Ciao a tutti,
mi chiamo Mario Rossi ho 52 anni e sono un commercialista. Nel paese in cui vivo sono noto e considerato e questo mi fa piacere. Appaga molto il mio bisogno di riconoscimento.
Ho una bella moglie e due splendidi bambini. Un maschietto e una femminuccia. La coppia perfetta. I miei figli sono vestiti sempre molto bene, con abiti firmati e a scuola prendono ottimi voti. Questo gli consente di ricevere bei modi di fare da parte degli insegnanti e rispetto da parte dei compagni. Hanno fatto la Comunione e presto faranno anche la Cresima. Non conosco il significato di questi sacramenti, e sono pure ateo, ma tutti fanno così e lo faranno anche loro. Inoltre, se non li prendessero, verrebbero categoricamente esclusi da molte attività organizzate dalla parrocchia, come i Boy Scouts, e un’onta indelebile cadrebbe su di loro. Sia mai.
Sono amico intimo di uno sportivo molto conosciuto, fa il calciatore ed è davvero bravo nel suo ruolo. Gioca in serie A e questo è per tutti noi del paese un vanto. Mi piace sedermi accanto a lui, nei bar, quando torna al paese, io che posso, più degli altri. Posso vantarmi e darmi delle arie perché sono amico suo.
In realtà lui è una persona orribile. Gasato, maleducato, arrogante, borioso ma è famoso e questa è l’unica cosa che conta. Mi sforzo anche di fare il tifo per lui e faccio sapere a più persone possibili che lo applaudo perché sono suo amico. Giustifico persino i suoi modi grezzi facendoli passare per i metodi di un “grande”, un ribelle, uno che non deve chiedere mai e che non teme il giudizio degli altri. È uno stupido ma, in un attimo, riesco a trasformarlo nell’- eroe che riesce -. Io posso dire di conoscerlo. E, forse, un giorno, anch’ io finirò davanti alla telecamera che lo inquadra.
Quando racconto a mia moglie le sue prodezze lei annuisce per farmi contento e per farmi stare zitto. In realtà non gliene frega niente del mio amico e forse nemmeno di me ma ho i soldi e questo a lei basta. O almeno le basta col sottoscritto.
I miei figli probabilmente ora sono dalla nonna materna. Li ho avuti tardi, prima ho dovuto far carriera ma poi sono riuscito a formare la famiglia che tutti si aspettavano da me. La gente mi saluta con referenza e omaggia i miei parenti indossando maschere di ipocrisia che però tornano comode a tutti. Un gretto dare e avere, all’ordine del giorno, sul quale si campa.
Ho tutto quello che mi serve e la cosa più importante che possiedo è riuscire a far invidia negli altri. Poveri allocchi. Vorrebbero avere la mia vita solo perché non arrivano a fine mese o perché sono single disperati che non trovano un partner o, ancor peggio, perché hanno ciò che gli basta ma vorrebbero andare anche loro ai Caraibi dove sono stato io la scorsa estate. E questo gli manca.
La mia auto, non è certamente comune. Anche lei deve interessare e dar vita a quelle espressioni che amo sul volto della gente. Sono le espressioni che denotano chi è il migliore, cioè io, e questo mi fa dormire sereno. Mi regala potenza. Mi sento un re. È una bellissima sensazione.
Sono insofferente e frustrato fino al midollo, non so nemmeno io il perché, ma gli altri mi credono una specie di semi-dio in giacca e cravatta che, in questa vita, ha saputo crearsi il fatto suo. Bene così. Grazie a questo non sono mai da solo, tra amici, colleghi e persone che mi chiedono aiuto per ingannare il Governo posso essere sicuro di avere sempre qualcuno attorno. Una bambagia.
Mi piace molto giocare a palla pugno. Da ragazzino ero anche bravo ma è uno sport poco apprezzato e non fa per me o per quelli che, come me, devono mantenere un certo status. Almeno, io non la vedo così. Mi conviene praticare il golf, il tennis e la vela. Non mi piacciono ma mi assicuro interessanti conoscenze e la società lo sa che solo i “fighi” fanno questi sport.
Tutto ciò comunque accade raramente. Resto in ufficio fino a tardi. Non mi piace andare a casa alla sera, rimando questa azione il più possibile e voglio arricchirmi più che posso. Non ho calore nella mia vita ma non m’importa, non è il calore a portare fama e denaro e nemmeno rispetto.
In fondo ho tutto. Tutto quello che mi serve.
Prosit!
Ma chi è??
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😀 Uno di molti Stefania… Tu non ne conosci?
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Terribile,
ma fa “figo e di successo “
Non importa chi sia, ce ne sono tantissimi che fanno vite così:
per loro conta troppo l’apparenza e la facciata per potersi affrancare ed essere se stessi e tentare di essere felici trovando la propria strada
Poveretto!
Un sorriso cara Meg, e grazie per le cose interessantissime e vere che ci regali
Ondina 🙂 :-*
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Hai detto bene cara Ondina. Hai detto bene dicendo “ce ne sono tantissimi”. Sì, penso anch’io sia una vita terribile, mi auguro possano comprendere il loro grande potere interiore e godere della loro essenza. Un bacio grande :-*
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Molto triste e più diffuso di quanto non si pensi. Grazie e buon fine settimana.
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Già, sempre di più Mattina. Per questo ho scritto l’articolo, senza nessun diritto, ma mi auguro possa far del bene. Un abbraccio.
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Aggiungo che credo che non tutti questi figuri siano consapevoli della vita di me**a che conducono.
Hanno amicizie che non sono in realtà vere ma solo di tornaconto e del tipo “non si sa mai che possano tornare utili”.
Quando smetteranno di esercitare il loro potere saranno finiti in tutti i sensi. Quindi essi dovranno continuare a lavorare altrimenti non avranno più visibilità poiché ritengono sia solo il ruolo che hanno che li identifica come importanti.
Se diventassero consapevoli dell’aridità della loro vita, della non capacità di godere delle piccole cose che allietano la vita e della mancanza di passioni vere….temo si suiciderebbero.
Ancora grazie Meg
Un sorriso
Ondina 😘
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Eeeeh…. cara Ondina, sono completamente d’accordo con te. La tua chiarezza, purtroppo, non fa una piega. Cerco sempre di non giudicare nessuno ma penso proprio tu abbia ragione. Ed è un peccato che tu abbia ragione. Un abbraccio.
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Sai Meg cara… purtroppo il mio commento deriva da esperienza di vita che mi ha portato a conoscere persone così.
Devo aggiungere che mi spiace per loro, anche se è capitato che essi abbiano banalizzato il mio modo di pensare e vivere diversamente (pensando, loro: “ecco una povera illusa”)
Contraccambio con molto piacere il tuo abbraccio, buona domenica :-*
ciao Ondina
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Cara Ondina, scusa questo ritardo. Ho immaginato si trattasse di qualcosa che avevi visto con i tuoi occhi. Posso solo dirti e questo io l’ho fatto seriamente, ogni volta che ti dicono quello tu credi ancora più in te stessa. Sai che non ti darei mai un consiglio nocivo 😉 Un bacione
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Tranquilla Meg, si fa quel che si può…
Sono profondamente convinta che non mi daresti un consiglio nocivo (anzi i tuoi consigli e riflessioni aprono nuovi orizzonti e mostrano le cose da un’altra prospettiva) per cui ti ringrazio tanto!
Ti abbraccio con un sorriso
ciao
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Grazie di cuore Ondina, davvero… :-*
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