Sono la Paura e sono stanca

Ciao,

scusa se ti scrivo obbligandoti a leggere le parecchie cose che ho da dirti ma, arrivati a certi punti, trovo questo mio gesto assolutamente necessario. Inoltre, se penso a tutte le volte che mi togli del tempo tu…! Mi chiami duecentocinquantamila volte al giorno. Se non chiami me, implori le mie figlie, le quali poi si rifanno a me e quindi è la stessa cosa. Non ho un attimo libero.

Non voglio aggredirti, tirandomi la zappa sui piedi, in quanto mi chiameresti anche per questo motivo, ma vorrei davvero farti capire che sono stanca. Mi hai succhiato tutta l’energia. Perdonami, ma sei peggio di una sanguisuga.

Ultimamente non mi lasci tranquilla nemmeno di notte: e senti il rumorino, e fai gli incubi, e ti arrovelli la testa con pensieri neri come le piume di un corvo… Non posso neanche più riposare. Non parliamo poi del giorno, di quando sei attivo. Ohmmmadre… ma come fai a vivere così? Fin da quando ti svegli sei tutto un – temere – e uno – sperare – patetico che mi dà la nausea. Temi che ci sia la coda per andare al lavoro, temi di non trovare parcheggio, temi che il tuo capo sia nervoso… cioè, ti stai rendendo conto che mi chiami anche per cose che immagini tu ma che non esistono nella realtà? O non ancora per lo meno! Fammi quietare. Almeno aspetta a chiamarmi! Aspetta di vedere se davvero servo, altrimenti lasciami anche un po’ fare i cavoli miei! 

Io arrivo e poi? E poi me ne torno da dove sono venuta perché tanto non servivo a nulla. Coda non ce n’era, hai trovato parcheggio e il capo era particolarmente tranquillo e disponibile. Quindi? Come la mettiamo?

Oh! Certo! Tanto io arrivo agggratis vero? Stai sereno che se dovessi darmi un euro per ogni volta che mi chiami ci penseresti ben bene a farmi venire. Ma forse non hai ancora capito che, anche se non mi dai soldi, mi dai qualcosa di molto più caro e… senti, non per essere cattiva, ma devo proprio dirtelo… ti sta bene! Mi dai la tua gioia e mi dai il tuo corpo. Di conseguenza, mi dai la tua salute! Oh si! Ogni volta me ne doni un pezzettino. Perché io obbedisco diligentemente. Arrivo subito! Ma ho poca grazia e, quando giungo, taglio o rompo. Tu non te ne accorgi, le tue cellule sono così piccole che non ti rendi conto di niente, ma quando mi vedono arrivare si stringono tutte, poverine, per farmi passare. Si arroccolano da un lato, ammassate tutte assieme e, ahimè, spesso, qualcuna perisce. Ma a te che importa? L’importante è che ti senti appagato con la mia presenza. A te basta sentire quella bella adrenalina che obbligo a secernere e chi s’è visto, s’è visto! Quanto sei sciocco! Non sai che questo ormone è molto utile quando ce n’è davvero bisogno ma, come per tutte le cose, il troppo stroppia, e lui, se emanato esageratamente, come un acido, corrode i tuoi tessuti. Ma lo fa poco per volta e tu te la godi felicemente. Certo! Fintanto che poi a morire inizia a diventare un numero consistente di cellule, parti di organi e quant’altro, e allora poi piangi perché ti ammali. Perché tanto non ci credi che sono strettamente legata al tuo benessere fisico.

Ma adesso piango io perché mi hai rotto le scatole. E poi, come ti dicevo, perché non ho finito il discorso, quella tua mesta e strappalacrime speranza. “Speriamo che ai miei figli non succeda niente, speriamo prendano bei voti, speriamo che a quel mio caro non accada nulla…” ma basta! Ma dove vivi? Appeso al sottile filo della speranza che se si rompe cadi giù? Sul pianeta delle cose orribili? Ah! Beh… si certo… ogni giorno lo immaginate così. Perché non sei mica l’unico sai? Noiosi, pidocchiosi, raggomitolati in un angolo. Sempre pronti a giudicare, gridare e lamentarsi. Se tutta l’energia che consumate verso i fastidi che provate la metteste in luce, dal resto del sistema solare vedrebbero due soli. Buzzurri che non siete altro. Mi fate lavorare anche quando vi crogiolate nella vostra zona di comfort, è il colmo. Con le vostre idealizzazioni mi fate lavorare! 

No… no… non mi fai più tenerezza. Mia figlia, la più grande, Miss Preoccupazione, la stai facendo dimagrire. Ti preoccupi della salute, dei soldi, di nuovi incontri, per il lavoro, per la famiglia, per gli altri, per l’altrui giudizio, per non uscire dagli standard, per i cambiamenti, per le notizie che senti… l’importante, per te, è preoccuparsi. Ecccerto! Perché l’importante non è mica renderti conto di essere vivo? Che scherzi? Ah! Ecco, appunto, parliamo della morte. Santissima misericordia immacolata! Quella poi… ti guida da quando ti svegli a quando vai a dormire. Sei in totale balia delle sue onde. E lì… altro che chiamarmi… mi megafoni! Gioia mia, tu hai confuso l’istinto di sopravvivenza con un hobby del cavolo che non ho più voglia di assecondare. Ma ti diverti? 

Ora ascoltami bene. Io adesso ti faccio un elenco di quasi tutte le mie figlie. Sono tantissime e non posso nominarle proprio tutte ma le principali sì. Segnatele, impara i loro nomi a memoria e non chiamare più ne me, ne’ loro. Ti ho avvertito e se non mi dai ascolto sai bene che posso arrabbiarmi tantissimo. Guarda che io non sono Signora Pazienza eh? 

Quindi, ascolta qui:

Preoccupazione, Timore, Rabbia, Disgusto, Fastidio, Lamentela, Vergogna, Arroganza, Superbia, Egoismo, Accidia, Presunzione, Violenza, Manipolazione, Sottomissione, Invidia, Gelosia, Menzogna, Giudizio, Avarizia, Avidità, Gola, Codardia, Slealtà, Repressione, Sopportazione, Collera, Apatia, Denigrazione, Autosvalutazione, Sfiducia, Irresponsabilità, Inganno, Pessimismo, Controllo, Monotonia, Irriverenza, Maleducazione, Brama, Disprezzo, Cinismo…

Eccole. Ecco le emozioni mie figlie. Ogni volta che ti attivi attraverso una di loro è perché sei impregnato di Me. Bada bene, puoi usarle se vuoi, sono tue, ti appartengono ma non esagerare. Io posso essere la tua migliore amica ma non sono la tua badante e tu non sei un infermo; ringrazia per questo anziché passare la tua vita sperando di non diventare mai infermo quando invecchierai. 

