Non spogliarti donna…

Non spogliarti donna… non spogliarti per assoggettarti al demone del – bisogno di considerazione -. Non essere sua schiava.

Spogliati se vuoi, se lo desideri, se ti fa piacere. Metti in mostra il tuo corpo che è la cosa più bella del creato. Che nulla è bello come il corpo nudo di una donna che sia come sia. Non sei grassa, non sei magra, non sei alta, non sei bassa, sei donna.

Sei ciò che la scintilla della vita ha realizzato con tutto l’Amore del Cosmo. Non sei un insieme di aggettivi dati da una società. Metti in mostra le tue curve sinuose che sembrano colline di panna, quei seni che splendono come soli. Lascia che tutti possano vedere da dove esce la nuova vita. Quel fiore che possiedi al centro di tutta la tua bellezza. Poni in bella mostra le tue natiche come fossero dune misteriose da ascendere, il tuo collo e le tue spalle affinché si provi l’ebbrezza di trovarsi in luoghi sconosciuti da conoscere. I tuoi piedi come fossero frattali, ghirigori perfetti dell’opera d’arte più maestosa di ogni tempo. Sii esegesi della meraviglia ma… ascoltami, per favore ascoltami… non fare nulla di tutto ciò se dettato dal demone del – bisogno di ricevere apprezzamenti -.

Non spogliarti davanti a un obiettivo per quel piccolo, breve, momento di vanagloria sintetizzato da approvazioni. Non vendere il tuo corpo, che è pregiato, a chiunque.

Quel tuo generoso décolleté che ti assicura complimenti, quel bisogno di essere per un momento al centro dell’attenzione di uomini che non sanno apprezzare cosa davvero Sei. Renditi conto che la maggior parte di loro non ammira nient’altro di te ma non hanno colpe, sono solo ovvi compratori ai quali porgi merce gratuita. Sono lo specchio del male nel quale devi riflettere per vedere cosa stai facendo a te stessa. Il loro compiacimento è sacro, perdono il loro libero arbitrio per darti ciò che vuoi, che brami, affinché tu possa vedere che quello che brami è il risultato di un mostro ancora nascosto sotto al tuo letto da quando sei bambina.

Il – bisogno d’Amore -. Un mostro che ti fa credere di non bastare a te stessa, che ti fa credere di non piacere al mondo per quella che sei, di non essere sufficientemente amata ma non è così. E’ un inganno della tua mente. Credimi, è solo un inganno della tua mente. Dentro di te possiedi tutto l’Amore necessario perché sei l’emanazione dell’Energia Cosmica. Sei la venerabile figlia divina della Sorgente.

Non hai bisogno di nessuna lusinga in più se inquinata da questa necessità. Che arrivino le belle parole, se sono senza essere cercate. Che arrivino i complimenti, se non dettati dal bisogno di un micragnoso.

Chi, in qualche modo, non ti ha fatto sentire abbastanza amata? Tuo padre perché doveva lavorare? Tua madre perché, attraverso le sue paure, ti ha costretto a sentirti incapace? La maestra perché non ti apprezzava? Gli amici perché ti prendevano in giro? Gli eventi della vita che ti hanno trovata impreparata?

Non ci sono colpe, di nessun genere, ne da parte tua, ne’ da parte loro… ci sono solo responsabilità. Tutto è perfetto. Se hai ricevuto questo è perché qualcosa di più grande di te, e che ti ama sopra ogni cosa, ha dovuto metterti davanti queste prove da superare affinché tu sorpassassi certi ostacoli per diventare divina e sentirti tale. Perdona… perdona tutto e ama. Metti tutto dietro alle spalle e inizia un nuovo capitolo, quello dell’Amore puro che meriti per diritto divino.

C’è qualcosa che ti ama più di chi ti mette un like. Ti ama davvero, smisuratamente, perché sei Sua Figlia. E’ il Movimento Cosmico che ti ha creato. Molto più prestigioso dei tuoi genitori che sono stati un nobile mezzo. Il mezzo meraviglioso che l’Universo ha usato per farti venire alla luce. Per farti essere luce.

Non permettere a chiunque di vedere come sei fatta. Lascia questo dono soltanto a chi, in qualche modo, lo ha cercato, preteso e voluto. Ha fatto di tutto per poter stimare e toccare la tua pelle. Non cadere nella volgarità che è un eccesso e l’eccesso è sempre figlio di un bisogno. L’Anima non ha bisogni e non vuole tu ne abbia. Ti condurrà in ogni modo verso la strada del non-bisogno e i suoi metodi non sono sempre docili. Vinci da sola, attraverso la tua macchina biologica, prima che ti conduca lei alla selva oscura. Non restare vittima del daimon che ti tenta.

Probabilmente mi stai reputando puritana e beghina in questo momento. Non lo sono. Tutt’altro. Semplicemente ti chiedo di essere padrona di te stessa e poter scegliere. O meglio, vorrei tu riflettessi su questo quantomeno.

Perché posti quella foto in cui ben poco si cela della tua magnificenza?

