COME UNO SCHIOCCO DELLE DITA
C’è un piccolo trucchetto per trovare sempre parcheggio e funziona anche nelle zone più trafficate.
Praticamente… basta immaginarlo! ….Noooo! Fermi! Non chiudete il blog, non spegnete il pc, lasciatemi spiegare, non siate suscettibili.
Infatti, non è così semplice. Chiarisco meglio.
Per qualche stramba struttura energetica non concreta ma sicuramente esistente (mi sento di dire oggi), che questa benedetta realtà esista o non esista (mille scienziati si stanno strappando capelli l’un l’altro, in ‘sto dibattito, ma noi sorvoliamo che abbiamo problemi più importanti come: quello di parcheggiare) quando immaginiamo una cosa, se la immaginiamo veramente bene e con tutte le nostre forze, essa si avvera. Scusate, ho sbagliato. Non è vero che si avvera se la immaginiamo. Si avvera se la diamo per scontata dopo averla immaginata.
Allo stesso modo, se io visualizzo un parcheggio e credo fermamente al suo esistere… tack! Eccolo lì, bello, libero e pronto ad aspettare proprio me. Eeeeh… lo so, vi vedo che state storcendo il naso ma funziona, che volete che vi dica? Dovevo forse evitare di scrivere questo articolo? Perché? Io ho la vita migliore con la mia auto e ho pensato potreste averla anche voi. Poi comunque è gratis eh? Potete provare, non vi costa nulla, ma ci sono delle regole da rispettare che, nel post, vi spiegherò. E se queste regole non le mettete in pratica non troverete nessun parcheggio quindi non venite poi a lamentarvi con me.
SIM SALA BIM IL PARCHEGGIO ECCOLO LI’
Partiamo in modo facile visualizzando i parcheggi sotto casa nostra che ben conosciamo e possiamo senza fatica renderli vivi nei nostri pensieri. Siamo in auto e stiamo rincasando. Senza rendercene neanche conto ci viene spontaneo pensare “ora dovrò girare un’ora per trovare un buco”. Ecco, questa è la prima cosa da NON fare (1° regola).
Con l’allenamento prima o poi si riuscirà a non far nascere in noi questa riflessione. Dobbiamo invece immaginare un parcheggio libero che sta aspettando proprio noi. Conosciamo bene quella zona. Non sarà difficile. Il difficile è governare al meglio la sensazione che si prova, in quanto, fate molta attenzione, non dev’essere una speranza ma una certezza (2° regola), cioè dare per scontato che realmente ci sia posto. Quel posto. È difficile ma anche per questo basta allenarsi. Ossia, se traducessimo con una frase il pensiero, quello scorretto sarebbe – Spero che quel posto sia libero. Sì sì… fa che lo sia, fa che lo sia, lo vedo… -. Quello corretto invece è – Quel posto è libero -. Come a recitare una sorta di decreto. Nel primo esempio infatti non si ha fede. Non si crede ciecamente. C’é la speranza e sperare vuol dire non darlo per certo. Nel secondo c’è invece una sicurezza piena, senza alcun indugio, senza giri di parole e questo si materializzera’. Lo ripeto, so che non è semplice ma col tempo diverrà un gioco da ragazzi.
Il luogo va immaginato bene, alla perfezione e nei minimi particolari (3° regola). Perché questo? Perché è come se già foste lì e già lo vedeste, questo implica indirettamente la sicurezza di averlo trovato che spiegavo prima.
Sarebbe bene anche aggiungere Gratitudine e Amore (4° regola) in quanto ringraziamo e amiamo la nostra parte superiore che abbiamo riconosciuto e tutte le forze sottili che ci hanno aiutato le quali adorano molto i – Grazie -, cioè la riconoscenza, e i – Ti amo -. In questo modo si riuscirà sempre a trovare parcheggio.
Beh… dai, non è poi così difficile, a livello di regole intendo. Ma, in realtà, è molto più facile a dirsi che a farsi. E’ un processo emozionale per questo molto ostico per noi. Appartiene anche all’inconscio, quella famosa parte di noi stessi che non vediamo e non conosciamo quindi ardua da sviscerare ed esaminare.