Sono stata chiara?

Per il tuo bene mi auguro di sì. Non avrei mai pensato di arrivare a dirlo ma ti consiglio vivamente di dedicarti molto di più al mio antagonista, Amore… io voglio andare in vacanza.

Con affetto, tua Paura”.

Prosit!

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Chiamiamo a deporre Signor Virus

– Alzi la mano destra e giuri di dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità. Dica “lo giuro” –

– Lo giuro Signor Giudice –

– Bene Virus, a lei la parola, ci racconti i fatti –

– Ecco, Signor Giudice, a mio avviso mi sono state addossate colpe che non ho. Con questo non intendo dire di essere completamente innocente ed estraneo ai fatti ma essere il capro espiatorio di tutto mi sembra esagerato. Ora le spiego la mia visione. Ho causato un mucchio di malattie, evolvendomi e divenendo sempre più imbattibile, ma l’uomo è comunque riuscito a sconfiggermi anche perché, alla fine, sono un semplice aggregato molecolare che si impossessa di una cellula per riprodursi. Sono un parassita, in fondo, e non una bomba atomica –

– Si ma puoi fare davvero grandi danni –

– Mi lasci finire, la prego, Vostra Eccellenza. Lei ha ragione. Riesco ad introdurmi nell’apparato umano e mi moltiplico a volte così velocemente e sono così energico che gli anticorpi della mia vittima non riescono a debellarmi. In passato ho nuociuto ancora di più quando certe cure non esistevano e l’apparato immunitario si trovava senza aiuti. Ma è anche vero che non è colpa mia se un apparato immunitario è debole o non lavora bene ed è disorganizzato. Io seguo semplicemente la mia natura. Io e Batterio viviamo da quando è nata la vita, abbiamo diritto anche noi a stare su questo pianeta e, anzi, svolgiamo un lavoro molto importante e fondamentale nei confronti del rafforzamento dell’organismo e nei confronti dell’equilibrio del sistema tra sostanze utili e di scarto. Comunque, come le dicevo, sono pronto ad assumermi le mie responsabilità dei danni creati in passato o che ancora oggi posso creare con una semplice influenza –

– Vedi Virus, il fatto è che oggi, quella che causi, non è più una semplice influenza. Un tempo, quando si aveva l’influenza, si stava poco bene per qualche giorno e poi finiva tutto. Oggi si vomita, si ha una febbre altissima che non scende, dolori ovunque, si sta male un mese intero e, spesso, solo il Pronto Soccorso può essere valido –

– Ecco, Signor Giudice, è proprio qui che volevo arrivare. Mi permetta. La mia intelligenza è pari all’evoluzione del resto del tutto. E’ vero ch’io appartengo all’entità biologica più grande e numerosa del pianeta ed è anche vero che posso infettare ogni cosa ma i vostri corpi umani sono più malati, meno sani, insomma, io li vedo bene! Per non parlare delle aziende farmaceutiche che sono le prime a rendermi sempre più invulnerabile. Beh, ecco, avrà sentito anche lei la famosa citazione “un paziente guarito non ha più bisogno di essere curato“. Non parliamo poi dei medici. Oggi come oggi è sempre e solo colpa mia. È tremendamente svilente! Hai mal di pancia? È un Virus. Hai dolore ad una mano? È un Virus. Mal di testa da un mese? È un Virus. È sempre un Virus. Molto spesso, non sanno neanche loro che cosa si trovano davanti e allora generalizzano, danno sempre la colpa a me, tanto il paziente che ne sa… –

– Virus si rende conto delle illazioni che sta facendo? –

– Insigne Capo della Giuria, me ne rendo conto ma dovrò pur difendermi! E comunque, se questi tasti non devo toccarli mi si permetta di premerne altri. È mai possibile che l’umanità non si renda conto che qualsiasi tipo di Virus, che si impadronisce di un corpo, non lo fa mai senza un senso? –

– Cosa intende dire? –

– Beh, ecco, lei non mi crederà ma, la maggior parte delle volte che colpisco, sono stato richiamato dalla vittima stessa. È come se mi avesse voluto, cercato, immaginato e realizzato dentro di lei –

– Ma queste sono idiozie Virus! –

– Lei mi sta dando un potere che non ho Vostra Grazia. Mi sta dicendo che posso piegare il popolo in due al mio volere. In realtà, un essere microscopico come me, non può nulla contro l’infinito potere dell’essere umano creato a immagine e somiglianza di Dio! L’uomo non è solo corpo ma è soprattutto Spirito e io, vivendo nel microcosmo lo so bene, mi deve credere! Qua si parla di molecole, di mondi infinitamente piccoli. I miei! L’uomo non è così fragile, questo è da comprendere. E, nel tempo, illustri personaggi lo hanno affermato: Einstein, Tesla, Jung, Ippocrate. Vorrei raccontarle una storia. Durante il ‘600 mentre le persone venivano sterminate senza pietà dalla brutalità della peste, che è causata da un Batterio, ma io e Batterio ultimamente siamo sulla stessa barca e quindi intendo difendere anche lui, diciamo che glielo devo… un certo Isaac Newton passava le sue giornate in un prato, poco fuori il paese, seduto sotto ad un albero a riflettere e filosofare su alcuni concetti scientifici che aveva compreso. La gente gli moriva di fianco ma a lui non importava, era totalmente rapito dal suo mondo e, così facendo, non lasciava aperto l’accesso a Batterio. Una sua cara amica, invece, incredibilmente preoccupata e spaventata da quella epidemia, morì come molti proprio di peste. La peste la raggiunse perché lei le aprì la porta. Lei la fece entrare creandola dentro di sé e, una volta fatta entrare, ne ebbe paura. È la paura che uccide Signor Giudice! Non i Batteri o i Virus! È sempre la paura, qualsiasi malattia sia. Essa, di conseguenza, partorisce l’odio e il rancore, la tristezza e la rabbia. Queste emozioni induriscono i tessuti, il DNA si accorcia, modifica letteralmente la sua struttura. Io lo vedo e, mi è facile, a quel punto, sentirmi grande. Alcuni ormoni non vengono più emessi, o se ne ha un sovradosaggio, perché l’organismo va in tilt cercando di difendere e proteggere il corpo. Cercando persino di farlo guarire! Le mie condizioni preferite, si capisce. E io mio trovo qui perché, dopo tutto il mio parlare, volevo solo spiegare questo punto ma come posso provarlo? Ciò che dico è vero. Io so che molti scienziati lo hanno scoperto e lo hanno visto con i loro occhi ma lo tengono ancora nascosto. Sono piccolo, arrivo ovunque, e quello che le sto dicendo è la verità. È la paura che dovete arrestare. E spesso è lei il mio mandante. Signor Giudice, mi dia almeno il beneficio del dubbio! –