Rispondi onestamente, tra te e te, a questa domanda, anche se faticherai ad essere onesta persino con te stessa. Quando avrai risposto, in totale sincerità, senza sentir smuovere nulla dentro, allora fallo. Spogliati. Ma se anche solo una minima lontana voce ti dice quello che ti ho detto io finora, allora fermati. Fermati e pensa che quell’immagine che stai per rendere pubblica è paragonabile alla dose di un tossico. No… non è esagerato quello che sto dicendo. È una droga che serve a farti stare bene. Hai bisogno di mostrare il tuo corpo per sentirti bene. Sei una dipendente. Se non hai un tot di like ogni tot tempo, o una certa quantità di considerazioni appaganti, ti senti frustrata, triste, non degna. Brutta.

Dipendi dall’apprezzamento di altri reso noto dal movimento di un dito che clicca su un tasto. Il tempo effimero di un secondo, dopodiché, questi altri, torneranno alla loro vita.

Sei lo zucchero filato per coloro che hanno voglia di vedere qualcosa che li appaghi e, come in un luna park, vengono nel tuo profilo per saziare i loro bisogni. Necessità per necessità. Io offro il mio corpo a te e tu offri un complimento a me. Ma è paritario questo scambio di merce?

Spogliati come si spogliano gli alberi per restare in purezza. Spogliati anche di vestiti ma soprattutto spogliati di tenebre, di schemi mentali, di malsane memorie e convinzioni. Spogliati da quelle emozioni che ti tengono prigioniera. Spogliati dell’interesse che nutri verso il giudizio degli altri. Spogliati di quello che consideri importante ma così non è.

Immagina la bellezza del ricevere forse minore quantità di like ma per un qualcosa di “meno agevole”. Prova. La soddisfazione sarà più appagante di quello che immagini. Forse non accadrà al tuo primo post e neanche al secondo, ma se sai aspettare e sai mostrare il tuo vero talento, non avrai più confini.

Ricorda: il talento, associato all’entusiasmo con il quale lo svolgi, è lo strumento più potente che hai in mano e nel cuore. Le persone sono obbligate ad inginocchiarsi davanti al tuo talento come tu sei obbligata a inchinarti davanti al loro. Perché è il talento la linfa vitale che ci permette di vivere e ci connette all’Energia Madre, per questo ci obbliga alla riverenza. E tutti noi ne possediamo uno.

Sarà a quel punto che il mostro si ribellerà. Quando vedrà che non vuoi più essere sua schiava e hai tutte le armi per poter diventare un individuo libero. Ma tu, a quel punto, avrai già capito quanto vali davvero e cosa dare al mondo. Sei qui per una missione che riguarda il “dare”. Quando percepirai questo dentro di te, nulla, nemmeno il demone, può averla vinta perché sei più potente di qualsiasi cosa.

Ci sono donne nate per dare il proprio corpo. Per darlo all’arte, alla biologia, all’estetica, alla semplice ammirazione ma non sono guidate da un demone. Quello è il loro talento. Se anche tu ce l’hai continua in questa tua opera ma se rifletti, ponendoti la domanda che prima ti ho chiesto, se rispondi attraverso la voce della tua Anima e non con quella della Mente e scopri che il tuo modus operandi appartiene ad altro allora fermati. Non è la strada che ti porta al divino quella che stai seguendo. Ricerca dentro di te, scavando nel buio e nel fango, il tuo sentiero magico.

Prosit!

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L’utilizzo della Mente: Subconscio, Conscio e Superconscio

SEI TU CHE DEVI USARE LA MENTE, NON E’ LA MENTE CHE DEVE USARE TE

Dire – L’utilizzo della Mente… – è giusto, in quanto sei tu che devi usare la tua Mente e le sue straordinarie capacità, nonostante, nel 90% del tempo, è lei a governare te. Per usufruire delle sue funzioni al meglio devi imparare a gestirla, cosa che, da quando sei nato, non hai mai potuto fare in quanto nessuno te lo ha mai insegnato.

Questa mancanza di sapere ci ha reso schiavi e dipendenti. Schiavi di schemi mentali, di reazioni, di emozioni, di inconsapevolezza, di disequilibrio e chi più ne ha più metta… fino a divenire vasi di Pandora pieni di caos e totalmente inconsapevoli del nostro Potere Interiore.

Prima di capire come poter usare la Mente al meglio, la quale, tuttavia, è uno strumento assai utile pur avendo preso una brutta piega nel corso dell’evoluzione dell’Essere Umano, bisogna innanzi tutto capire com’è fatta.

Anche se forse non te ne rendi conto, essa è costituita principalmente da tre grandi parti: il Subconscio, il Conscio e il Superconscio e ora cerca di capire bene che cosa sono queste porzioni e di quale lavoro si occupano.

– IL SUBCONSCIO è la parte più potente ma, attenzione, non ha direzioni. In pratica fa quello che vuole e va dove vuole, vagando nei sentieri da lei preferiti e soliti. E’ una forza motrice. Non invita, brucia solo del combustibile e fa, fa, fa, per lei è importante fare. E’ la nostra fotocopiatrice. Essa imprime in sé quello che l’Essere Umano immagina e poi lo realizza. Ogni cosa, nel bene o nel male.

– IL CONSCIO viene definito anche Mente Carnale. E’ la Mente prettamente fisica, quella che più conosciamo e consideriamo quando parliamo di Mente. E’ la sezione che impressiona il Subconscio.

