DUE PICCOLE ZAVORRE
Trattenere le emozioni, si sa, non è cosa buona e giusta. Ci facciamo del male inutile. Il vaso, dopo un po’, si riempie e straripa. Ma di quale vaso sto parlando? In questo specifico post si tratta in realtà di due vasetti posti proprio sotto ai nostri occhi (chiamati palpebre inferiori). Due raccoglitori.
Da che il mondo ha vita si dice che gli occhi sono lo specchio dell’anima e, in questa frase, qualcosa di vero c’è. Quando, attraverso le emozioni, la nostra parte animica non può esprimersi, perché non glielo permettiamo, è come se i suoi voleri iniziassero a ristagnare in questi contenitori. Ristagnano in molte altre parti del nostro corpo, e spesso possono causare disturbi fisici, sgradevoli da accettare e sopportare, ma oggi ci collegheremo più precisamente all’emozione della tristezza.
Chi vive una vita nella rabbia, anche celata, o nella paura, non può certo essere felice e quindi la tristezza riempie e avviluppa quella persona prendendo sempre più piede.
Le lacrime, anche se possono mostrare talvolta la gioia, ne sono il fenomeno visibile primario ma, in questo caso, non si parla di trattenere questo liquido, si tratta di trattenere molto di più. La menzogna ad esempio.
LE BUGIE HANNO UN PESO
“Svuotare il sacco” è collegato all’eliminare le emozioni ma anche al dire la verità. Non per questo si intende dover confessare per forza una tiritera di bugie raccontate, il problema risiede nel fatto che se hai paura (paura – madre di tutte le emozioni negative) menti. Menti agli altri che temi o menti a te stesso o menti per il quieto vivere ma comunque menti.
Diffidate da chi ha borse sotto gli occhi soprattutto se accompagnate da occhiaie, non è una persona del tutto sincera (le borse sono una cosa, le occhiaie un’altra).
Non dovete temerla. Probabilmente non è cattiva ma potrebbe avere dei lati oscuri in grado di danneggiare anche voi. Mica lo fa apposta ma, per la sua salvaguardia e il suo benessere, potrebbe calpestare i vostri sentimenti o rivelarsi menefreghista o sfruttarvi per il suo interesse (fosse anche affettivo) o manipolarvi dolcemente, etc… Mi riferisco a colui che fa del danno agli altri oltre che a se stesso.
Ciò nonostante, anche chi non ha borse sotto gli occhi può mentire ma, a causa dei suoi traumi passati, potrebbe subire differenti disturbi. Ebbene sì, passare una vita a raccontar bugie, non porta mai nulla di buono nemmeno al nostro fisico.
Chi ha borse sotto gli occhi cela una grande quantità di tristezza in cuor suo. È un insoddisfatto, probabilmente stressato e invidioso.
La vita gli ha sicuramente riservato un trattamento sovente poco carino ma, dal momento che siamo gli artefici e i responsabili della nostra esistenza, dobbiamo chiederci perché si è creata questa vita così angosciante e frustrante.
Se anche non credessimo a questo, volendo dare comunque la colpa agli altri, occorre focalizzare come prendiamo certi avvenimenti. Nel nostro interno cosa succede? Quanta resilienza abbiamo? Quanta voglia di pensare al positivo c’è dentro di noi? Quanto riusciamo a lasciar andare? Quanto siamo schiavi del fastidio, dell’ira, del disgusto, della sfiducia, dell’approfittarci, dell’essere disonesti e quant’altro?
LE LACRIME SONO IL SANGUE DELL’ANIMA (Sant’Agostino)
Banalmente, si potrebbe dire che chi manifesta queste sacche piene, ha due borse colme di lacrime che non sono fuoriuscite. E quanto danno stanno facendo a stare ferme lì.
Anche se non si sente ne il bisogno, ne’ la voglia di piangere e nemmeno se ne percepisce il motivo, occorre non cadere nell’errore dell’apparenza. Ad esempio, se tu manipoli gli altri con gentilezza, per un tuo scopo e al fine di ottenere quello che vuoi, ti senti sicuramente bene e per nulla triste. Pertanto, avverti più voglia di ridere che di piangere (apparentemente/mentalmente) e potresti trovare le mie parole inesatte o false. Quello che non capisci è che comunque, per stare bene te, stai sfruttando gli altri in un gioco meschino anche se educato e quasi amorevole. Significa che non sei in grado di stare bene da solo, soltanto grazie alle tue capacità e al tuo essere. In profondità, ti credi insufficiente a te stesso, un insicuro, un mediocre, uno che non è degno e questo sarà quello percepito dal tuo cuore, dal tuo animo più intimo, dalla tua natura che invece sbatte come un serpente ferito perché conosce bene la tua perfezione e la tua bellezza.
Questo era solo un esempio, ma quanta fiducia hai in te stesso? Quanta fede totale hai nella vita? Quanta armonia, alla fine dei conti, c’è dentro di te?
Prova a svuotare il sacco e prova a riempirlo di fiori, di belle parole, di pensieri entusiasmanti e di cose meravigliose; esse non occupano spazio.
Prosit!
photo it.anahera.news – palpebre.cadenti.rimedio.it – ixxyyourworld.com – lastella.blog – bitontolive.it – cosenascoste.com
L’articolo l’ho trovato utile e interessante, io soffro da anni di borse sotto agli occhi ed anche di problemi al fegato.
Un po’ mi sono rivista in alcuni atteggiamenti, tipo di non avere fiducia in me o di sfruttare “dolcemente ” qualcuno mala bugia o la falsità non mi appartiene, quindi assolutamente NO !
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Come falsità non si intende mentire spudoratamente e consciamente raccontando una bugia per ingannare l’altro. Si intende mentire alla propria natura divina. Se tua madre ti invita a cena e tu non vorresti andare ma accetti lo stesso per non creare contrasti stai mentendo a te stessa e a lei.
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Ti assicuro che il manipolatore è una persona cattiva ,nn ha niente a vedere con gli occhi gonfi che si hanno x stanchezza malattia invecchiamento. Poverino nn riesci a vedere altro! Grazie 🙏
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Il manipolatore può anche essere cattivo, come chiunque, ma è soprattutto un pauroso e un infelice e tu non hai capito di quale falsità io stessi parlando. Sappi che ci sono madri di buon cuore ma, senza rendersene conto, manipolano i figli. Sono cattive? No. Hanno paura e sono sofferenti. Mentire a noi stessi o per il quieto vivere non significa essere cattivi ma è comunque un mentire e se ti senti offesa per le mie parole guardati dentro e osserva che tasto ho toccato che ti ha provocato questo. Un abbraccio.
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