Facciamo finta di aver già parlato di disastri ambientali, emissioni di CO2, effetto serra e inquinamenti vari che hanno modificato drasticamente il clima e l’atmosfera. Sono argomenti ai quali tengo molto, che conosco bene e che mi fanno arrabbiare moltissimo in quanto amo pazzamente la nostra Madre Terra. Argomenti che sottolineano un metodo offensivo e irrispettoso che l’uomo si è preso e ha messo in pratica egoisticamente per ottenere i propri scopi contro tutti gli altri esseri viventi.
Oggi però vorrei guardare ai cambiamenti climatici, o meglio, quelli che noi definiamo per ciò che ci riguarda – cambiamenti climatici -, da un altro punto di vista. Toccando tasti meno pigiati e forse chissà, con un leggero tocco di positività in più. Si perché – Non ci sono più le stagioni di una volta – e, con un po’ di polemica ironica, mi chiedo: perché dovrebbero esserci? Voglio dire, Inverno, Primavera, Estate, Autunno, così ben selezionate, categorizzate, distinte.
In realtà è l’uomo, sempre lui, che le ha suddivise, mica la natura. La natura compie diversi processi, ben determinati, singoli, ma mica per forza sempre tutti uguali e lunghi nella stessa quantità di tempo. Questo vizio di dover canalizzare le cose… E’ una comodità del linguaggio e non solo, lo capisco bene, ma non bisogna traumatizzarsi se tali non rimangono. Un mio umile pensiero. La gente intorno a me si preoccupa del fatto che a Novembre siamo ancora in maniche corte e che probabilmente tra qualche anno si festeggerà il Natale al mare in costume da bagno.
Ma io non capisco dove sia il problema. Il nostro pianeta compie dei cicli che possono variare di tempo. Poco per volta, fino ad arrivare ad un periodo sostanziale che denota un cambiamento. E i cambiamenti spaventano sempre. Su questo, non potete darmi torto. – Ce la farà pagare poi quest’inverno! – si sente dire. – Non piove… vedrai se poi non scende tutta assieme e vedrai i danni… -, – Quest’estate moriremo di caldo! -. E mamma mia! Che preludi rigidi e ben poco confortevoli.
Ma di questo ne parlano già tutti. Cerchiamo di capire però che la natura non è perfetta. Ha una sua perfezione ma non certo quella che intendiamo noi. Non è sempre uguale. Non ama la routine. Essa si evolve, ha una capacità di rigenerarsi incredibile. Riflettendo, penso che se quest’inverno fa caldo anziché freddo è perché probabilmente deve fare caldo. Non sempre il caldo deve per forza durare solo tre mesi e basta. Oh no, però così divento polemica davvero… solo che, sentire sempre, ogni giorno, su qualsiasi cosa, frasi che portano alla negatività piuttosto che alla positività, dopo un po’ è stancante. Per non parlare poi di quando piove e si vuole il sole, e di quando c’è il sole e si desidera l’acqua. Senza coerenza alcuna.