– IL SUPERCONSCIO è la porzione Divina. La Mente Divina, cioè la parte scintillante che ci collega al nostro Divino. Al nostro Spirito Infinito e alla sua grandezza. In essa è custodito il nostro intento, ciò che dovremmo realmente fare in ogni occasione. Ciò che dovremmo diventare. Ci parla attraverso la verità, le intuizioni che abbiamo, è la nostra voce interiore ma che noi non ascoltiamo mai. E’ la parte che vede e prevede, è l’intuito, la preveggenza ma della quale non abbiamo fiducia.

IL RISVOLTO DELLA MENTE

Ma perché prima ho detto che la nostra Mente ha preso una brutta piega? Perché tende a guardare sempre il brutto. La povertà, l’umiliazione, la limitazione, la paura, il bisogno, la mancanza, la prevaricazione e ora ti spiego il perché.

Tutto questo è dovuto al cercare di sopravvivere, ossia:

siamo dotati della Mente per essere salvati e difesi. Grazie ad essa l’uomo ha potuto progredire e salvaguardarsi nell’evoluzione della specie. Si sarebbe estinto se non avesse avuto la Mente. Grazie a lei ha potuto scegliere, classificare, decidere. – Quella bacca rossa è commestibile o è tossica? Questa azione è utile o pericolosa? Cosa può accadere se opero in questo modo? Come posso fare per sfamarmi? -. La valutazione ci ha salvati ma la paura della morte, per istinto intrinseco di sopravvivenza, ha preso il sopravvento. Dalla valutazione si è passati al giudizio preponderante, oggi grande governatore del nostro Essere, e dalle prove si è passati al terrore. All’evitare determinate esperienze per non rischiare di morire (ammalarci, non farcela, essere presi in giro, essere giudicati, non essere amati, etc…). Tutto gira attorno a questa paura atavica. Il che è umano e normale ma questo non significa che non si possa usare la Mente in altri modi, più sani e più utili.

La stessa grande potenza ch’essa emana nel dirigerci verso la preoccupazione può emanarla anche per condurci verso la salvezza, l’abbondanza e l’utilizzo della magia che risiede in noi. Questa non è una fiaba. E’ realtà. E’ scienza se preferisci questo termine.

Delle tre parti che ti ho elencato prima ne utilizzi soltanto due e una di queste la usi senza neanche rendertene conto. E’ come se tu avessi un cellulare di ultima generazione, pagato fior di quattrini, in grado anche di prepararti il caffè alla mattina, ma tu lo impiegassi solo per telefonare. Ok, è un esempio sciocco, in quanto l’utilizzo ridotto di un telefonino non nuoce alla tua salute (forse la migliora persino) ma per quanto riguarda la Mente, invece, le cose sono diverse. Un mal funzionamento di essa, dato dall’adoperare male le sue capacità, causa un malessere generale.

Inoltre, cavoli, avresti l’opportunità di valerti delle sue infinite e potenti virtù e non lo fai… è spiacevole, riduttivo, invalidante.

IL FILO CONDUTTORE

Essa è come una specie di cordone ombelicale collegato all’Universo, la Fonte Creatrice e Divina della quale sei emanazione. Ciò che immagini si riflette attraverso Lui. Ciò che esiste in lui entra dentro di te, costantemente. Tu e l’Universo siete coagulati in un dare e avere perpetuo.

Non ti servirà a nulla immaginare ricchezza se con il Subconscio percepisci in te povertà. Ti senti in qualche modo un bisognoso.

Non ti servirà a nulla pensare alla salute se nel tuo Subconscio ha valenza la paura della malattia.

Con il Conscio pensi e speri nel Benessere ma nel Subconscio fotocopi l’inverso senza ascoltare il Superconscio che ti dice – Non aver paura! Sei una scintilla di Dio, non esiste in te la malattia, sei composto da Energia Cosmica e cioè Amore! -. Ecco cosa accade.

E questo accade in ogni attimo della tua vita. Per qualsiasi motivo. In ogni minuto della tua giornata. Nel prendere delle decisioni, nel parlare, nel pensare, nell’immaginare, nell’agire:

quando pensi di non trovare parcheggio o ti convinci di rimanere bloccato in coda nel recarti al lavoro, quando devi incontrare una persona e già immagini che ti romperà i gioielli di famiglia, quando speri che tuo figlio non si ammali, quando speri di non essere interrogato, quando sposti un oggetto perché se lo lasci lì potrebbe rompersi, quando rientri a casa e già assapori una brutta aria, quando temi di prendere una multa… crei in continuazione la tua realtà. Ed è attraverso la Mente che lo fai. Attraverso il rimuginare, le elucubrazioni, arzigogoli mentali che, senza rendertene conto, macini tutto il giorno nella tua testa.

Quello che di importante devi fare è imprimere nel tuo Subconscio, attraverso il Conscio, delle belle immagini. Non puoi pretendere di credere ciecamente e all’improvviso al Superconscio, quindi la cosa più saggia è imparare e allenarsi a rendere pieno di “cose belle” il motore che abbiamo. Più immettiamo in lui positività e più essa si rifletterà e si concretizzerà nella nostra vita.

