Continua dalla 1° parte con stesso titolo
NO! IO NON SONO COSI’
E, attraverso l’umiltà, giungo a parlare di che cosa ci impedisce di credere e accettare la meravigliosa Legge dello Specchio.
Vedete, finché si tratta di cose belle e piacevoli è molto facile, e anche gratificante, affermare con un sorriso – Oh! Mi appartengono! Le ho dentro! – con gli occhi sberluccicosi. Quando invece bisogna iniziare ad ammettere di avere dentro l’invidia, la collera, la menzogna, la superbia, l’avarizia, l’egoismo, etc… il gioco si fa duro. Ma è qui che i duri iniziano a giocare.
Ebbene sì. Accettare la Legge dello Specchio significa essere degli eroi ma la ricompensa sarà enorme. Ve la spiegherò dopo però. Prima continuiamo su questo punto.
Dover dire – Dentro di me c’è superbia – significa sentirci sporchi. Ci hanno insegnato che alcuni aggettivi si riferiscono alle BRUTTE persone e noi non vogliamo essere brutte persone! Da quando siamo nati abbiamo fatto di tutto per essere accettati, visti… amati! E ora, in un attimo, devo ammettere di essere una brutta persona e quindi non amata??? No, no e no!
Questo ragionevole pensiero ci obbliga a creare un muro tra noi e la Legge dello Specchio, ma stiamo soltanto sbagliando approccio. Dobbiamo capire che tutte le caratteristiche definite – negative – e che ci appartengono, in realtà sono STRATEGIE COMPORTAMENTALI DI DIFESA/AZIONE CHE ABBIAMO CREATO IN NOI PER SOPRAVVIVVERE!
CHE PICCOLI ERAVAMO!
Eravamo assai piccini e innocenti quando queste strutture hanno iniziato a prendere vita dentro di noi che, come bravi muratori, abbiamo innalzato e ispessito sempre di più perché le abbiamo credute valide. NON ABBIAMO COLPE, dovevamo affrontare il mondo esterno sentendo il meno male possibile. Man mano che i mesi e gli anni passavano, da quando siamo stati concepiti, abbiamo iniziato quasi a recitare: – Una goccia di dolore qui per quando mamma non vuole tenermi in braccio, un po’ di egoismo qui per quando mi fanno mancare le cose, un pizzico di possessivita’ qui per quando mi dicono che ci sono cose che non sono mie e non posso toccarle, una cucchiaino di invidia qui per quando a me tarpano le ali ma a quell’altro no…-.
Insomma, lo capite che semplicemente non volevamo soffrire? Volevamo solo stare bene, seguendo quello che è un diritto naturale, in un luogo che ci apparteneva a fatica. Forse ancora oggi ci appartiene a fatica.
Peccato però che abbiamo utilizzato questi strumenti, i quali abbiamo conosciuto nel mondo della materia ovviamente, e nel mondo della materia, circondati soprattutto da persone inconsapevoli (vittime anch’esse, figlie di altre vittime) questi erano i mezzi a disposizione. Mezzi che oggi dobbiamo trasmutare perché, purtroppo, adesso sono loro che governano noi e questo non va bene. Sono cresciuti esageratamente. Siamo dipendenti delle azioni degli altri e quindi schiavi del loro umore.
AL VOSTRO SERVIZIO
Se qualcuno ci fa arrabbiare, ci arrabbiamo. Se qualcuno ci offende, ci offendiamo. Se qualcuno ci tratta male, ci rattristiamo. So che questo può sembrarvi normale nel mondo delle forme, ma non vi pare il comportamento di un cagnolino obbediente? O di uno zerbino? Non sarebbe più bello arrabbiarsi quando noi lo decidiamo e non gli altri? Io penso di sì. Perché mai dovrei dare ad una persona il potere in mano di rendere me triste o felice? Ma scherziamo?
E quindi, tornando a bomba, quello che voglio spiegare e che si collega anche con la splendida ricompensa di cui vi parlavo prima, è che noi diventiamo UNICI PADRONI della nostra vita (libertà totale e assoluta) ma non solo… tenetevi forte… possiamo modificare la nostra realtà! Proprio così.
Se il mondo riflette soltanto cosa ho dentro, nel momento in cui io modifico quello che si trova nella mia zona più intima (e sconosciuta) ecco che riesco a trasformare ciò che mi appare nella realtà. In pratica, se io al mattino mi specchio e vedo che ho i capelli scompigliati non servirà a nulla pettinare lo specchio del bagno. Saranno i miei capelli che dovranno essere sistemati con la spazzola. Ma potrò così avere la pettinatura che più desidero e vedermi più bella. Magari soffriro’ perché ci saranno tanti nodi, o mi innervosiro’ perché quel ciuffo proprio non vuole stare dove lo metto io, magari mi deprimero’ perché non riesco affatto a piacermi ma, prima o poi, continuando con determinazione, ce la farò a creare la pettinatura che più mi soddisfa e… la vita che più prediligo.
Trovo che la Legge dello Specchio sia uno strumento fondamentale verso la propria crescita interiore e la propria evoluzione. Uno strumento che ci permette l’autosservazione e, solo osservandoci, possiamo diventare sempre più Maghi della nostra vita. Siamo gia’ esseri divini e di luce, dobbiamo solo farci largo tra le nostre ombre, assottigliarle un po’ e splendere.
Prosit!
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