– Virus, ammetto che le tue considerazioni, pur sembrandomi utopie, sono molto interessanti ma non potrebbe essere che, il famoso Newton, semplicemente aveva un apparato immunitario più forte o non è venuto a contatto con il Batterio? –

– Quindi la sua è stata semplice fortuna. Battiamo su un punto inesistente e senza concretezza, su un concetto che non ha tangibilità, creato dall’uomo che non ha saputo spiegare cose più grandi di lui. Fortuna e Sfortuna sono così nate per mettere una toppa laddove, certe domande, non ottenevano risposte perchè immense –

– Magari è vero che mangiava in modo più sano –

– Allora ho ragione a dire che oggi i corpi sono più malati e deboli, visto che le aziende alimentari creano solo porcate in laboratorio. La società non permette di alimentarsi in modo sano perché, per fare questo, ci vuole tempo e il tempo scarseggia, bisogna lavorare e guadagnare e sfinirsi ma io che colpa ne ho in tutto questo? –

– E se allora si tenne lontano dal suo amico Batterio? –

– Di Grazia, mi consenta, ma lei non conosce Yersinia Pestis, così si chiama. Quello arriva dove vuole. Ai tempi di Newton i ratti e le pulci pullulavano come le stelle nel cielo. L’igiene scarseggiava per tutti, anche per i luminari della scienza. Era una condizione che chiunque pativa. Lei pensa forse che Dante Alighieri o Leonardo Da Vinci si lavavano tutti i giorni? Certo che no! Non era andando in un prato che ci si salvava, la peste arrivava ovunque –

– Eppure in molti non si sono ammalati –

– Già, come mai? Come le ripeto, Esimia Autorità, lei stenterà a credermi ma chi non si ammalava era chi non temeva la sconfitta. Potreste osservare al microscopio cosa accade al DNA e al sangue e a tutte le cellule di un essere umano quando egli ha paura! Io le vedo, torno a dirle! –

– O riescono a curarsi anche… –

– Ogni corpo è a sé. Nessuno è uguale ad un altro. Ogni individuo abbisogna della sua speciale cura ma è anche vero che tutti gli organismi si muovono allo stesso modo. Un’infezione è un’infezione per tutti. Non c’è un medicinale diverso per ognuno. Ci sono delle accortezze, dove medici lungimiranti e precisi giungono e attuano al fine di creare la cura migliore e più adatta a quel paziente. Si aggiunge quindi un medicinale in più, o si effettua un cambiamento qua e uno là, ma l’infezione è infezione per tutti. Tessuti arrossati, comparsa di pus, zona dolorante, etc… Una bronchite è una bronchite. Un foruncolo è un foruncolo. Il diabete è sempre il diabete. Ogni malattia ha i suoi stadi ma è “quella malattia”. Non si può basare tutto sul destino, se ne rende conto? Dov’è allora la prova certa e concreta che tanto la scienza va cercando? Il grande Paracelso, medico alchemico ch’ebbi modo di conoscere durante la prima metà del ‘500, diceva: “Guai a quel medico che cura il corpo senza prima aver curato la mente, giacché da essa tutto discende”. Nel ‘500, capisce? –

Il Giudice pronuncia la sentenza. All’imputato viene diminuita la pena in quanto obbligato a prender parte al reato.

Per approfondire il tema delle modifiche che il DNA subisce in base alle emozioni potete leggere l’Esperimento n°3 di questo articolo https://riccamente.blogspot.com/2012/01/gregg-braden-3-importanti-esperimenti.html

Forse, per comprendere meglio il messaggio di Virus, può tornarti utile leggere anche questo mio articolo “il dolore – l’indesiderato messaggero degli Dei”.

Prosit!

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A volte guardo le Persone

A volte guardo le persone. Quante sono…! Tutte diverse tra loro eppure tutte così uguali.

Camminano veloci, muovendosi tra loro senza nemmeno osservarsi. Si passano davanti, o accanto, senza notare a chi si sono avvicinate. Tutte così prese dal guerreggiare contro l’uno o contro l’altro, oppure nella totale indifferenza senza comprendere e senza sentire quanto invece si è utili per gli altri. Ognuno di noi.

Non si percepisce l’immenso disegno universale che ci vede tutti uniti a lavorare assieme come le cellule del nostro corpo. Come se fossimo cellule di un grande corpo.

Si sottolinea la differenza tra il mendicante e il riccone e non si nota come collaborano invece le particelle del nostro fegato e quelle dei nostri reni.

A volte guardo le persone. Sono tutte belle. Ognuna di loro ha una particolarità unica, fisica o meno, che la rende irresistibile. Le guardo e ne noto la bellezza. Un duro allenamento, non lo nego, soprattutto per una sociofobica e misantropa come me. Ma da cosa dovevo fuggire in fondo? Come potevo non amare chi è come me e chi mi sta accanto, ogni giorno, anche al supermercato? Di cosa avevo paura in realtà?

La meraviglia del creato sta anche in questo e in tutte loro. Non si manifesta soltanto in un bosco, in un’alba, in un animale dai colori sgargianti.

L’umanità è la creazione più affascinante dell’Universo, dalla bellezza nascosta. La più difficile da vedere. Una bellezza da scorgere con altri occhi, oltre al fastidio, l’offesa, il timore e quant’altro ancora può regalarti.

Le persone sono me, come potrei non piacermi? Sono io. Come potrei non amarmi? Come potrei non perdonarmi? Accompagnarmi una vita intera avendocela con me stessa come se fossi la mia più grande nemica. Giungere qui per trascorrere un’intera esistenza nel rancore e nell’astio.

Io sono la gente e la gente è me. Io sono l’uomo arrabbiato, il bambino capriccioso, la donna innamorata. Io sono il vecchio che soffre, il giovane che ride, la vedova che tace, il medico che cura, lo sportivo che suda.

Io sono le loro espressioni stanche, il loro viso corrucciato, le loro preoccupazioni. Sono la loro voce che canta, le loro labbra che baciano, i loro sorrisi. Le loro ambizioni.

La gente così assente, che cammina dormendo, che se nota qualcosa lo osserva con circospezione. La gente che porta luce, che balla in piazza, che insegna.

Il riconoscersi è la scoperta che più stupisce. Il perdersi, il trovarsi.

A volte penso a cosa accadrebbe se ognuno di noi si mettesse realmente al servizio degli altri offrendo il proprio talento, mostrando la sua parte più irresistibile. Cosa accadrebbe se ogni uomo si rendesse conto che il suo scopo qui è proprio quello. È proprio bello.

