Il terzo dito dei nostri piedi, che ve lo presento, si chiama Trillice, è il dito centrale e cioè collegato anche all’equilibrio. L’ago della bilancia. Un ago che ci permette di comprendere molte cose su chi siamo, qual’e’ la nostra vera personalità e come affrontiamo il mondo che ci circonda.
Quando qualcosa non è ben equilibrato in noi, questo dito si presenterà con un aspetto particolare, avrà delle caratteristiche e una forma che occorre tradurre.
Ad esempio, se si presenta storto, non lineare, o tozzo, o più che un dito appare come la nodosa bacchetta magica di una vecchia strega, significa che si stanno disperdendo inutilmente le nostre energie. Evidentemente stiamo prendendo la vita “a muso duro” anche se non servirebbe, o siamo abituati a mettere troppo di noi in certe situazioni. Il troppo stroppia sempre e possiamo rischiare di scaricarci, di rimanere senza pile anche se magari non ce ne accorgiamo.
L’energia che abbiamo, vista come – Fuoco Sacro – è la cosa più importante della quale siamo composti e bisogna imparare a direzionarla e dedicarla, nella giusta quantità, verso gli eventi che la richiedono. Primo fra tutti: la creazione.
Il creare utilizza come elemento primario il Fuoco Sacro. La nostra creatività è composta proprio da lui. Questo Fuoco, essendo il fuoco energetico è anche il fuoco della rabbia una rabbia vista in modo particolare. Certamente si riferisce anche all’ira, ma si parla pure di rabbia dal punto di vista di grinta, di azione, di pulsazione accesa, forte e potente come l’impeto di un guerriero. Si potrebbe definire una rabbia “sana”. Se è sana o meno ce lo dice proprio questo dito: il dito dell’aggressività.
Osservandolo infatti si può capire se si tratta di collera malsana e celata in noi, oppure aggressività nel senso di – stringere i pugni – e andare avanti. Questo lo si nota attraverso diversi aspetti che, solo guardando dal vero il dito, con una visione olistica di tutto il piede, si possono riconoscere ma è quasi sicuro che quando Trillice cerca di soffocare altre dita adiacenti, o sprizza all’insù con fare supponente, o è nettamente molto più voluminoso rispetto alle altre dita, abbiamo a che fare con una persona collerica che può mostrare questa rabbia oppure tenerla dentro a corrodere i tessuti dei suoi organi. Una persona che non “lascia andare”.
Molto spesso, su questo dito, si possono trovare dei calli. I calli sono ipercheratosi ossia ammassi di pelle più spessa che, anche se antiestetici e doloranti, nascono per difendere quella zona del piede da sfregamenti o traumi. Dobbiamo infatti fare attenzione alle calzature che indossiamo ma non sono le uniche responsabili. Un callo può avere altri significati e, quando si tratta del terzo dito del piede, può voler indicare una rabbia trattenuta o, se infiammato, un’esagerata ira che esce di continuo come ad essere dei lanciafiamme. Può anche voler dire intravedere un ostacolo nel nostro avanzare, un ostacolo che può essere reale o inesistente ma che noi vediamo e questo ci irrita.
A volte questo dito può essere più prominente degli altri e finire, in punta, come il muso del pesce martello. Significa aver paura. Significa volersi proteggere. La persona vive mostrando un carattere deciso o covando una rabbia intrinseca al fine di tutelarsi nei confronti degli altri e degli avvenimenti.
Quando questo dito si presenta invece molto esile, o particolarmente piccolo, la persona è un individuo che vive nell’incertezza, per nulla deciso, poco grintoso, lento, sognatore e anche lunatico ma, se nella sua snellezza, Trillice, appare comunque flessuoso ma stabile e assieme al secondo e al quarto dito appare ben proporzionato ed elegante, fine, formando una buona rotondità a tutto il piede, vuol dire che quella persona è una buona ascoltatrice, sensibile, saggia, che sa dare buoni consigli e sa essere comprensiva.
Massaggiando il polpastrello di questo dito ci si tranquillizza. Essendo un dito del piede, e sapendo che i piedi rappresentano il nostro avanzare nella vita (e verso il nostro futuro) i disequilibri emozionali vengono rilevati proprio su Trillice e quindi la rabbia di cui parlavo prima (figlia anch’essa della paura) la si può smorzare proprio attraverso la manipolazione di questo dito, acquisendo così una buona dose di serenità.
Buona osservazione delle vostre dita quindi e buon massaggio!
Prosit!
photo lacuranaturale.com – benessereblog.it – tgcom24.mediaset.it – aforismi.meglio.it – trend-online.com – macrolibrarsi.it –
Ora non posso ma quando arriverò a casa lo guarderò bene…e via di massaggio! :))
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😀 Fallo lentamente e delicatamente ma con decisione al tempo stesso, se riesci per almeno 15-20 minuti o finchè non subentra un fastidio nel caso subentrasse. Se sei parecchio tesa anche il centro del piede, tra il tarso e il metatarso, con il pollice a movimenti circolari. Un abbraccio cara.
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