Finchè saturi il Subconscio di pensieri, ad esempio, che riguardano il tuo “non essere all’altezza”, continuerai a manifestare questo: al non sentirti degno e a non ricevere stima e apprezzamenti. Stai semplicemente vivendo quello che hai disegnato. Devi cambiare foglio.

Ci vorrà tempo ma non è impossibile. Questo è quello che significa riuscire ad usare bene la Mente. Che sia lei il nostro dipendente, il nostro fedele e nobile servitore e non l’incontrario.

Prosit!

photo tuseiluce.atervista.org – facciopaceconme.com – youtube.com – leggotenerife.com – istitutodibioenergia.it – cure-naturali.it

Dovresti fare come dico io: promuovere la sofferenza!

Mi è stato chiesto, in modo abbastanza imperativo, da diverse persone, di pubblicare LA VITA VERA. Mi è stato chiesto di postare foto cruente di violenza e tristezza visto che in parecchi mi leggono (grazie). Di far vedere a tutti com’è realmente il mondo. Mi è stato, in pratica, chiesto di non parlare del mio mondo ma del loro, forse perché da soli non riescono e hanno bisogno di complici, laddove non ne vedo l’utilità. Io riesco benissimo ad andare avanti da sola, senza chiedere ad altri di parlare di ciò che vivo. Ma, a questa richiesta, ho deciso di rispondere con un articolo intero. Accade raramente.

Non ditemi che non vi ho considerato. “Mi avete” fatto scrivere per un’ora… ma ci siete riusciti solo perché, ancora una volta, vi contrasto con con-passione.

SE SEI FELICE NON PUOI STARE QUI

Molto spesso le persone felici e portatrici di messaggi positivi vengono accusate d’insensibilità e, ancor più grave, vengono scambiate per perbenisti.

Trovando queste frettolose soluzioni completamente errate, mi è barlumato per la testa di buttare giù due righe a tal proposito.

Forse, secondo te, alcuni esseri non hanno un cuore o non hanno un cervello, non vedono, non capiscono, non soffrono. Si preoccupano esclusivamente di fare voli pindarici in mondi irreali ai quali tu non hai accesso e per questo sbagliati. Forse pecchi di superficialità. Qui non si parla di farfalline che vivono su una nuvoletta rosa in un’esistenza di pura finzione. Qui si parla di chi fa una scelta e opera. Il fatto che della sua azione, ne vedi solo una parte, non ti permette di giudicare. Non ti è MAI permesso di giudicare a dire il vero.

Dare amore, perché se si è felici, nel senso di gioia plena, se ne è colmi e non si può dare altro (che ti piaccia o meno) e cercare d’infondere gioia piuttosto che negatività, non significa essere conformisti e ipocriti affidandosi alle norme convenzionali del vivere.

Credere, volere e agire dal profondo del proprio cuore per la pace, verso tutto quello che porta alla serenità dell’animo, piuttosto che alla guerra, non ha niente a che vedere con il falso moralismo di chi vuole farsi figo propinando teorie che nemmeno è in grado di dimostrare, capire e soprattutto sostenere alla prova dei fatti. Questo vorrei tu capissi: ti parlo di cose che so fare, faccio e potrei fare qualora ce ne fosse bisogno.

Non sono in grado di ammazzare un cane dopo averlo torturato, non sono in grado di dichiarare guerra alla Siria e uccidere vittime innocenti, non sono in grado di fare sommosse, commettere atti truci, distruggere il pianeta. Non sono in grado perché non voglio.

E meritare di sentirsi dire, com’è capitato a qualcuno di mia conoscenza – Vorrei vedere se succedesse a te… – è un’affermazione a mio avviso davvero molto piccola e misera, più distruttiva che costruttiva e nettamente fuori questione dal momento che “un felice”, non perbenista e non cinico, sta semplicemente cercando d’infondere vibrazioni positive anziché negatività e angoscia come fai tu.

Osserva attentamente la tua vita. Dimmi cosa vedi. E poi dimmi cosa vedi nella vita di quello che vorresti veder soffrire. Ti ergi a giudice invidioso assumendo una posizione che non meriti e non ti è stata chiesta da nessuno. Ti sei auto-nominato paladino del “vi faccio vedere io” ma non hai minimamente pensato che se tutti gli esseri viventi si comportassero esattamente nella tua maniera, lo stesso pianeta che tanto dici di amare ci avrebbe già scrollati di dosso come fossimo acari di rogna.

Ma un’intelligenza più potente della tua sa che dobbiamo esistere entrambi. Sa che tu a tuo modo servi così come servo io che non ho il rantolante tuo bisogno di chiederti d’essere come me.

Scusa se mi permetto, ma questa frase poco ti scosta da un terrorista che crede di fare il meglio per sé e il proprio popolo. Lui agisce nella materia, chi pensa come te agisce con l’immaginazione. E grazie a Dio è disarmato.

Il fanatico è soltanto un figlio della paura. La fierezza nobile non ha necessità di fanatismo alcuno. Quel chiasso insopportabile che nessun essere al mondo, tolto uomini come te, si permette di fare.

Cos’hai risolto nell’augurare, ad esempio, la morte di un caro? Dimmi, o bieco. Hai forse realizzato il tuo volere? Sei ora stracolmo di ricchezza e meraviglia? Ti senti divinamente bene? Non credo.

