Quanto vali?

Vi ho parlato tempo fa di come riescono realmente le frequenze a modificare la nostra vita. L’articolo è questo https://prositvita.wordpress.com/2016/09/23/come-riescono-realmente-le-frequenze-a-modificare-la-nostra-vita/ e dovreste conoscerlo per capire bene ciò che state per leggere in questo post.

Normalmente siamo abituati a trattare sul prezzo di un acquisto. Non in un negozio ma, in alcuni casi, come davanti ad un venditore ambulante o nel momento in cui desideriamo comprare casa, cerchiamo di pagare il meno possibile.

Per alcune popolazioni del mondo questo momento è da considerarsi molto importante e viene vissuto come un episodio di espressione quasi artistica e culturale. Se non si discute il prezzo, alcuni si offendono persino. Ma per noi, per la società in cui viviamo, in realtà non ha nulla a che vedere con il folklore, si vuole semplicemente risparmiare.

Come dicevo prima, alcuni prezzi non si trattano, come quelli stampati sui cartellini dei negozi e dei centri commerciali, ma è vero che la maggior parte di noi cerca il 3×2, l’offerta del momento, o almeno il 10% di sconto. Tutte cifre inesistenti in quanto, in realtà, quel prezzo è da vedere all’inverso, ossia quell’oggetto lo si stava pagando troppo prima non è che ora lo si paga di meno ma, in questo particolare momento, si possono far uscire meno soldi dal portafoglio ed è quello che interessa a noi.

Nel momento in cui cerchiamo questo, ossia di pagare meno, è come se automaticamente dicessimo a noi stessi, e al nostro inconscio, che siamo poveri, oppure, nei casi di tirchieria, che abbiamo paura. Le persone tirchie sono fondamentalmente paurose. Hanno paura di rimanere senza soldi e… “chissà cosa potrebbe succedere…”. Magari un giorno parlerò anche di loro in modo più specifico.

Oggi mi baso su chi crede di risparmiare e invece si sta autoproclamando non solo povero ma anche persona di poco valore.

Secondo le Leggi dell’Attrazione, nel momento stesso in cui rifiuti di andare a vivere nella casa dei tuoi sogni perché il prezzo è troppo alto, ti stai automaticamente declassando ad un livello inferiore. Ora, senza fare salti pindarici e rimanendo con i piedi per terra, il discorso è che sarebbe preferibile spendere un qualcosina in più piuttosto che in meno sempre rimanendo ovviamente nell’ambito delle proprie possibilità. Quel qualcosina in più, farà si che si avrà di più perché avrete creduto di potervi permettere di più. Cercando invece un affitto più basso, per poter così avere più soldi a fine mese, e con la paura di non riuscire a farcela, si continuerà a vivere in modo “misero”, come le stesse persone considerano la loro vita, e non ci sarà nulla che le toglierà dal vortice di mancanze nella quale esse stesse si tengono legate. Quelle paure si concretizzeranno e ci si ritroverà davvero a condurre una vita povera senza potersi permettere quella spesa mensile.

Inoltre, se si pensa a quella casa e a quell’affitto, seguendo sempre tali filosofie, bisognerebbe porsi una domanda – Quanto valgo io? – e darsi una risposta – Valgo 100/200/300 euro? Valgo una casa piccola, scomoda, decadente e magari neanche dignitosa? Oppure valgo 1.000 euro al mese, una bella casa accogliente e spaziosa da farmi crescere di un palmo? -. Sembrano utopie…

Immediatamente, nella testa, una vocina sussurra – Vali 1.000 euro, anche 2.000! Ma non te li puoi permettere! – ossia: sei povero, non vali niente.

Il risultato di tutto ciò sarà = “devo continuare a stare tra queste quattro mura” e così, non si migliorerà mai.

Ovviamente il salto da 300 euro a 1.000 euro è quasi impensabile ma, iniziando a passare da 300 a 350 forse si può fare. La prossima casa la si potrà pagare 400 euro al mese e così via. Certo non bisogna aver paura e buttarsi fiduciosi tra le regole basilari dell’Universo dove a regnare sovrana è la prima legge tra tutte: “TU AVRAI CIO’ CHE SEI”.

