Prendi quella strada. Sempre dritta. Non voltarti. Non guardare altrove. Vai.
Fai del vento che ti rema contro un alleato.
Ascolta le grida degli uccelli.
Tocca la terra. Assaporala.
Vivi perdio! Ama!
Non sentire altro. Immedesimati nella tua più grande ambizione.
Cammina, ci sei solo tu.
Considera, puoi.
Innalzati, al di sopra di tutto.
Non aver paura di essere l’immensità.
Sii cieco, hai altri sensi per guardare.
Resta muto, non ti serve dire niente.
E sordo, hai il cuore per sentire.
Hai la pelle.
Vai più in là, dove non è mai arrivato nessuno, dove si pensa esista la paura.
Soltanto adesso puoi voltarti e osservare la città, dietro di te, che dorme.
La città ligia ai suoi doveri, concentrata nel suo brulichio.
Soltanto adesso puoi sentirti unico.
Non temere questa sensazione. Ti appartiene. Non fa male.
Spaventa ma non distrugge. Rinnova.
Ascolta l’acqua del mare e quello che ha da dirti.
Ascolta le foglie che ti sussurrano parole incomprensibili.
Da lì a poco capirai.
Potrai tradurre ogni lingua. Persino la tua. Quella che non hai mai compreso.
Amati, come non hai fatto mai.
Senti germogliare in te il seme della creazione, della vita. Quella che non hai mai vissuto.
Ascolta il tuo cuore. Non è più lì. E’ in tutto ciò che vedi.
Sentiti partecipe di quell’infinita bellezza. Ne fai parte anche tu.
Spalanca il diaframma. Respira.
Realizza la tua passione. Ora.
Entra nel divino e non potrai più tornare indietro.
Impara a conoscere chi sei.
Svestiti di ogni turbamento, al tuo interno non ci son tragedie.
Solo gioia. Infinita gioia. Falla uscire.
(MEG)
photo vivodibenessere.it