti e non accetti nella tua vita e far si che questa o queste cose cambino. La sinusite ti sta portando un messaggio (che ho scritto nell’articolo) ascoltalo e prova a modificare ciò che vuole farti vedere.
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