Ciò che sei realmente dentro, nella parte più intrinseca di te. Non puoi prendere in giro l’Universo, a parlare sono le tue sensazioni. Perciò, se davvero, nel più profondo non hai paura, se davvero senti di valere di più, se davvero sei convinto di poter possedere molto, avrai molto.

Siamo gli artefici del nostro destino… faber est suae quisque fortunae… diceva già in tempi antichissimi chi se ne intendeva più di noi.

Anch’io mi sono ritrovata ad avere e vivere queste paure. Non sto fantasticando e mi sono anche dovuta muovere e agire nel trovare un lavoro, da sola e con un figlio da mantenere. Nel mentre però cercavo il più possibile, anche se con molta fatica, di avere fiducia in colui che mi ha messo su questo mondo e che mi ha donato la vita, cioè mio padre: l’Universo.

Non è sbagliato agire nel cercare di migliorare la propria situazione, l’errore sta nel provare paura e preoccupazione perché ciò significa non avere fiducia. Questo ci limita.

Facevo allora delle piccole prove, che non mi traumatizzassero, e che m’insegnassero a migliorare.

Ad esempio:

– Ho chiamato una signora ad aiutarmi a pulire a fondo casa. Soldi che avrei potuto risparmiare, ma le mie stanze meritavano davvero una trasformazione e io mi sarei dovuta affaticare tantissimo considerando che non potevo di certo lasciare il lavoro.

– Mi sono permessa di andare dalla parrucchiera quando avrei potuto comprarmi quelle tinte “FaidaTe” al supermercato e magari rovinarmi i capelli oppure non ottenere il risultato sperato.

– Mi sono concessa un’uscita con le amiche, al ristorante, quando avrei potuto benissimo cenare a casa.

Ebbene, sono tutte piccole prove che traducono il seguente messaggio – Io posso permettermelo -.

Se è questo il messaggio che emani attraverso le tue frequenze non potranno che riflettersi a te le frequenze medesime e questo significa che puoi e potrai permetterti anche altro, sempre di più.

E’ difficilissimo. Ci hanno sempre insegnato l’esatto contrario. Ci hanno insegnato a non spendere, a risparmiare, a non buttare via i soldi, ammirevoli insegnamenti di genitori che, come noi, sono stati vittime anch’essi delle stesse dottrine. Ma, come dicevo prima si cade all’interno di un circolo che non ci fa smuovere da lì.

Vi siete mai chiesti che significato ha la frase del Vangelo – Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha ? Secondo voi? Sapete bene che io non leggo il Vangelo dal punto di vista religioso ma come Sacra Scrittura che ben traduce i veri misteri della grande Onnipotenza che risiede in noi e nel Cosmo.

Per darvi delle risposte concrete e per capire meglio ciò che ho scritto, vi consiglio vivamente di ascoltare questo video.

Prosit!

Entusiasmo. Sempre.

Ogni istante della nostra vita realizziamo delle azioni e prima ancora dei pensieri. Fosse anche solo lo stare fermi, immobili. In quel mentre, si respira, si vive, si prova qualcosa, si continuano a mantenere in movimento le rotelle del cervello. In ognuna di queste situazioni, mettiamo un sentimento. Un sentimento talvolta impercettibile, quel sentimento che nel momento in cui qualcuno ci chiede ad esempio: – Cos’hai provato a pulire quel vaso? – rispondiamo – Nulla! – perché così sembra. In realtà, siamo un continuo mutare di sensazioni ed emozioni così come le nostre cellule sono in continuo mutamente durante l’arco della nostra giornata e della nostra vita. Ebbene, ogni pensiero immaginato ha generato un sentimento e quest’ultimo ha segnato una tacca. Una tacca dentro di noi e, in seguito, è stato archiviato in un cassetto e messo lì.

