Tessera punti – la tua vita alla cassa

RINGRAZIA PER LA CORSA AI PUNTI

Ciao! Hai fatto la tessera punti al supermercato? Bravo!

Ma sai cos’è la tessera punti? Ti sei informato bene, prima, dal momento che hai anche messo una firma e hai trascritto su un modulo i tuoi dati personali? Beh, sì, è un rettangolino di plastica rigida grazie al quale possiamo accedere a sconti e accumulare punti per ricevere poi dei premi! Ma wow! È bellissimo! Che generosi questi del supermarket! Ci vogliono bene, vogliono aiutarci in poche parole. Dovremmo ringraziarli!

Dovremmo ringraziarli ma non lo faremo, direi, e ora ti spiego il perché se hai voglia di leggere qualche riga.

Ti sei mai chiesto come fanno a sapere molte cose di te/noi? Non è solo a causa di FaceBook.

Vorrei farti notare una cosa. Un tempo, e parlo di pochi anni fa, mica c’erano sugli scaffali dei centri commerciali tutti i prodotti integrali e biologici che ci sono adesso. Hanno persino tirato fuori, due anni fa circa, il Tè che al posto dello zucchero aveva la stevia. Impressionante. Insomma sì, siamo noi in realtà a comandare ma non lo vogliamo capire, e quindi continuiamo a fare gli schiavi. Comunque… hanno visto che la gente, dopo essere cresciuta mangiando olio di palma, ha deciso di darsi al natural ed ecco pronti i prodotti più naturali che ci siano.

Ma come avranno fatto a saperlo? La gente mica si parla? Ora, è facile dire – Tutti vogliono mangiare bio – ma io ricordo bene il tempo in cui non esisteva il bio nei supermercati e lo hanno dovuto inventare. Oggi, anziché bio, mangiamo plastica e le peggio cose che la chimica possa creare, ma così facendo si accontenta il popolo e il popolo spende (e spende qui, non là) e tutti siamo contenti. Inoltre, la plastica che ci danno da mangiare, meriterebbe un articolo a sé ma non è questo il momento.

Come dicevo, le persone non sono andate dall’amministratore di qualche grande azienda a chiedergli di inventare quel prodotto o di mettere sul mercato lo stesso prodotto della bottega sotto casa, eppure, i grandi managers lo hanno capito lo stesso.

CONFESSA!

Lo sai, ogni volta che dai la tessera punti alla cassa, che cosa stai dando di te?

Innanzi tutto i tuoi dati. Ossia, non fai la spesa in anonimo, proprio come quando paghi con la carta (chiediti perché sempre meno contanti si vogliono in giro). Stai dichiarando anche: a che ora hai fatto la spesa, dove e come ma, soprattutto, racconti agli interessati che cosa hai acquistato. Quali sono i tuoi gusti preferiti e cosa prediligi. Afferri gli sconti? Compri le sottomarche? Carne o pesce? Sei vegetariano? Mi sembra tu abbia almeno due figli! E sicuramente vuoi dimagrire. Ti tingi i capelli e non fai colazione.

Questo e molto molto altro è quello che racconti di te ogni volta che usi la tessera. Si rendono conto, grazie al frenetico lavoro di tanti computer, quello che gli acquirenti vogliono, cercano, comprano o lasciano. Immagina questo lavoro eseguito su tantissime persone. In fondo, lo sai, chi fa girare l’economia siamo noi e, loro, così facendo, conoscono meglio i nostri punti “forti” e quelli più “deboli”.

Le pubblicità saranno mirate e, più facilmente, potrai cedere loro arricchendo di più le multinazionali pronte sempre a darti ciò che desideri. Sanno se sei grasso e vuoi dimagrire, se sei sano oppure no, se sei single e quanti single ci sono in Italia. Se porti la dentiera o se hai mestruazioni abbondanti. Pochi figli? Inventiamo qualcosa per far partorire sta gente. Troppi figli? Inventiamo qualcosa per far passare la voglia di procreare.

SOTTO CONTROLLO

Ora, che sia chiaro, non sono qui a parlarti di complotti o cose simili, voglio solo farti capire che spesso credi di essere controllato solo dove la tua fantasia può arrivare ma la loro, senza offesa, arriva ancora più in là della tua. Il sistema fa di tutto per controllarci e averci in pugno, ecco perché nascono cose come le tessere punti anche se te le fanno passare come un vantaggio per te. E, ovviamente, la tessera punti, non è l’unica cosa.

È proprio vero che non servono la violenza e la rivoluzione, basterebbe molto meno per liberarsi. Immagina se nessuno di noi la usasse.

All’inizio ti invogliavano educatamente a farla. Ti coinvolgevano con un sorriso, da orecchio a orecchio, dimostrandoti tutte le belle cose che avresti potuto ottenere. Ora invece, se non ce l’hai, ti guardano male! È come se fosse d’obbligo! E poi, col tempo, si sono fatti ancora più esperti definendo meglio la loro ricerca attraverso le tessere over 60, le tessere verdi e quelle a pois e via dicendo… ottimo. Mah! Sicuramente, a livello fisico, soffriamo meno degli animali ma, anche questo, mi sa tanto di allevamento.

E’ uno strumento di marketing come molti altri. Ma tu davvero credi che ti regalino qualcosa? Credi davvero agli sconti o ai sottocosto?

Tutte le tue abitudini, e quindi la tua vita privata, gliela stai offrendo su un vassoio d’argento, senza tener conto che dai loro la sicurezza di rifornirti sempre nello stesso punto o comunque nella stessa catena. Pensaci!

Prosit!

photo freeletics.com – liberoquotidiano.it – il salvagente.it – impresamia.com – ingegneri.info

2 pensieri su “Tessera punti – la tua vita alla cassa

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