La citazione che sta girando in questi giorni e che afferma – C’è gente che ammazza altra gente per insegnare che ammazzare la gente è sbagliato – mi sembra riesca bene a spiegarsi da sola ma c’è ancora chi esige che tutti quanti parlino in modo aggressivo e bellicoso nei confronti di un’epoca che stiamo vivendo, senza rendersi conto che quell’ira è soltanto lo sfociare delle proprie paure.

Come diceva qualcuno, molto più saggio di me, dall’inizio dell’umanità non si è mai vista spegnersi una violenza con altrettanta violenza. (Il fuoco non lo spegni con il fuoco).

In caso di bisogno sono la prima ad agire ma perché promuovere e nutrire la collera?

Mi chiedo perché mi viene suggerito di postare immagini cruente, vista la mia attività sui social e i miei diversi (amatissimi) followers che mai vorrebbero quello che mi stai chiedendo tu. Mi chiedo perché tu pensi male di me se continuo a pubblicare belle notizie nel mondo che stiamo vivendo e dal momento che, probabilmente, nemmeno tu hai una risposta valida a tal proposito che non sia: “bisogna fare come IO dico”, la spiegazione te la do io:

Sei un insofferente. Un infelice. E non ti ami.

Mi chiedi, con disgusto dipinto sul viso, di amalgamarmi al tuo realismo divulgando brutture perchè la gente – deve vedere! -.

Sai cosa penso? Che se tu ammazzi un uomo, è come se uccidessi l’intera umanità. Cento saranno le persone che soffriranno per quella morte. Hai ferito la Terra, sua madre, ma non mi permetti di aiutarla, mentre tu vorresti sorpassare tutti al Pronto Soccorso per ricevere le giuste cure in caso di bisogno. Se io sottolineo la tragedia che tu hai compiuto, non solo alimento il male che è in te, ma soprattutto alimento l’energia negativa che il tuo gesto ha scaturito andando così ad uccidere (perché credimi che di sofferenza si muore di morte lenta) altre mille persone. Perché ingrandisco la paura. Che cosa abbiamo ottenuto alla fine? Che 1.101 persone sono morte. Che 1.101 persone hanno prevalentemente perso un diritto sacro, quello della LIBERTA’, perché saranno state manipolate e angosciate dal tuo gesto e dal mio post. Post costanti che vorresti quotidiani come gocce cinesi. Allora, se di manipolazione vuoi parlare, mi scelgo lo strumento.

Stai facendo la stessa cosa che fanno le multinazionali ogni giorno per venderti dei prodotti spazzatura andando a lavorare costantemente nel tuo inconscio, ma non sono normale nel dire queste cose vero?

Stai facendo quello che fa la religione che ti inietta ogni giorno dosi di peccati nel sangue. Stai facendo quello che fa il Governo quando ti insegna a reputarti povero e meschino. Uno schiavo.

Lasciamo l’immenso dolore a chi ne è stato toccato da vicino pregando per lui (e il mio non è un discorso cattolico) affinché si possa quanto meno sperare di alleviare la sua silenziosa devastazione d’animo. Condividiamo il suo dramma con l’amore “la forza più potente del mondo”, almeno ad Einstein mi auguro crederai.

Anziché condividere uccisioni guardati dentro e prova a comprendere che quella morte è avvenuta per gente come te che ha soltanto esaltato all’ennesima potenza i tuoi stessi sensi. Preoccupati del fatto che la tua infelicità, per qualcun altro è arrivata a livelli tali da fargli commettere un omicidio. Perché mi duole immensamente dirtelo ma una persona pregna d’amore non uccide.

Ora, bisogna quindi tacere davanti a tanti drammi e vivere come se tali cose non accadessero? No.

Non ti chiedo questo. Non ti chiedo un àut àut perché io non sono come te. Non sempre vige l’espressione tertium non datur.  Non sono imperativa, non nel tuo stile per lo meno.

Ti chiedo la trasformazione. La curiosità. Sei nato scopritore di cose nuove, tanti tanti anni fa, continua ad esserlo. Pensa alla tua di vita e non alla mia. Cerca di migliorarla. Impegnati a diventare una fotocopiatrice di sorrisi se vuoi veder ridere il mondo.

Ogni messaggio può essere mandato in diversi modi differenti e ottenere addirittura ancora più potenza. Non esiste solo il bianco o il nero. Sono mille i colori che puoi utilizzare e altri mille che puoi creare. Fallo. Non disperdere energia a giudicare me che non ho scritto quello che volevi tu. Accetta che entrambi dobbiamo vivere ma se mai ti venisse la voglia di divenire come me quell’energia usala per prendere dalla tua tavolozza la sfumatura giusta a riportare ciò che vuoi riportare, facendo stare bene il mondo. Fallo stare bene questo mondo. Fai di tutto per riuscirci. Ci vivi anche tu.

E’ dura, è difficile ma non impossibile. E se proprio non riesci, almeno non giudicare. Ricordati che quell’omicidio, che tanto ti fa arrabbiare, è nato proprio dal seme del giudizio.