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Non viene perduto. Nulla si perde. Tutto torna, tutto servirà in un futuro. Come accade con le tossine che espelliamo, noi come le piante, come altri animali, sostanze di scarto che sembrano inutili, ma servono in realtà ad altre funzioni e a nutrire anche altre forme di vita. Ogni sentimento provato quindi, anche il più debole, anche il più piccolo, viene accatastato; prima o poi se ne farà qualcosa. Come prima cosa, servirà, assieme agli altri, a formare la nostra vita, così come il banale esempio dei mattoncini che in tanti, tutti insieme, formano una casa.

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Altrettanto banale sarà probabilmente il dire che, se i mattoncini sono di scarsa qualità, quella casa prima o poi risulterà instabile o crollerà addirittura. Ecco che, nel momento in cui provate spesso sentimenti di qualità “non buona” state creando una vita instabile e che crollerà come l’immobile che citavo prima. Sentimenti come il rancore, o il risentimento, o tutte le varie emozioni negative che si possono provare (prodotte da pensieri negativi), non saranno una valida e solida base della vostra vita. Probabilmente, “pulendo quel vaso” che avete deterso quasi meccanicamente, senza neanche porci attenzione, avete sentito in voi stanchezza, noia, magari addirittura stizza. Forse lo avete decodificato come gesto insignificante. Ebbene avete messo questi tasselli nella vostra vita. Avete formato un pezzo della vostra esistenza e, alcune vostre cellule, (quindi sia una parte astratta che una concreta), con della irrilevanza, del tedio, della irritazione, dell’affaticamento. Cosa accadrà a questo punto? A questo punto accadrà che ogni volta che si va ad aprire uno di quei cassettini dell’archivio, sarà possibile ne escano fuori questi termini proprio come vi sono stati riposti. Accadrà che ogni volta che dovrete rifare un’azione, e non per forza la stessa bensì, di qualsiasi genere, essa potrebbe nascere da quel contenitore, da quel sentimento riposto perché tutto è un susseguirsi. E non sarete voi a poter scegliere quale cassetto aprire, o meglio, non sarà la vostra coscienza ma il vostro inconscio. Da un pero nascono pere.

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Così, da emozioni negative, nascono cose negative. Le azioni che compiamo durante una sola giornata, o i pensieri che facciamo vivere, sono milioni. Se poche e rare vengono alimentate e poi messe via gonfie di negatività non ci sarà alcun problema ma, quando i risultati avversi, deleteri, iniziano ad essere tanti, ecco che abbiamo più probabilità di trovarli in ogni cassetto che andiamo ad aprire. E arriverà il momento in cui la casa crollerà. La sola e più importante medicina che può evitare che accada tutto questo è l’entusiasmo.

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L’entusiasmo per la vita, l’entusiasmo per ogni minimo gesto, per ogni più piccola parola, in ogni pensiero, anche per… pulire un vaso, anche se non ne abbiamo voglia o se per noi non sta a significare proprio nulla. Deve significare e deve entusiasmarci. E’ un gesto che noi stiamo compiendo. E’ nostro. Lo stiamo creando noi e deve entusiasmarci. Non permettiamo a degli obblighi di rovinarci il dono più bello che abbiamo ricevuto. Non permettiamo a ciò che non vorremmo nemmeno provare, di governare la nostra esistenza e in malo modo per giunta. Persino durante un’accesa litigata metteteci entusiasmo. Niente odio, niente rancore, niente astio padre della voglia di vendetta. Niente malignità a sobbollire in voi nelle vostre viscere. Urlate, sfogatevi, dite tutto ciò che vi passa nella testa ma è quello che provate dentro che conta. Gridate forte ma con entusiasmo. E l’entusiasmo non è solo sinonimo di gioia. Se siete arrabbiati con qualcuno, capisco bene che in quel momento non vi andrà di farvi vedere allegri e sorridenti ma l’entusiasmo dovrà vivere acceso dentro di voi a prescindere. Il termine “entusiasmo” deriva dal greco antico enthusiasmòs, ed è formato dai due vocaboli: en ossia in e theos ossia Dio (visto come forza universale, come TUTTO). Letteralmente quindi si potrebbe tradurre in “con Dio dentro di sé“.

