Si può davvero avere fiducia in qualcuno? Di qualcuno?
Fiducia totale intendo. Tipo quella che si da’ al respiro. Avete presente? Quando inspiriamo, mica ci chiediamo se il prossimo respiro arriverà. Arriva e basta. Abbiamo fede in lui. Certezza assoluta da non porci neanche il pensiero.
Verrebbe da rispondere di – Sì – senza problemi se pensiamo ad un genitore, ad un figlio, ad un compagno, al migliore amico. Eppure…
Eppure quante volte abbiamo vissuto situazioni in cui, inaspettatamente, una madre ad esempio lascia questa vita terrena, e il padre, rifacendosi una vita, cambia completamente nei confronti dei figli soggiogato dalla nuova compagna? Quante volte un marito devoto e amorevole, un bel giorno, senza preavviso, si fa le valigie e se ne va di casa abbandonando moglie e figli?
E’ un po’ la storia del “bravo ragazzo” che, una mattina, si alza e compie una strage. Nessuno lo avrebbe mai detto. – Era l’ultima persona sulla faccia della terra che… -. Quelle cose impossibili ma che accadono. E pensate che le persone alle quali sono successe se l’aspettavano? No. Avrebbero sicuramente risposto – Sì – alla domanda: puoi avere fiducia totale in qualcuno?
E allora torno a chiedere, è realmente possibile?
Mi viene difficile da credere. Purtroppo le nostre paure e i nostri bisogni sono così grandi che pur di soddisfarli siamo disposti a tutto, anche a tradire.
Prendiamo l’orgoglio ad esempio. – Ne ha uccisi più l’orgoglio del petrolio – (Vasco Rossi).
Sarete pronti a dire – Ma se ami davvero, l’orgoglio lo metti da parte -… già… se ami davvero. Ma chi dice che l’altro ama davvero come noi? O meglio, chi dice che l’altro, in caso di suo bisogno, è meno vittima del suo orgoglio, o della sua rabbia, o della sua paura, etc…? Nemmeno lui può governare queste emozioni! S’innesca il meccanismo di istinto di sopravvivenza. L’importante è sopravvivere, stare bene e non si guarda più in faccia nessuno. E’ così. Non è un volere. Si prova poi vergogna per questo ma è così.
Ed è assurdo notare come la maggior parte delle volte, proprio chi ci ha detto – Abbi fiducia di me – ora ci ha ingannato.
E’ brutto non poter avere fiducia in qualcuno perché la fiducia è la compagna dell’amore, vanno di pari passo. E’ quando ami, incondizionatamente e quindi senza timore alcuno, in quanto sei pieno d’amore e non c’è spazio per pensieri negativi che, automaticamente, ti fidi ciecamente perché, appunto, in te, non esiste paura. All’incontrario, è quando hai fede totale che puoi dire davvero e dal più profondo – Io amo -.
Ma l’inganno fa male. Brucia tantissimo. E’ un dolore insopportabile che si sente dentro e, che lo si voglia o meno, diventa più grande della sensazione dell’Amore. Diventa uno stato d’essere prendendo il posto di quello che un tempo era idillio.
E allora penso che forse questa fiducia, e assieme a lei il sentimento dell’amore, andrebbero incanalati verso noi stessi, verso la nostra persona. Forse l’unica davvero che non ci tradirebbe mai. E allora può essere che, pieni d’amore, evitiamo il tradimento e ciò che ci fa male. Senza aspettativa alcuna nei confronti di nessuno.
So che può sembrare negativo (probabilmente per la prima volta) quello che sto scrivendo ma più che negativo lo reputo realista. Pensateci bene. Si può davvero mettere la mano sul fuoco nei confronti di qualcuno? Io non credo ed è normale che sia così. Le dinamiche dell’essere umano non lo permettono e non siamo degli Osho. Ma possiamo averla in noi e in noi manca.
E’ buffo. Siamo più propensi a riversarla, a chiederla, a provarla per altri ma, andando di pari passo con l’amore, è proprio per noi che quell’amore andrebbe provato.
Ci sono persone che oggi non soffrono più. Persone che ormai hanno fatto “il callo” a questo tipo di situazioni e quasi… se l’aspettano.