Mostra, realizza e diffondi ciò che sogni non ciò che dici di odiare. Abbassa la testa e chiedi permesso per entrare in quella tanta bellezza che c’è e non vuoi conoscere, privando anche gli altri di tanta maestosità.

Sei un essere incredibilmente potente e potresti fare molto, prova a farlo per favore. Le cose prova a cambiarle davvero.

Ti ringrazio.

Crea. Trova soluzioni nuove se vuoi mostrare che esistono certe brutture ma che a te non stanno bene e non le vorresti. Spreca un attimo del tuo tempo a trovare nuovi sistemi. Inventa. Si fa presto a fare “click” da un cellulare.

Ricorda che ad ogni tua immagine feroce rispondono due tipi di persone: quelle che mai commetterebbero una cosa del genere e alle quali stai provocando DOLORE (assumiti la responsabilità di questo) e quelle felici di vedere tanta crudeltà e che stai aiutando a nutrire, le stai facendo diventare belle pasciute (assumiti la responsabilità di questo).

Infine, se la cosa ti fa sogghignare posso anche concludere con un – Amen! – ma preferisco dirti – Prosit! -.

Erezione Maschile e Cervello in Vasca

SI PUO’ FAREEEEEEEE!!!! (………FORSE)

Immagino conosciate tutti il bizzarro esperimento idealizzato da Hilary Putman all’inizio degli anni ’80. No? Allora ve lo racconto in breve.

Il filosofo e matematico Putman (1926 – 2016), ipotizzò di prendere il cervello di un uomo, metterlo all’interno di una vasca piena di un liquido apposito, in grado di mantenere vivo l’organo, e attaccare ad esso degli elettrodi collegati a loro volta ad un computer. Il computer avrebbe poi mandato, attraverso cavi appositi, delle immagini che, il cervello, avrebbe riconosciuto.

Praticamente quello che succede a noi stessi cioè al nostro cervello che è chiuso all’interno di una cassa (cranica) ed è come quello in vasca.

Attraverso i nostri neuroni ed impulsi elettrici mandiamo materiale al nostro cervello (tramite il Sistema Nervoso Centrale – SNC) il quale elabora i segnali che gli giungono dall’esterno e ci rimanda il tutto sottoforma di sensazioni (facciamola semplice). Nel caso delle immagini, in pratica, funziona tutto proprio come nel caso del computer collegato al cervello in vasca, in quanto, pure il nostro cervello non vede e non sente nulla di per sé.

Tutto questo per far capire come il cervello vive ciò che noi gli facciamo vivere.

Ad un uomo accade che se inizia a pensare ad una donna attraente e la immagina in un contesto provocante ed erotico, anche se questa è solo una visualizzazione e in realtà la donna vicino a lui non c’è, egli cede ad una trasformazione assolutamente fisica, oltre che emozionale, come se davvero dovesse procedere verso un rapporto sessuale. E anche il “fratellino” dei maschietti è chiuso (non sempre, ma spesso si) all’interno di slip e pantaloni. Anche lui, come il cervello, privo di una sua personalità e facoltà di decisione (e dai… smettetela! E’ una cosa seria).

Cosa significa tutto ciò? Significa che i nostri pensieri e le nostre immaginazioni hanno il potere reale di trasformare fisiologicamente il nostro corpo.

…..E’ IL MIO CORPO CHE CAMBIA (LITFIBA)

Non tutte le trasformazioni sono evidenti come quella del pene ma comunque accadono.

L’arresto o la maggior fuoriuscita di alcuni ormoni (o neurotrasmettitori) sono manifestazioni che veramente succedono e in base all’emozione provata.

Lo stesso turgore del pene lo subiscono anche altri organi a causa di altre emozioni ovviamente.

Ora, il membro maschile s’inturgidisce (si può dire “inturgidisce”? Mi sembra di si) a causa di un complesso fenomeno nel quale esercitano un’azione sia il sistema ormonale, che nervoso e anche psicologico e che vede alla sua base una potente vasodilatazione ordinata da un riflesso spinale. Tutto questo avviene nei confronti di una situazione considerata – piacevole – ma, come ho già detto, la secrezione o meno di diverse sostanze all’interno del nostro organismo, se in disequilibrio rispetto alla norma, provoca un indurimento tessutale molto meno soddisfacente di quella del “migliore amico” dell’uomo (…che non è il cane).

Ritrovarsi così con: Cuore, Polmoni, Reni, etc… meno elastici rispetto alla loro natura, non ha niente di meraviglioso.

SLALOM GIGANTI E PERCORSI FACILITATI

Ma la cosa principale che volevo farvi passare è anche un’altra. L’abitudine di certi pensieri, sempre simili, va a fissarsi nella Rete Neurale Chimica (dovete sapere che i segnali, da neurone a neurone, ad un certo punto cambiano e da elettrici diventano chimici) e crea una sorta di “dipendenza” ossia che così: è sempre. Se noi quindi riusciamo ad interrompere un pensiero, cioè a non fare sempre gli stessi pensieri, cambiamo faccia anche alle reti neurali e quindi rompiamo la “dipendenza”. Come “dipendenza” intendo, ad esempio, pensare al proprio lavoro e preoccuparsi “automaticamente” per quella determinata cosa ogni giorno. O dare sempre un risvolto negativo ai risultati che immaginiamo. Sono strade già percorse all’interno del nostro cervello e quindi, i pensieri, prendono quelle vie finchè non siamo noi a far cambiar percorso al pensiero. Per loro è più facile andare verso quella via, ci sono abituati, è come se ci andassero automaticamente.

