Pelle Secca – sentirsi soli

DENTRO E FUORI

La pelle è uno strato di cellule e delimita il nostro interno dall’esterno che ci circonda. Delimita il nostro corpo ma non ci separa dal resto del mondo anzi… una delle sue più importanti caratteristiche è proprio la capacità di assorbire e, in ambito psicosomatico, non parliamo solo di creme e lozioni.

È in grado di assorbire le energie esterne e le emozioni che vibrano attorno a noi in una determinata situazione. Questo per farvi capire come, proprio grazie alla pelle, la nostra parte più intrinseca è collegata e addirittura connessa a ciò che accade al di fuori.

La pelle secca indica, fisiologicamente, mancanza di idratazione e mancanza di sebo. La pelle diventa arida e può, in casi gravi, arrivare a spaccarsi priva degli elementi che la rendono morbida, turgida ed elastica.

C’è mancanza di nutrimento, vale a dire, mancanza d’amore – unico e grande nutrimento generale per qualsiasi forma del creato.

LA SOLITA MANCANZA D’AMORE

In realtà, molto probabilmente, questa mancanza non esiste ma noi la percepiamo. Ossia, la mancanza d’amore non si manifesterebbe mai se sapessimo amarci da soli ma, non essendone capaci, abbiamo bisogno dell’amore degli altri.

Fin qui è già stato tutto detto e ridetto come anche nel mio post sulla pelle grassa https://prositvita.wordpress.com/2018/10/23/pelle-grassa-il-bisogno-di-piacere-al-mondo/ ovviamente strettamente collegato a questo ma, nel caso della pelle secca, si ha un’ulteriore percezione ben poco piacevole.

Quella della solitudine. Quella della mancanza, così come a mancare sono gli elementi principali del nostro più importante involucro. Un involucro che ci protegge, ci difende, ci pone in comunione con gli altri, ci nutre, ci manifesta sensazioni.

Quando questo involucro si impoverisce inizia a deteriorarsi, a screpolarsi, a seccarsi, a inaridirsi e mostra esattamente come noi stessi ci sentiamo: poveri. Poveri dell’amore degli altri. Ci manca qualcosa. La compagnia di qualcuno, il suo affetto, la gioia. Ci sentiamo soli, esclusi, non amati. Un pianto continuo, senza lacrime. Un pianto asciutto, aspro, arido, sofferente.

LA SOLITUDINE MI FA A VOLTE TROPPA COMPAGNIA…

La pelle secca può manifestarsi anche su gambe e braccia, e non solo sul viso, proprio per permetterci di tradurre messaggi come:

Mi sento solo nell’andare avanti. Il mio futuro lo vedo nella solitudine.

Mi sento solo nel fare le cose. Nessuno mi aiuta.

Questi messaggi, che vogliono essere solo esempi, possono essere inconsci e non riconosciuti. Per questo occorre una visita interiore, dentro se stessi, molto accurata e profonda.

A volte ci si sente soli anche vivendo in una grande famiglia o avendo tanti amici, o ci si sente soli soltanto perché non si ha un partner come tutti gli altri che conosciamo.

Sentirsi soli significa non bastare a se stessi ma anche non riconoscere che ci sono molte persone attorno a noi, però noi ci focalizziamo solo su un individuo e, senza di lui, è come se non ci fosse nessuno.

L’OSTICA SOLUZIONE

Spalmare cosmetici e unguenti risolve il problema solo in parte. A valle. Non si guarisce la fonte. Si contrasta il danno ma non si migliora la causa, pertanto, si dovrà continuare a fare uso di questi prodotti, spesso molto costosi, e purtroppo anche tossici a seconda delle marche.

Inoltre, quando ci si dimentica o non si ha il tempo di cospargere la nostra pelle con queste soluzioni, ci si ritrova immediatamente e di nuovo con uno strato epiteliale antiestetico, rovinato e in alcuni casi fastidioso provocando pruriti, irritazioni e/o dolori.