A volte guardo le persone e attraverso loro vedo me. Come mi sono comportata? Cosa ho dentro? Di cosa ho bisogno? Quali doti nascondo?

Gli altri… nella magnifica legge dell’Uno.

Gli altri… per leggere le pagine della mia vita.

Prosit!

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Le Cellule del mio Grasso vanno fino in Africa

In questo post, se anche le prime righe dovessero sembrarvi parecchio strambe vi consiglio di continuare nella lettura per capire così che non mi sono ammattita del tutto e per comprendere anche un qualcosa che forse avete sempre sottovalutato: la potenza del nostro volere, servita qui, su un piatto d’argento.

Sono sempre stata convinta, e in questo caso l’ho provato sulla mia pelle, che se al FARE aggiungiamo anche un qualcosa in più, attraverso il nostro cervello, otteniamo un risultato molto più grande. Quel qualcosa in più si chiama: ORDINE. Dare un ordine. Un comando. COMANDARE = con + mandare. Ossia mandare attraverso il nostro pensiero.

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Vi spiego subito. Se io vi dicessi che mentre cammino in spiaggia e guardo l’orizzonte le mie cellule di grasso si staccano da me e volano verso chi ne ha bisogno? Oppure, che mentre sto facendo ginnastica nella mia camera esse cadono a terra e io poi le spazzerò via e le butterò nella pattumiera?

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Pensereste che il cervello io, me lo sia bevuto. Vi capisco, ma fatemi continuare. Vedete, il progetto di cui vi sto parlando è quello del dimagrire. Lo prendo come esempio ma il meccanismo può essere applicato ad ogni cosa che noi facciamo nella vita.

Ora, se io vado a camminare in spiaggia per tonificare il mio corpo, per perdere peso, per elasticizzarmi e via discorrendo, naturalmente dimagrirò (accompagnando l’attività ad una dieta equilibrata e una vita sana).

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Però, ipotesi, quanto grasso perderò? Allora… cammino per circa 4 Km, peso per esempio 60 Kg, sono una donna e brucio più o meno 200 Kcal. Ho praticamente perso 7 grammi di grasso (si lo so che vi sembra pochissimo ma il grasso è una cosa, il peso è un’altra). Fin qui, tutto perfetto. Un calcolo matematico praticamente. Io mi sono mossa e automaticamente ho bruciato energia. Quel tot.

Se però io, oltre a camminare per 4 Km, immagino anche letteralmente che le mie molecole di grasso si staccano dal mio corpo e mi abbandonano, quando arriverò a casa e farò i miei calcoli, noterò che grammi di ciccia in realtà ne ho persi 10, o 9, o 12, insomma, di più. Non ci credete? Provate! E’ gratis.

Naturalmente per fare questo ci vuole convinzione e per far nascere la convinzione in noi, edulcorati da mille altri impedimenti che ci sono stati insegnati nella vita, bisogna trovare uno scopo. Un qualcosa che ci interessa particolarmente. Gli esempi possono essere tanti:

– possiamo immaginare che queste molecole vanno a rinvigorire bambini denutriti

– possiamo immaginare che cadono e il vento le spazza via

– possiamo immaginare che di esse se ne nutriranno acari e microorganismi vari

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Ognuno può pensare ciò che più gli sta a cuore, a seconda della sua personalità e del suo carattere, l’importante è idealizzare qualcosa. Qualcosa che davvero ci interessa, al quale crediamo ciecamente e vorremmo si realizzasse. Dovrete vedere con i vostri occhi quelle celluline che vagano, che si distaccano da voi. Dovrete visualizzare seriamente una persona magrissima diventare un poco più robusta e sorridere e ringraziarvi, o pesci contenti per l’alimento sostanzioso ricevuto. Dovrete realizzare con la vostra mente il vostro intento. C’è gente che cura a distanza, solo grazie alla sua concentrazione. E cura realmente. Non accadrà nessuna magia (o forse si potrebbe chiamare così), non arriverete a casa esili come fuscelli ma otterrete un risultato nettamente maggiore. Come già avevo spiegato, immaginare è fondamentale e importantissimo. Il termine Immaginare, rappresentare con la mente un’immagine, deriva dall’insieme delle parole – in me mago agere – che significa in me c’è un mago in grado di agire.

Walt Disney diceva – se lo puoi immaginare lo puoi fare -. E’ molto difficile in realtà. Il signor Disney la faceva facile, ma difficile non dev’essere sinonimo di impossibile ed è per questo che, con l’aiuto di uno scopo ben preciso, possiamo riuscire dove ci sembra completamente irrealizzabile. Alcune filosofie dichiarano che per dimagrire basta la forza del pensiero. Io ci credo fermamente ma non ve lo dirò mai perché chiudereste il mio blog e non lo leggereste più. E non avreste tutti i torti. Purtroppo non ci si riesce, è inutile, non siamo capaci, non siamo mai stati educati, formati ed abituati a farlo. Ma visto che in realtà, queste filosofie, non dicono il falso bisogna, a mio avviso, trovare la via di mezzo che potrà magari abituarci col tempo a rinforzare i nostri meccanismi mentali e diventare sempre più potenti da questo punto di vista.

E’ molto bello fare sport assieme a degli amici o camminare con qualcuno e scambiare quattro chiacchiere ma, per fare questo esercizio bisognerebbe, soprattutto le prime volte, essere da soli e stare in silenzio. Come vi ho detto, dovrete usare molto la mente e l’immaginazione e non avrete possibilità di essere inquinati e scombinati da discorsi e risate o, peggio ancora, disgrazie. La concentrazione è alla base. E dev’essere una concentrazione positiva in quanto, se lo fate solo perché lo avete letto qui ma senza la minima convinzione, non otterrete proprio nulla. Ricordatevi bene che quello che può ottenere qualcuno con la mente lo possono ottenere tutti. Qui non si parla di intelligenza, o istruzione, o fantasia, niente di tutto questo, l’unica cosa è la convinzione:

Ecco i vostri muscoli che lavorano, iniziano a piegarsi e distendersi… sopra di loro, uno spesso strato di grasso si piega e si distende con essi.

tuttogratis.it

Ecco, a forza di muoversi, questo tessuto adiposo dal colore biancastro, piano piano si sgretola e le sue particelle andranno nel sangue per essere poi espulse attraverso la pipì o le feci o il sudore (che poi è davvero quello che accade).

slideplayer.it

Si, eccole fuoriuscire infatti dalla nostra pelle, attraversare i vestiti e…. ffffffffffff…… andare via, col vento, con l’aria che ci accarezza.