Su Facebook sono l’amministratore, assieme ad una cara amica, di un piccolo gruppo dedicato alla Natura in genere. Se volete venire a curiosare si chiama “Non Ti Scordar di Gaia – Il Nostro Pianeta –“. Ebbene, tutti noi membri, stiamo notando come quest’anno, soprattutto le piante, abbiano avuto (per noi) un comportamento davvero bizzarro. Margherite e Viole a Novembre, Zinnie a Ottobre, la mia Crassula Ovata che è fiorita ora, a Dicembre! E persino la Lavanda. Ma che stranezze! E io… io sarò ingenua, o forse menefreghista, egoista, non so, ma quello che mi è venuto in mente di dire è stato “Grazie piante! Quanto siete belle! Mi state regalando colore tutto l’anno nonostante per voi sia una gran fatica!”. Per le piante fiorire è faticoso, lo fanno per riprodursi ma è un processo stancante, siamo noi che apprezziamo la bellezza dei fiori. Lo so bene che probabilmente la mia Zinnia, è fiorita ora forse a causa di un’alterazione del clima innaturale e me ne dispiace, ma cerco di volgere la cosa al positivo. Di avere pensieri belli. Poi sta a me fare il possibile, personalmente, per aiutare l’ambiente. Dovrei forse guardare le mie Echeverie e piangere? Dispiacermene? No. Vi sembrerò fuori di testa ma perché circondarle anche di tristezza e amarezza? Regalare loro energia negativa? Cerco di farle star bene il più possibile: acqua, non acqua, casa, non casa, coperture, non coperture. Un lavorone! Però va bene, ce la facciamo! E poi, poi in fondo per loro andava bene fiorire ora. Probabilmente. A darmi un po’ di ragione, o forse è meglio dire un po’ di speranza, ci sono gli studi del climatologo serbo Milutin Milankovitch, come di tanti altri, il quale afferma che la rotazione dell’asse terrestre e l’attività solare incidono molto sugli sbalzi delle temperature e sul surriscaldamento del pianeta. Una correlazione quindi, secondo la sua interpretazione, molto significativa, e si parla ovviamente di variazioni secolari considerando i parametri orbitali della Terra che interagisce in modo gravitazionale anche con pianeti di massa maggiore come Giove e Saturno, i quali determinano, con periodicità (si parla di 19, 23, 41 mila anni) i famosi cambiamenti atmosferici. Premetto di essere ignorante in campo meteorologico ma positiva nel pensare che forse, la situazione del nostro pianeta, non è solo drastica ma anche “normale”. Un po’. Che dire? Me lo auguro con tutto il cuore. L’energia positiva è importante e soprattutto potente. Potentissima. Se tutti noi proviamo ad emanarla, dedicandola alla nostra Terra, la faremmo sicuramente stare benissimo.
Prosit!
Mi hai fatto ricordare una lezione di fisica al liceo, una delle noiosissime lezioni di fisica (odiavo quella materia). Beh, quella volta la prof. stava spiegando come si origina il fenomeno del tramonto ed io ero tutta affascinata. Poi concluse dicendo che i nostri bei tramonti sono solo frutto dell’inquinamento! Ci rimasi proprio male… Pensai che non si può vedere sempre e solo il marcio dappertutto, no? Certo, non avevo le competenze per smentirla, però mi aveva demoralizzata! L’unica volta che la sua lezione mi stava piacendo… Poi capisci perché una dopo il liceo scientifico si iscrive a Lettere!!
Un abbraccio colorato come il tramonto e bizzarro come il clima 🙂
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Ah! Ah! Ah! Tiptoe, questo tuo commento mi ha fatto ridere di cuore… ma cavoli, hai perfettamente ragione. Nemmeno io sono competente in materia ma hai ragione punto e basta! Concordo pienamente. Però una cosa ti devo dire: mio marito ha fatto il Liceo Scientifico e poi si è iscritto a Lettere. Ah! E ama da impazzire Calvino ovviamente, tanto per non tralasciare nulla. E bhè, insomma… me lo son sposato! 😀 Ti abbraccio forte.
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Dai! Anche lui? Sai che all’università ne ho conosciuta di gente che veniva dallo scientifico? Uno per altro è il mio compagno. E altri quattro sono del mio paese e fanno (indovina un po’?) i prof. di lettere!! Di Calvino mi ricordavo, come mi ricordo che avete conosciuto il mitico Libereso.
Un super abbraccio 🙂
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Vero! Libereso! Grandissimo. Chissà come mai questo cambio nel corso degli studi 🙂 Bhè, l’importante è fare ciò che piace e stare bene alla fine 😉 bacione.
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Nel mio caso il liceo scientifica era stato… come dire? Imposto. In generale credo che fosse un po’ la moda dell’epoca lo scientifico e allora quelli “bravi” venivano indirizzati lì. Comunque è stato utile perché ci ha dato una preparazione ampia con la quale poi abbiamo potuto affrontare anche Lettere.
Bacioni a te 🙂
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Infatti anche per mio marito è stato così ma non credevo fosse successa la medesima cosa a te e a questo punto forse anche ai tuoi amici. E pensa che non andava molto d’accordo con la matematica 🙂
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