Provare a non sentirsi soli è difficilissimo. Imparare a stare sinceramente bene in propria compagnia è davvero ostico, ma si può tentare, anche solo iniziando a convincersi mentalmente. Cercare di sostituire il senso di “mancanza” con un senso di “appagamento”.

Ricorda: la realtà è uno specchio, più ti sentirai solo e più solo sarai davvero.

Ogni volta che qualcuno ti si avvicina, o sta assieme a te, prova a pensare: “Ecco, non sono solo!”. Può essere un buon esercizio.

Prosit!

photo amando.it – blog.cliomakeup.com – ansa.it – comemisvesto.it – leoniesii.com

4 pensieri su “Pelle Secca – sentirsi soli

  1. Cara Meg, io ho la pelle secca fin da piccola, devo mettere creme varie per idratarla e per non sentirla tirare oppure prudere. Ti chiedo gentilmente di illuminarmi, a me piace stare spesso da sola e non ho mai pensato fosse un problema anzi ho sempre detto che mi piace stare nella mia compagnia . Sono anche socievole e mi piace stare insieme agli altri.

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    • Ciao Amelia, sono contenta che mi hai scritto perchè i temi che tratto nascondono sempre molte cose in più ma non posso scrivere articoli lunghissimi. Mi limito pertanto alle questioni principali. Sentirsi soli non significa soltanto non avere nessuno o non amare la propria solitudine. Significa anche non sentirsi amati, o abbandonati, o incompresi, oppure unici. Una mia amica, ad esempio, assai amante della sua intimità aveva la pele secca. Col tempo siamo arrivate a capire che si sentiva diversa, unica, ma quell’unicità non le piaceva in quanto non poteva condividerla con nessuno. Si sentiva quindi “sola” sotto questo aspetto. Poi c’è anche chi sta bene da solo, non vuole fastidi però un partner lo vorrebbe. Avere anche lui qualcuno con il quale condividere cose come la maggior parte dei suoi amici. Infine, Amelia, mi sento anche di doverti dire che bisogna andare molto molto bene nel profondo. Un mio amico diceva di amare la solitudine in realtà venne alla luce che fin da piccolo dovette imparare a stare solo perchè i suoi genitori avevano voglia e bisogno di fare carriera. La solitudine era diventata così la sua migliore compagna ma in realtà era una maschera, un inganno della mente lungo anni e lui non l’aveva mai visto. Credeva davvero di amare la sua intimità, invece no. Prova a vedere se qualche esempio che ti ho fatto ti risuona altrimenti ce ne sono altri 🙂 Grazie per avermi scritto. Fallo quando vuoi.

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  2. Sei forte davvero! Grazie ai tuoi esempi mi hai illuminata. Mio fratello più piccolo era sempre malato quindi tutte le cure in casa erano per lui. Addirittura desideravo essere malata per avere anche io attenzioni. Meno male non mi sono mai presa sul serio :)) e sono sempre stata e lo sono tuttora in ottima salute.
    Cmq probabilmente da lì ho iniziato ad avere problemin di pelle secca.
    Come posso aiutarmi? Ti ringrazio sempre per la tua disponibilità cara Meg!

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    • Cara Amelia, innanzi tutto grazie 🙂 Aiutati cercando ogni giorno di riconoscere tutto quello che hai, soprattutto nei confronti delle persone. Prova a ripetere per diverso tempo, ad alta voce, l’elenco delle persone che provano affetto per te e tutto quello che fanno. Se anche si trattasse di una sola persona cerca di nutrire in te questa ricchezza ma soprattutto perdona la situazione dei tuoi e di tuo fratello anche se lo so che non ce l’hai con loro. Questi avvenimenti ti hanno comunque portata a sentirti giustamente meno amata e ora devi ricompensare con tanto amore per te ma solo dopo aver perdonato. Cerca di vedere oltre e chiediti perchè hai dovuto affrontare questo. Cosa devi superare? Quale “demone” si è posto davanti a te per essere trasmutato?

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