Anche le nostre arterie e le nostre vene hanno del grasso dentro, dobbiamo svuotarle, liberarle.

dimagrisci.com

Immaginiamo questi tubicini muoversi come i nostri muscoli e piccolissimi dischetti di grasso sciogliersi nel sangue che ci passa in mezzo. E andare via. Via da noi. Ok? Questo è quello che dovrete visualizzare. Provateci. E i risultati saranno reali.

Il potere della mente è incredibile.

Prosit!

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Contro tutti gli Inestetismi della Pelle: Idratazione, Idratazione, Idratazione.

Molti credono che idratare la pelle serve solo nei casi di cute secca o invecchiata. Non è così, e vi spiego il perché. Innanzi tutto, come la maggior parte di voi sa, il nostro corpo è costituito di acqua all’80% circa; la nostra sola pelle è così composta: 27,5% proteine, 2% lipidi, 0,5% grassi, 70% acqua ma, la cosa principale è che, le nostre stesse cellule, sono costituite all’80% di acqua circa. Perciò, anche le cellule epiteliali.

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La loro disidratazione, può portare ad avere così diversi tipi di pelle “non sana” ma tutti hanno alla base lo stesso problema: mancanza d’acqua. Prendiamo ad esempio la pelle grassa. E’ una pelle che si presenta untuosa per un aumento dei lipidi di superficie dati da diversi organuli. Tutti a questo punto diranno – Cavoli, pare già fin troppo umida! Fin troppo gonfia, seborroica! – e infatti è così, ma non dobbiamo confondere il grasso cutaneo con l’acqua. Sono due cose completamente diverse, non si mischiano nemmeno tra loro ma lavorano assieme per mantenere la qualità della nostra pelle perfetta. E quindi accade proprio che, dove c’è mancanza di acqua, le ghiandole sebacee iniziano a produrre più sebo con l’intento di idratare e, i corpuscoli di Odland, vescicole piene di lipidi, si rompono per inumidire. Poverini, loro fanno il possibile ma il risultato della loro ipersecrezione, che inoltre infiamma parecchio questi produttori di sebo, ahimè, è proprio anti-estetico. Se quella pelle lucida, piena di brufoli, di pori dilatati e di comedoni fosse idratata oltre che “prosciugata” (sebonormalizzata) come si usa fare con la maggior parte dei cosmetici, ecco che le ghiandole sebacee, cesseranno di secernere tutto quel sebo e, la pelle, apparirà subito più vellutata e più pura. Più bella.

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Anche nel caso di una pelle poco ossigenata, detta anche asfittica, vale la stessa cosa. Avete presente quelle pelli spente, opache, asciutte, senza tono? Sono pelli che in gergo si identificano come “intossicate”. Forse appartengono a persone che fumano, o hanno un’alimentazione poco salutare, o hanno problemi di circolazione. Anche qui, l’acqua, formata da Idrogeno e Ossigeno appunto, può essere di grande aiuto. Le nostre cellule, riempiendosi del liquido tanto utile, saranno in grado, meno asciutte e non prive di vita, di combattere meglio le tossine che le stanno danneggiando. L’acqua quindi non occorre solo nei casi di pelle secca, o devitalizzata, o invecchiata precocemente, l’acqua è la nostra vita, la nostra sostanza principale, deve esserci sempre.

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Impedisce l’inibirsi della materia vivente e soprattutto permette di drenare le sostanze di rifiuto nel metabolismo cellulare. Ma l’acqua, non è solo all’interno delle cellule (liquido intracellulare), essa si trova pure tra gli spazi, tra una cellula e l’altra (liquido extra cellulare) dunque, potete capire, quanto sia fondamentale la sua presenza. Un imbibente ed emolliente naturale.

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Ma come fare ad idratare la nostra pelle? Bhè, ovviamente con i cosmetici adatti che, come vi dicevo prima, non dovranno essere soltanto, sebornomalizzanti, detergenti, rinfrescanti, decongestionanti, abrasivi, etc. etc. dovranno soprattutto essere idratanti e, in natura, i principi attivi che idratano, si possono trovare nella mela, nella castagna, nella mandorla, nel cocomero, nelle alghe, nelle germe di grano, nell’hamamelis, nella macadamia, nel fiordaliso, nel luppolo, nell’avocado, nella lattuga, nella vitamina E e nella B5 e in tanti, tanti altri elementi.

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E poi possiamo idratare anche attraverso l’alimentazione. Le nostre cellule infatti sono costituite da ciò che noi inseriamo nel nostro corpo. Un’alimentazione ricca di verdura e frutta, alimenti che contengono grandi parti di acqua e sali minerali, ci verrà sicuramente in aiuto. L’idratazione della pelle è determinata dall’acqua transepidermica e anche dal sudore secreto dalle ghiandole sudoripare attraverso i processi fisiologici della perspiratio insensibilis e della perspiratio sensibilis.

ghiandole sudoripare

Vi consiglio di detergere quotidianamente la pelle del vostro viso esposta ogni giorno a fattori inquinanti e deterioranti come lo smog, le intemperie, i raggi UVA e UVB, i gas, le particelle tossiche; perché la pelle respira e assorbe. Fatelo con del buon sapone dal PH adatto (circa 5.5) o, ancor meglio, con un buon latte detergente e un buon tonico. Applicate una crema e, di tanto in tanto, anche una maschera che potrete fare da voi tenendo conto dei principi attivi che vi ho elencato prima. Se continuerete a seguirmi potrete leggere un post che sto preparando nel quale vi insegnerò qualche maschera casalinga da creare in modo divertente e con i prodotti naturali che magari avete in frigorifero. Tutte azioni che oltre a pulire, idratano. E mi raccomando, si parla sempre della pelle del viso perchè, come quella delle mani è la meno protetta ma, la pelle è da mantenere in buona saluta su tutto il nostro corpo! Nutrite la cute. E’ importante. E’ il vostro primo rivestimento.

Prosit!

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Ma perchè Continuano a dire che Dobbiamo Camminare?

– Cammina! Perchè camminare fa bene! -. Stop. Ok, ma perchè fa bene? A cosa fa bene? Per sentito dire? Per tendenza? Perchè? Al massimo si sente che aiuta a mantenersi in forma ma, questa dicitura, per i pigri, vale troppo poco. Vediamo quindi se riusciamo a convincerli facendogli leggere questo articolo. Innanzi tutto bisogna sapere due cose fondamentali:

1) il nostro Sangue trasporta Ossigeno, le cellule sono fatte di Ossigeno, l’Ossigeno è vita per cui, attraverso l’ossigeno, il Sangue rinnova tutti i nostri organi e i nostri tessuti eliminando, nel suo viaggio di ritorno, le sostanze di scarto.