UNA REALTA’ AD LIBITUM

Ecco perché costruiamo sempre la stessa realtà, frequentiamo sempre le stesse persone (ossia persone con lo stesso messaggio per noi), perché ci sentiamo sempre inferiori, perché facciamo sempre quella cosa anche se ci causa sofferenza, etc…

Eppure… c’è un’infinità (quindi incalcolabile) di possibilità che ci circondano.

Ci sembra che ci accadono delle cose verso le quali non siamo coscienti e ci chiediamo come mai le stiamo vivendo.

Queste strade del cervello si ispessiscono sempre di più fino a condizionarci.

Possiamo modificare la realtà che ci circonda. Possiamo immaginare il meglio per noi e farlo accadere ma, ogni volta che proviamo a visualizzare quella determinata cosa ci sembra sciocco, impossibile, assurdo!

CHI VA PIANO VA SANO E VA LONTANO

In realtà, non è bene immaginare cose troppo diverse da quelle che stiamo vivendo. La nostra mente è troppo potente e ci remerebbe contro. Siamo sue vittime e periremmo al suo cospetto. Quindi dobbiamo fare piccoli passi. Sarebbe infatti inutile, e poco proficuo, immaginarsi pieni di soldi quando facciamo fatica ad arrivare a fine mese. Ma… possiamo iniziare ad immaginarci con i soldi giusti al momento giusto. Se NON facciamo nessun tipo di attrito questo accadrà e, accadendo, ci darà l’inconscia forza di riprovare e sempre un po’ di più, sempre un po’ di più, potendoci poi sbilanciare verso visualizzazioni stupende e che si concretizzeranno.

Prosit!

photo aforismario.net- affairesdegars.com – laricerca.loescher.it – focus.it – crescitaspirituale.it – pinterest.de – gildavenezia.it

Le Immagini di Prosit

Le mie immagini.

Mie ma anche vostre, vi servissero… Insomma, sono per voi naturalmente.

Devo ancora perfezionarle.

Scegliere una bella firma, un bel carattere (font), etc, etc… però, diciamo che iniziano ad avere un senso e, un senso, spero ce l’abbiano anche per farne buon uso.

Ho voluto creare queste immagini, con queste scritte, proprio per comunicare, “presto e bene”, messaggi utili alle persone

e, infatti, le utilizzo soprattutto nella mia pagina FaceBook “Prosit”, che potete vedere qui https://www.facebook.com/prositvita/ (seguitela, se vi va, come followers)

per dire qualcosa di carino tra un articolo e l’altro che posto.

Anche sul mio Twitter https://twitter.com/prositvita inizieranno presto a prendere vita

e pure su Instagram, social nel quale potete trovarmi sotto al nome di Meg Prosit o meg_prositvita.

Il lavoro è stato ed è abbastanza impegnativo, o per lo meno lo è per me che non sono molto esperta con il PC e con i programmi di ritocco

ma è stato anche soddisfacente e la soddisfazione più grande è stata appurare che ai lettori piacciono.

Sono contenta.

Sono semplici, arrivano, mi auguro. Alcune sono bei “Buongiorno”, altre invece citazioni inventate. Tutto ovviamente è stato realizzato da me, sia le foto che le frasi, pensate durante qualche riflessione.

La cosa bella comunque è CREARE. Grazie alla Creatività si crea la propria vita e si emanano buone energie, soprattutto quelle dell’amore, questo è basilare, come avevo già scritto qui https://prositvita.wordpress.com/2017/03/24/crea-ti-vita-creati-vita/

Per ora non sono molte e, come ripeto, queste sono soltanto una prova, ma quando le guardo ultimate e tutte insieme provo gioia e questo lo reputo molto positivo.

Parlano da sole. In questo post ho infatti ben poco da aggiungere e non mi rimane altro che sperare vi siano piaciute.

Naturalmente sono ben accetti idee e suggerimenti dal momento che nessuno può essere un critico migliore di chi le vede e le legge. Perciò, non fatevi scrupoli, date pure il vostro parere.

Io, dopo tutte queste belle frasi, posso solo più augurarvi una buona giornata.

Prosit!

Mettere in pratica nel modo giusto i consigli che ci vengono offerti

Christian Tal Schaller è un saggista e docente svizzero poco conosciuto in Italia. E’ andato spesso contro alcuni criteri della nostra conosciuta Medicina dalla quale è stato prima condannato, poi assolto e soprattutto ha sempre lottato e si è battuto contro gli esperimenti sugli animali. Di lui, ho trovato una piccola paginetta in un bellissimo libro di Claudia Rainville dedicato alla Metamedicina che un giorno vi farò conoscere e, quella paginetta, mi ha portato a volermi istruire un po’ di più su questo personaggio del quale nessuno sa granchè. Ma perché quel suo scritto mi ha interessato così tanto? Leggete cosa dice, ve lo riporto qui. E’ semplicemente un elenco di cosine, di modi di fare, che lui afferma facciano stare bene, sia dal punto di vista fisico, della salute, sia dal punto di vista morale e spirituale:

° Fate le cose che vi danno gioia e l’impressione di usare bene la vostra vita

° Prestate ascolto a voi stessi e ai vostri bisogni

° Lasciate andare via tutte le emozioni negative che potete scoprire in voi stessi

° Coltivate nella mente immagini positive

° Datevi delle mete entusiasmanti

° Scoprite cosa volete fare davvero nella vostra vita

° Trovate dei mezzi per esprimere il vostro amore

° Amatevi e amate gli altri

° Create relazioni giocose, divertenti e piene d’amore

° Guarite tutte le relazioni traumatiche del passato soprattutto con i genitori e con le persone a voi care

° Prendete la decisione di dedicarvi al benessere e alla felicità

° Accettatevi e accettate tutto quello che avviene nella vostra vita come un’occasione per crescere e progredire

° Imparate a trarre tutto quello che potete da ogni esperienza

° Andate avanti con il senso dell’umorismo

Ecco. So che per molti di voi queste nozioni sono semplici banalità o noiosa retorica ma sono sicura che più di un punto, di questo elenco, non è mai o quasi, stato seriamente preso in considerazione o messo in pratica. Perché? Perché tanto sono tutte stupidaggini tanto per parlare, perché tanto la vita ti mette davanti altri contesti nei quali dover sopravvivere, perché adesso sono diventate solo una moda. Perché sono troppo difficili da applicare. All’inizio sicuramente si. Vedete, io questi concetti li vedo di più come armi buone invece. Chiamiamoli strumenti, è meglio. Vengono regalati a chi vuole prenderli, farli suoi ed eventualmente usarli al meglio. Sta alla persona che ora li possiede utilizzarli oppure no. Sta alla persona che ora li ha in mano provare quantomeno a usufruirne. E cosa accadrebbe se quella persona davvero volesse provare a renderli suoi compagni di vita? Potrebbe sentirsi davvero meglio? Ma figuriamoci! Ce l’avrebbero detto. O forse no. Proviamo a prendere un punto a caso. Il quarto punto.

insant camera kid

Coltivate nella mente immagini positive”. Sembra davvero banale. – Ovvio, già lo faccio – dirà qualcuno. Purtroppo però non è solo il nostro volere a dare imput al cervello. Viviamo in un mondo assieme ad altre persone, assieme ad altre vite in continua evoluzione e movimento per cui, nonostante noi siamo dediti a immagini dallo scopo felice, i nostri occhi, ma soprattutto la nostra corteccia cerebrale, assorbono anche tutto il resto. In una sola giornata “tipo”, noi potremmo vedere: un bimbo che piange perché non vuole andare a scuola, il nostro collega che si fa male sul lavoro, un incidente per strada, il telegiornale, assistere ad una litigata, vedere cartelloni pubblicitari che riportano alla tristezza e tutto questo, soltanto quando le cose ci sfiorano da vicino senza toccarci personalmente. Immaginiamoci se quel giorno le ambientazioni negative sono direttamente dedicate a noi. Ancora più deleterio. Capita. E quindi, avete mai provato a fare un piccolo sforzo cercando di addormentarvi con immagini serene? Il cervello, come vi ho detto, ma anche il cuore, memorizzano e, come memorizzano le cose brutte, memorizzano anche quelle belle. Oggi abbiamo mezzi come internet in grado di aiutarci ma abbiamo anche riviste speciali o piuttosto le foto divertenti che forse dovremmo mettere via da parte, in una scatoletta apposita così come abbiamo il cassetto dei medicinali. E usarle. Prima di andare a dormire, concedere a queste belle immagini almeno una mezz’oretta. Che siano virtuali o reali, non importa. Importano le sensazioni che scaturiscono in voi. Probabilmente alcuni per addormentarsi assumono gocce di tranquillanti, alcuni pregano, alcuni pensano a come arrivare a fine mese, alcuni ancora rivivono semplicemente la giornata ma pochi, sfogliano immagini divertenti e serene per almeno mezz’oretta, come un piccolo compitino. Vi siete mai messi una bella immagine piena d’amore e felicità appiccicata allo specchio del bagno in modo da vederla ogni giorno? O sopra al lavandino in cucina, donne o uomini, così da contemplarla quando lavate i piatti? Create collage in casa vostra di foto e scritte che vi regalino brio. Vedete qual’ è la differenza dal ° Coltivate nella mente immagini positive al coltivare davvero, seriamente, immagini positive? Dubito che in parecchi, prima di addormentarsi si vadano a sfogliare la cartella delle foto gioiose come incarico quotidiano. O sbaglio? Magari. Questo significa mettere in opera ciò che leggiamo di quest’elenco. Perché non basta cercare di evitare le icone terrificanti o violente, non basta cambiare canale. Bisogna fare un piccolo sforzo nell’altro senso. Soprattutto per i primi tempi, quando non si è abituati ad affrontare un simile comportamento. Sviscerate ogni punto e ragionateci sopra. Poi provate a metterlo in pratica. Sarà diverso dal semplice leggerlo e “provare a ragionare così”. E sono sicura che vi farà stare bene.

Prosit!

photo circolofotograficodalmine