Da qui si diventa sempre più bravi e si potrà immaginare il parcheggio anche in un luogo sconosciuto visualizzando quel luogo sconosciuto (anche se non sappiamo com’è) perché a quel punto non conta più la zona in se’, a livello concreto, ma è da considerare la propria INTENZIONE INTERIORE colei che riesce a fare tutto. E’ praticamente la nostra bacchetta magica.
Vi accorgerete però che ci saranno momenti in cui… la bacchetta magica è come se non volesse funzionare. Quindi, quando invece abbiamo intoppi e non possiamo parcheggiare, nonostante il lavoro compiuto alla perfezione, che succede?
PERBACCO DEVO AVER RECITATO MALE IL MIO DECRETO!
Poi beh… poi ci sono le volte in cui parcheggio non se ne trova e basta, nonostante tutti i decreti del mondo e tutta la convinzione del mondo. Ecco, allora vorrei guardaste bene questa immagine che ho scattato io e l’ho scattata sotto casa mia, cioè l’ho scattata dove parcheggio sempre e comodamente la mia auto:
Chi decide che quel giorno il vostro decreto non vale nulla? L’anima? I corpi sottili? I vostri angeli custodi? Poco ci deve importare, l’essenziale è fidarsi e accettare di buonissimo grado! Ehm… ve lo consiglio vivamente! Chiunque sia non opera per il vostro male anzi…! Portate pazienza, non arrabbiatevi, non vi ostentate e andate a posteggiare da un’altra parte con il sorriso. L’indomani mattina eviterete brutte sorprese proprio come è accaduto a me che me la sono scampata per un soffio! Quello che vedete è il parcheggio, lo ripeto, nel quale io metto sempre l’auto. Tutte le sere…. Tutte le sere, tranne una. (Sorrido). E ringraziate! Sempre! Chi? Voi ringraziate! Ringraziate l’Universo!
Altre brevi regolette in pillole da tenere in considerazione prima di concludere del tutto l’argomento:
1- potreste trovare parcheggio nei pressi anche se non proprio nel punto preciso in cui l’avete visualizzato
2- potreste trovarlo dopo un attimo, quindi attendete, può essere che arrivi qualcuno a spostare la sua auto
3- non pensiate di imparare questa tecnica nel giro di una settimana dopo 30, o 40, o 50 anni che vivete con schemi mentali nel cervello che vanno da tutt’altra parte
4- tutto questo lavoro, e mi auguro di non essermi spiegata male, va fatto “di pancia” ossia è da “sentire in noi” anche se la visualizzazione la facciamo con la mente ma non è un lavoro mentale o solo di testa
ROMPERE I DUBBI
5- sappiate che per tanto che ci sforziamo, per tanto che immaginiamo, per tanto che pensiamo, le nostre visualizzazioni sono sempre “sporcate” dall’incredulità ed è proprio lei a remarci contro in questi frangenti; anche se siete certi di aver avuto una valida visualizzazione non si può mai sapere che cosa risiede nell’inconscio e anche se non lo si percepisce qualcosa a adombrato la nostra immagine del parcheggio, pertanto non prendetevela quando non saprete dove mettere la macchina
A me è successo più di una volta che stando in auto assieme ad altre persone completamente contro questa “teoria”, lasciandomi sopraffare dal loro scetticismo e paura di essere considerata idiota non sono riuscita a creare il decreto giusto. Tutta responsabilità mia, non voglio dare colpe a nessuno, voglio solo spiegare com’è semplice essere “inquinati” da sensazioni che ci fanno poi sbagliare. Anche la stanchezza fisica ad esempio, dopo un’estenuante giornata di lavoro, può contribuire alla non riuscita del volere.
Direi di aver detto tutto. Ora potete andare dove volete… tanto parcheggerete (quasi) sempre. Abbiate fede nel vostro potere.
Prosit!
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