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Con in voi la divinità che vi appartiene, la forza, la potenza, l’onnipotenza che spesso non riconoscete. La divinità delle forze dell’Universo, della vostra stessa vita. Nulla di religioso ma solo ed esclusivmente… di vitale. “L’entusiasmo è la grandezza dell’uomo, è il passaggio dall’umano al Divino”, affermava Ralph Waldo Emerson. Ciò che vi ritornerà sarà entusiasmo! Ciò che uscirà dai vostri cassetti, sarà entusiasmo. Qualsiasi decida di aprirsi. Avete emanato entusiasmo, vi tornerà entusiasmo, è molto semplice come regola. Può essere dura da mettere in pratica ma sinceramente penso che a volte, ci voglia solo un po’ di allenamento e buona abitudine. Non parliamo poi di quello che l’entusiasmo riesce a farci fare e ottenere. E’ una tale potenza, ha un’influenza così immensa che nemmeno si può capire quanto sia grande. Con l’entusiasmo, ogni cosa che desideriamo avviene. Ferdinand Foch, Generale d’Artiglieria, considerato ancora oggi uno dei teorici più preparati dell’Esercito Francese tra l’800 e il ‘900, lo sottolineo perchè trattasi quindi di un uomo che ben s’intendeva di strategie di guerra e “strumenti bellici” diceva – L’arma più potente sulla terra è l’animo umano in preda all’entusiasmo -. E aveva ragione. Entusiasmatevi. Sempre.

Prosit!

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Purifichiamo in modo Naturale l’Aria della nostra Casa

E senza il minimo sforzo. Oggi vorrei parlarvi di un ulteriore piccolo, grande aiuto che la natura ci regala e che forse non tutti conoscono. Uno dei tanti, e che lo si può sfruttare ogni giorno nelle nostre case. Chi infatti non ha nemmeno una pianta nella propria abitazione? Ben poche persone. Ebbene, al di là della loro bellezza e della loro utilità in campo ambientale, è bene sapere che alcune nostre amiche piante sanno darci molto di più. Purificano letteralmente la nostra aria domestica, che respiriamo per la maggior parte della nostra vita. Detta così, sembra banale. Tutte le piante al mondo lavorano l’Anidride Carbonica e la trasformano in Ossigeno.

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E’ vero, ma non tutte le piante eseguono quest’operazione durante la notte. Spesso infatti ci sentiamo consigliare che è poco salutare tenere delle piante in camera da letto proprio perché durante le ore notturne, esse, al contrario, ci “rubano” Ossigeno. Ebbene sappiate che invece, esistono specie che usufruiscono, per i loro processi, dell’Ossigeno durante il giorno, rilasciando nelle ore notturne sostanze salubri alla nostra salute. Ecco qui quindi che la possibilità, spesso desiderata, di abbellire anche i nostri comodini e cassapanche, può realizzarsi. Esse sono: le Orchideee, le Areche, i Crisantemi, le Dracene, le Sanseverie, le Begonie, le Aloe e diverse altre.

Ma la loro principale qualità non è solo questa.

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Sono infatti anche in grado di assorbire sostanze nocive come fumo di sigaretta, vapori di gas metano, smog esterno che entra dalle finestre, elementi chimici di deodoranti e vernici, formaldeide; purificarli e rilasciarli poi sotto forma di molecole buone e non inquinanti. Nella cameretta dei bambini ad esempio, mettete un’Orchidea. Oltre ad essere molto bella alla vista, gioverà alla loro salute. Ma non è finita qui. Le sorprese continuano. Queste piante pensate sono anche in grado di funzionare come un condizionatore o deumidificatore d’aria. Oh già! La Tillandsia, la Aglaonema, l’Areca Palmata e il Ficus Beniamino sono molto adatte per gli ambienti più umidi, come il bagno e la cucina, per via della loro grande capacità di assorbire l’umidità e quindi eliminare, o quantomeno, diminuire, la formazione di muffe e quelle sgradevoli macchie scure sui muri. Una meraviglia, non trovate?

Prosit!