2) il nostro Sangue non è l’unico tessuto allo stato liquido che ha la funzione di trasportare via le tossine da tutto il nostro corpo bensì esso è infatti accompagnato da un altro tessuto un pò più compatto, che scorre anch’esso, chiamato Linfa.

Ora, come già molte volte vi ho spiegato, più un Sangue è pulito, ossia ricco di Ossigeno, passando attraverso ogni parte del nostro corpo (o quasi), più riesce a rinnovare, risistemare e “curare” dove ce n’è bisogno, all’incontrario ovviamente, un Sangue non pulito, non riossigenato, non riuscirà nel suo intento. Camminare, fa si che questo Sangue si riossigeni per via di una situazione circolatoria che si mette in atto. Potremmo, per capire, fare l’esempio dell’acqua. Se scuotete una bottiglia piena d’acqua, noterete che si formeranno delle bolle d’aria al suo interno. Il mescolare fa si che l’aria venga inglobata dall’acqua e, più o meno, la stessa cosa accade all’interno di noi stessi. Ma, mentre il Sangue, si muove per forza centrifuga, vale a dire che ha un organo propulsore (cuore) che gli da la spinta e lo pompa dall’interno all’esterno contribuendo ad un moto circolatorio costante e continuo, la Linfa invece si muove per forza centripeta, all’incontrario, dall’esterno all’interno. Da qui si capisce come un’azione più “esterna” ne provochi meglio lo scorrere: massaggi, movimento, palpazioni. Essa non ha un organo propulsore. Per una nota forza di gravità che subiamo anche noi come tutto il resto del Pianeta Terra, è ovvio che la Linfa quindi, che tende a scendere con molta facilità verso il basso, verso le nostre gambe, faccia invece poi molta fatica a risalire se non è aiutata da una “spinta”! Questa spinta può avvenire proprio con il camminare. Vedete, sotto ai nostri piedi, esattamente nel centro della pianta del piede, c’è una zona molto importante chiamata “Soletta Venosa di Lejars” (il secondo nostro cuore è nei piedi si dice). Piede-InteroQuesta soletta è un insieme di capillari sanguigni ma prevalentemente linfatici che è responsabile nel gestire il ritorno della Linfa e del Sangue Venoso. Evita i ristagni linfatici, gli edemi e la ritenzione idrica che si possono avere. Per stimolare questa soletta non si deve far altro che camminare. Ovviamente con un valido appoggio plantare e ovviamente l’ideale sarebbe scalzi sopra un terreno morbido come un prato o la sabbia che hanno il potere di massaggiare. downloadSe ciò non è possibile, una semplice passeggiata sull’asfalto con scarpe da ginnastica, andrà bene ugualmente. C’è da dire però che i contorni hanno la loro importanza. E’ stato ad esempio studiato da un ricercatore di Stanford che camminare in mezzo alla natura aiuta a non rimuginare ma soprattutto, i pensieri negativi si riducono incredibilmente sotto l’influenza e la potenza del “verde”. Ma torniamo al discorso linfatico. Perchè è così importante smuovere questa Linfa? La Linfa è un liquido leggermente giallognolo, lattescente, formato da acqua, zuccheri, proteine, grassi, altri elementi e soprattutto Linfociti. I Linfociti sono le cellule responsabili della nostra risposta immunitaria. Degli speciali globuli bianchi prodotti dai linfonodi che, tra i loro compiti, hanno anche quello di purificare la Linfa. Quando scorrono nel sistema linfatico e si fermano nelle varie stazioni linfatiche sparse in tutto il nostro corpo avvisano, eventualmente, di un pericolo in corso: un virus, un batterio e qualsiasi altra cosa che non funziona alla perfezione. Così come le semplici tossine che ingoiamo o respiriamo ogni giorno. La Linfa viene spremuta dal movimento dei muscoli e drena. Ha una grande capacità di assorbire i lipidi (grassi) e di trasportarli negli organi atti ad espellerli attraverso particolari vene. Ecco perchè muovendosi e camminando si dimagrisce anche e si diminuisce il colesterolo. Gambe e piedi gonfi? Pesanti? Dolenti? Al contrario di quello che potete pensare, vi consiglio di camminare. E non serve fare le maratone. Mezz’oretta ogni giorno, oppure 45 minuti tre volte alla settimana. Almeno. In modo costante, quasi ritmato e respirando con attenzione. Certo, dovrete anche associare alla camminata una dieta sana, questo è alla base, ma vedrete come già il solo semplice camminare vi farà stare meglio. I vostri muscoli non si atrofizzeranno, non vi sentirete stanchi, il vostro apparato respiratorio diventerà più elastico, le articolazioni si snoderanno, il vostro equilibrio sarà maggiore, si migliorano le vostre abilità cognitive e l’attenzione e, soprattutto, non ha controindicazioni. Potete camminare qualsiasi età voi abbiate. itinerariesUn apparecchio molto utile e che vi farà camminare più volentieri dimostrandovi anche il risultato del vostro sforzo, è il contapassi con conta calorie. Alla fine della passeggiata potrete vedere quanto avete percorso e soprattutto quante calorie avete consumato e sarete molto soddisfatti di voi stessi. Potete tranquillamente trovare questi marchingegni sotto forma di App nello store del vostro cellulare senza bisogno di spendere soldi in più scegliendo quelli gratuiti che funzionano ugualmente molto bene. Allora, cosa ne pensate pigroni? Vi ho convinto? Spero di si. Camminate. Muovetevi, è importantissimo per la vostra salute. Il movimento è vita, la staticità è l’incontrario. Il fermarsi.

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L’Importanza del PH Sanguigno – Troppo Sottovalutato