Ed è proprio su questo tasto che vorrei battere. Se te l’aspetti accade. Questo dicono le Leggi Universali. La realtà la creiamo noi attraverso la nostra immaginazione, nel bene o nel male, perciò, se crediamo che quella persona prima o poi ci lascerà o abbiamo paura di questo (che è sempre immaginarlo) succederà proprio così. Oppure ancora, se si deve “guarire” dal timore dell’abbandono, l’anima, ogni volta, ci mette davanti situazioni di abbandono da superare, fintanto che non impariamo ad essere indipendenti, fintanto che non impariamo a bastare a noi stessi, perché per la nostra anima, noi esseri potenti e supremi, non dovremmo avere delle necessità. Per cui accade che il problema è dentro di noi e non all’esterno. Accade quindi che finchè non risolviamo il nostro dramma, continueremo a vivere queste esperienze e con nostro padre, e con nostro figlio/a, e con il nostro partner etc etc… E sempre più brutte, sempre più gravi, sempre più insopportabili quasi come se qualcuno, da lassù, dicesse – Imparerai prima o poi! -.
Se abbiamo paura di essere abbandonati o ingannati stiamo inconsciamente creando l’abbandono e l’inganno che ci vedranno vittime di tale situazione e, l’abbandono o l’inganno, prima o poi, concretizzandosi, arriveranno a noi. La realtà è uno specchio di ciò che siamo dentro.
Questo è uno dei motivi principali del perché non è possibile avere fiducia in qualcuno. Noi stessi creiamo il suo andarsene. Occorre lavorare dentro. Trasformare il nostro piombo in oro. Liberarsi da tutta la spazzatura che abbiamo, che ci sporca, che non ci permette di assaporare, con fiducia totale, il bello della vita e degli altri.
La cosa positiva è che l’anima non ci mette mai davanti prove troppo grandi per noi. Anche se può sembrare incredibile e straziante, quel dolore è adatto a noi. Possiamo vincerlo. Occorre impegnarsi tantissimo ma possiamo farlo. In fondo, torno a dire, noi gli abbiamo dato vita. E’ una cosa nostra. Ne siamo i padroni. Siamo in grado di distruggerlo ma prima di farlo utilizziamolo per imparare. Amiamolo e ringraziamolo. L’abbiamo realizzato apposta per apprendere e stare meglio anche se non ce ne accorgiamo.
Scrissi tempo fa questo piccolo articolo sulla mia pagina FaceBook:
“La radice di molte malattie è l’INSODDISFAZIONE.
L’ansia, la depressione, l’angoscia, l’obesità e molti altri disturbi derivano sempre da lì anche se sovente non sappiamo neanche per che cosa siamo insoddisfatti. La vita che conduciamo, ciò che ci circonda, non ci piace e soprattutto non ci basta. Vorremmo altro, vorremmo cose diverse, vorremmo cose che non abbiamo. E, la maggior parte delle volte, tutto questo, esiste per la PAURA. Vorremmo cambiare partner ma abbiamo PAURA (di rimanere soli, del giudizio degli altri, della sua reazione…), vorremmo cambiare lavoro ma abbiamo PAURA (della mancanza di sicurezza economica, del salto nel vuoto, del giudizio, del futuro…). Abbiamo paura di offendere, di non trovare più ciò che possediamo, di mostrarci sbagliati, o persone facili e leggere. E così continuiamo nella routine giornaliera, in quel tran tran che non ci porta critiche esterne, che non ci spaventa perchè è la nostra comfort zone (zona di comfort) ma che ci logora dentro e ci ammaliamo. Quando il timore ci pressa, purtroppo non si può partire a spada tratta come molti consigliano facendola semplice, ma posso assicurarvi che osservare ciò che di bello abbiamo e praticare la gratitudine costantemente aiuta davvero molto. Moltissimo. Ci aiuta ad avere fiducia in noi stessi, ci mostra il lato bello della vita e l’inconscio registra il “bello”. Tutto questo attenua la paura di volta in volta e, più avanti nel tempo, saremo in grado di fare un piccolo passo in avanti e poi sempre di più. Questo non è difficile da fare, ci vuole solo voglia e dedizione”.
Penso che osservare le cose belle che abbiamo, focalizzandoci su esse, sia l’esercizio migliore da fare assieme al ringraziare, ogni giorno, per quello che di buono abbiamo e per quello che di buono avremo. Penso che questa strategia possa fare bene anche nei momenti in cui ci sentiamo traditi e abbandonati. Sembra poca cosa ma in realtà riesce a fare un gran bene.
Prosit!
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