MANTENERE IL SUO GIUSTO VALORE CON L’ALIMENTAZIONE

In fisiologia, il sangue, è considerato un tessuto (tra i connettivi per la precisione) anche se allo stato liquido. Sappiamo tutti che, passando nel nostro organismo, ha la capacità di trasportare le sostanze trasformate utili e riportare via quelle di scarto attraverso un movimento perpetuo che è la circolazione sanguigna. purificare-il-sangueIn pratica nutre e pulisce il nostro corpo. Da qui diventa ovvio capire che più un sangue è pulito e mantenuto nei suoi giusti valori più potrà eseguire un ottimo lavoro, al contrario, se è sporco perché intossicato da diversi fattori, automaticamente tutto il nostro organismo ne subirà le conseguenze. Un valore molto importante del sangue, purtroppo poche volte considerato, è il suo PH. Il pH è la misurazione di acidità o di basicità di un liquido o meglio di una soluzione acquosa. Tutto in natura ha un suo pH e se questa misurazione è sballata in riferimento al soggetto, nello stesso soggetto vengono a causarsi seri problemi. Anche la televisione, parlando di detergenti, ci spiega che se la nostra pelle ha un pH di 5.5 (in realtà varia da individuo a individuo da circa 4.5 a 5.6), è bene utilizzare prodotti adatti a questo pH e quindi non troppo più acidi, non troppo più basici o alcalini. ph-scaslePossiamo dire che la scala di misurazione del ph va da 0 a 14, per cui, la sua metà è 7. Da 0 a 7 sarà considerata l’acidità mentre da 7 a 14 la basicità. Noterete già come la nostra pelle è quindi leggermente acida. Scusate quest’introduzione noiosa ma era per definire bene di cosa stavo parlando. Ora, mentre il pH della nostra pelle è appunto intorno al 5.5 (manteniamo questo valore) dovete sapere che quello del sangue è invece all’incirca di 7.41. Più o meno. Leggermente basico. Tenendo conto della differenza tra sangue arterioso “pulito” e sangue venoso “che trasporta sostanze di rifiuto”. Mantenendo il valore del sangue intorno a 7.41 ecco che ci ritroveremo con un sangue ottimo che nutrirà e pulirà tutti gli altri tessuti del nostro corpo. Al di sotto del 7.35 o al di sopra del 7.45 inizieranno ad esserci problemi perché un sangue troppo acido inacidisce il corpo mentre quello troppo basico avrà un’azione caustica nei confronti dei nostri tessuti. Teniamo conto che molto spesso, se non stiamo bene, se siamo sotto stress o se dobbiamo prendere medicinali è normale che i nostri valori si alzeranno o si abbasseranno ma nessun problema, possono tornare normali senza allarmismo. Come fare a tenere un valore del pH adeguato però? E’ semplice. Un grande aiuto ci può arrivare dall’alimentazione. alimenti-bio11Come vi dicevo prima, tutto in natura ha un suo pH per cui anche gli alimenti. Naturali ovviamente. Potrete anche parlarne con il vostro medico ed eventualmente richiedere la voce pH nelle analisi del sangue (che è un vostro diritto!). Un pH sballato, a lungo andare, può degenerare le cellule e causare seri disturbi. L’iperacidità ad esempio porta a malesseri gastrointestinali come bruciori di stomaco o gastrite o calcoli. Sulla pelle possono apparire eczemi, seborrea, iperidrosi. Persino l’irritabilità, l’ansia o le cefalee sono riconducibili a un sangue troppo acido. Altri disturbi invece li avremo in caso di troppa basicità sanguigna. E quindi quali sono gli alimenti più acidificanti e che perciò rendono il nostro sangue più acido o più alcalinizzanti che invece lo rendono più alcalino? Scopriamoli.

ALIMENTI ACIDIFICANTI: carne, pesce, formaggi, cereali, grassi animali, tuorlo d’uovo, frutti di mare, aceto, zucchero bianco, caffè, tè, arachidi, bevande gassate, etc, etc… per non parlare degli additivi acidificanti per conservare gli alimenti. Persino alcuni frutti sono acidificanti come le fragole, i mirtilli e le prugne.

ALIMENTI ALCALINIZZANTI: legumi tranne lenticchie e fagioli, patate, alcuni tipi di latte, mandorle, carote, albicocche, insalata, uva e persino gli agrumi come il limone che pur essendo acido, la sua acidità, a contatto della nostra saliva diventa basica anzi, alcalinizzante.

Nessuno dei due tipi è “bravo” o “cattivo” bisogna solo cercare di mangiare in modo vario e soprattutto cercare di scegliere all’occorrenza l’alimento più adatto. Diciamo che, nella norma, la maggior parte della popolazione, soprattutto occidentale, soffre più di disturbi causati dall’acidità anche perché sono più i cibi acidificanti e questi cibi sono per noi all’ordine del giorno ma questo non vuol dire che non debbano essere mangiati. Ci sono poi anche dei cibi che sono definiti NEUTRI come gli oli, lo zucchero di canna e il miele grezzo che non vanno a intaccare alcun valore. Forse questo post vi sarà risultato noioso ma so che è molto utile conoscere queste cose e mi faceva piacere dirvele. Una dieta un po’ diversa dal solito. Un regime alimentare. Di seguito vi riporto a una tabella molto completa se volete saperne di più.

http://www.vitadidonna.it/alimentazione/alimenti/alimenti-alcalinizzanti-tabelle-cibi-acidi-e-alcalini.html

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Bere tanta Acqua fa davvero bene?

Premetto che bere fa bene. E su questo nessuno può dire il contrario. A dirlo infatti non sono io ma tante persone più colte e più informate di me. Bere, acqua ovviamente, è semplicemente essenziale. Si tenga conto che il nostro corpo è composto all’incirca del 70% di acqua, così come (guarda caso) il nostro Pianeta.

giovanigenitori.itCosì come le piante e la maggior parte degli animali. Ma non solo, le nostre stesse cellule, le più piccole strutture viventi, animali ed eucariote, che formano tutto il nostro organismo, sono formate a loro volta da organuli che “galleggiano” in un liquido gelatinoso chiamato Citoplasma composto da diversi elementi tra i quali l’acqua. Insomma, l’acqua, è la nostra fonte di vita.

bmscience.netConoscete la regola del 3? Portando all’estremo, un essere umano, rispetto alle sue fonti primarie quali l’aria, l’acqua e il cibo, si è studiato che grosso modo, esso può rimanere senza le sue essenziali sostanze per questo lasso di tempo:

3 minuti senza aria

3 giorni senza acqua

3 settimane senza cibo

Di conseguenza il suo corpo smette di vivere senza risorse. Si parla ovviamente di un essere umano adulto dalle caratteristiche fisiche nella norma e nella media e, ripeto, portato all’estremo. Questo serve a capire comunque come l’acqua sia ancora più importante per noi del cibo. Come essa ci serve per vivere. Ma non solo. Bere acqua è utile per tantissime cose. L’acqua spegne le infiammazioni (rossore alias fuoco), abbassa la temperatura elevata (febbre), evita l’”inaridirsi” dei reni, pulisce i vasi sanguigni, scrosta (perdonatemi questo termine ma rende bene l’idea) le pareti di vene e arterie aiutando la linfa a trasportare via le tossine. weburology.eu

Questo lo fa anche attraverso il sudore e l’urina. Ammorbidisce le feci. Lava gli organi e scioglie i grassi. Riempie lo stomaco impedendoci di mangiare eccessivamente. Idrata la nostra pelle (nostra grande e importantissima prima barriera che senza idratazione si ammala), arricchisce di ossigeno il nostro fisico, fluidifica il sangue e…. Mamma mia, potrei andare avanti all’infinito senza fermarmi. L’acqua è vita. Deterge il nostro organismo e un organismo ben pulito si ammala di meno, si stanca di meno e vive meglio. Da qualche anno addirittura si sente dire, prevalentemente nel nostro mondo “occidentale”, e sembra quasi essere diventata una moda, di bere almeno 2 lt di acqua al giorno. A proposito di questo, le teorie sparse per il mondo sono diverse. Chi asserisce che bisogna bere solo quando si ha sete, chi invece afferma che non bisogna arrivare a quel momento bensì prevenire ed evitare al nostro fisico la sofferente richiesta. Chi dice di bere solo lontano dai pasti, chi addirittura di non bere proprio secondo un periodo di purificazione. Come ho già scritto nei miei Disclaimer, non sono un medico, però sono una persona sana e io personalmente mi sono sempre regolata in questo modo. Grazie alla mia voglia di apprendere e anche a qualche consiglio di mamma, ho provato a studiare un po’ la necessità e la quantità di acqua che avrei dovuto ingurgitare. Ebbene, una delle prime cose che ho capito è che ogni persona deve assumere l’acqua utile al suo organismo e soprattutto a seconda del fabbisogno in quel dato periodo della sua vita. Perchè l’acqua è anche una specie di medicina. Non siamo tutti uguali, non si può fare a mio parere di tutta l’erba un fascio. Ci sono persone dotate geneticamente di più idratazione di altre e altre ancora che invece soprattutto (e questo è importante) non espellono i liquidi come chi gli sta di fianco. Sapete tutti cos’è un edema? L’edema è una ritenzione di liquidi detto in termini semplici.

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Avete presente quando pigiate un dito in un polpaccio che appare più grosso e gonfio del normale e rimane il segno? Quello è un edema. Ci sono edemi gravi, patologici, vere e proprie malattie invalidanti e poi ci sono gli edemi che fanno semplicemente apparire il corpo dilatato e sono ad uno stadio tranquillamente trattabile. Non dico curabile perché fortunatamente non si tratta di malattia ma semplicemente di un ristagno eccessivo di acqua (anche) che con qualche accortezza si può eliminare. Ora, questa tipologia di persona, è una persona che i liquidi deve eliminarli quindi, se a questa gente facciamo ingollare ancora litri e litri di acqua, cosa accadrebbe? Attenzione, continuate a leggere in quanto non è mia intenzione affermare che questi individui non devono più bere o bere poco. Il suggerimento che voglio dare è semplicemente quello di fare una buona scorta di liquidi assumendoli però da altre sostanze. Esattamente. L’acqua non è solo quella che esce dal rubinetto o che acquistate al Supermercato a pacchi di 6 bottiglie.

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L’acqua, come dicevo prima, è anche in tanti altri esseri viventi atti alla nostra alimentazione. La frutta e la verdura, ad esempio, ne sono straricche. Anche il pesce è un alimento che ne contiene tanta se vogliamo parlare di proteine (macromolecole povere d’acqua solitamente). Vi siete mai chiesti come mai i roditori bevono pochissimo? Alcuni, tengono i criceti in gabbia addirittura senz’acqua. Poveri… Un goccino ci vuole ma in verità, anche in natura, sono animali che bevono raramente e alcuni vivono in zone aride e desertiche. Come riescono quindi a mantenere il loro organismo pieno di vita? Il loro pelo bello morbido? Acquisendo l’acqua attraverso la loro alimentazione costituita prevalentemente da frutta e verdura. Fibre. E le piante? Le succulente, conosciute meglio come “grasse”, bevono pochissimo. Hanno scorte d’acqua incredibili. Se diamo loro da bere eccessivamente, marciscono! Soprattutto in determinati periodi dell’anno. Siate dunque equilibrati, bevete, un po’ di più di quello che bevete solitamente perché si ha l’abitudine di bere poco, questo è vero, ma non sforzatevi troppo. Fatevi aiutare da un’alimentazione completa (quindi non solo di fibre), varia e sana. Anche perché c’è da sottolineare una cosa molto importante. Perché far lavorare e quindi stancare troppo i reni anche quando non dovrebbero? Per cui non sforzatevi. Lo sforzo raramente fa bene alla nostra natura. La cosa inversa equivale ovviamente per chi ha il problema opposto. Chi è secco, arido (non ci crederete ma anche di sentimenti) deve bere molto di più. Acqua s’intende! E naturale. Lo dico perché a volte mi capita di chiederlo e sentirmi rispondere – Ma io bevo! 2 o 3 bicchieri di vino a pasto, qualche caffè, e durante il pomeriggio due gazzose! -. E’ la verità! Questo non vuol dire bere! Dissetarsi e idratare il nostro essere. Quindi, pelle secca, eccesso di proteine, stitichezza e chi più ne ha più ne metta, richiedono acqua! E anche in questo caso alimenti vegetali. E ora due consigli agli opposti. Soffri di ritenzione idrica? Cammina, muoviti, facendo attenzione alla tua pressione, cerca di sudare. Massaggia e accarezza pressando leggermente il tuo corpo. Prenota dei massaggi linfodrenanti o fai delle sedute di pressomassaggio dopo aver chiesto il parere del tuo medico. In casa fai qualche bel respiro per qualche minuto tutte le mattine e tutte le sere muovendo a tuo piacimento le gambe, le braccia e la testa. Soffri invece di aridità ma non riesci proprio a bere? Esistono anche questi casi. L’acqua, non piace. Fai un po’ di movimento, ti farà venire sete. Sostituisci l’acqua con tisane naturali oppure aggiungi all’acqua che non ti piace, del limone o delle foglie di menta evitando gli sciroppi zuccherini se si parla di quotidianità. Fatti delle spremute allungandole con l’acqua e sostituisci alla pastasciutta delle buone minestrine. Portati dietro una bottiglietta d’acqua e senza sforzarti troppo ogni tanto dacci un sorso. Applica sulla tua pelle prodotti naturali idratanti e mettili anche nella vasca da bagno preparandoti a stare un pò in ammollo. Ovviamente, alcuni consigli risultano ideali sia per un tipo di persona che per l’altro perché bisogna idratare entrambi ma allo stesso tempo sostituire i liquidi nuovi e puliti con quelli ormai pieni di tossine e sostanze di rifiuto.

PRINCIPI ATTIVI DRENATI COME COMPONENTI DI COSMETICI O COME ALIMENTI – ALCUNI ESEMPI: asparago, ortica, finocchio, porro, thè verde, verza, alghe, ananas, sedano, tarassaco

PRINCIPI ATTIVI IDRATANTI COME COMPONENTI DI COSMETICI O COME ALIMENTI – ALCUNI ESEMPI: mandorle, lattuga, cocomero, grano saraceno, olio d’oliva, soia, melone, carote

Prosit!

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