ERNIA DISCALE: unica soluzione – intervento chirurgico -, ma forse ci sono altri rimedi – parte 4°

Continuazione…

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Tutta la parte della psicosomatica e anche spirituale, se vogliamo, ve l’ho detta ma, visto che non bisogna mai essere assolutisti dobbiamo osservare anche la parte prettamente fisica. E’ giusta la teoria della svalutazione del Sé, i tasti riguardanti i soldi e i vari organi e apparati di cui abbiamo discusso, ma ci sono anche fattori fisici che aiutano di molto un’Ernia a formarsi.

Nel mio caso ad esempio è successo questo: per anni, da quando ero una bambina, ho sempre fatto tantissima ginnastica. Ginnastica Ritmica a livello Agonistico, palestra, pesi, pump, step. Il mio corpo ha sempre lavorato alacremente finchè poi, un bel giorno, a causa di impegni diversi, ho praticamente smesso del tutto di praticare attività fisica. I muscoli della mia schiena hanno iniziato ad indebolirsi ma il problema è stato che la mia colonna era abituata a svolgere solo il 50% del lavoro, perché il resto lo facevano i muscoli turgidi e sodi, e si è trovata all’improvviso a dover sostenere invece tutte le fatiche da sola. E non ha retto.

Perciò, anche se la vostra Ernia v’invalida, una volta passato il periodo di malattia, cercate con la ginnastica, con esercizi adatti (che diversi professionisti possono suggerirvi), con la fisioterapia e il movimento di rendere i vostri muscoli più forti in modo che la vostra colonna vertebrale potrà contare su di loro. Anche se non avete fatto sport in passate dovrete iniziare. E’ fondamentale. Oggi infatti cammino parecchio, vivendo al mare in estate nuoto (non tutti gli stili di nuoto sono adatti), pratico la camminata nordica, gioco a bocce durante il periodo estivo e faccio in casa qualche peso leggero ma costante, più altri esercizi.

E’ importante la postura ed è importante anche sollevare i pesi nella giusta maniera ossia, lo saprete già, piegando le gambe in modo da far lavorare loro e non solo la colonna.

Se fate un lavoro sedentario obbligatevi a cambiare posizione; è deleteria la stessa posizione per troppe ore al giorno. Coricatevi un po’, poi sedetevi di nuovo, e poi muovetevi, e poi tornate a sedervi. Convicetevi anche di staccare ogni tanto e pensare alla salute della vostra schiena. Muovete le braccia, sollevate due bottigliette d’acqua da mezzo litro, dedicate quella pausa a lei.

Cercate di portare sempre calzature che abbiano almeno 1 o 2 centimetri di tacco, le famose “ballerine” sono deleterie ma, allo stesso tempo, sappiate che vi fa bene camminare scalzi soprattutto sulla sabbia che ha la consistenza adatta per avvolgervi il piede e massaggiarlo, dando beneficio così a tutto il vostro corpo.

Inoltre mettetevi in testa che il contatto con la Natura è importantissimo e sapete perché? Perché vi regala le sensazioni di cui avete bisogno come la pace; in più la natura non vi giudica e vi fa capire come ogni cosa, anche quella più piccola, sia in realtà una meraviglia. La giusta medicina per quelli come noi che si sono sempre definiti “piccoli e inferiori”.

Adesso vi voglio anche suggerire delle audio guide da ascoltare quando si va a dormire (l’ideale sarebbe con le cuffie) e che il cervello riesce comunque a registrare anche durante il sonno. Io le ho trovate per me molto utili e ho sentito che mi hanno fatto bene. Mi davano la carica, mi facevano sentire importante e di valore. Sentivo la guarigione crescere in me, percepivo la serenità di cui avevo bisogno e la tensione piano piano mi abbandonava. Come vi ho detto molte volte, la paura genera tensione e la tensione genera dolore. Ce ne sono tantissime e potrete cercarvele da voi purchè siano propositive, positive e costruttive, io vi consiglio queste di Louise L. Hay alla quale sono molto affezionata:

https://www.youtube.com/watch?v=Jovg6y09NkI

https://www.youtube.com/watch?v=mHZ5-U042QY

https://www.youtube.com/watch?v=x5TnGHpq6B0

Rivolgetele a voi

Per finire, vorrei fosse chiaro che non ho assolutamente nulla contro l’egregio lavoro dei medici e l’operato della Medicina Occidentale. In alcuni casi gli interventi chirurgici sono davvero le uniche soluzioni e siamo circondati da professionisti che meriterebbero molto di più del riconoscimento che percepiscono mensilmente grazie a quello che fanno e la passione con la quale svolgono il loro lavoro. Il concetto che vorrei si comprendesse però, è quello che la sala operatoria è il luogo in cui si corre ai ripari, la stanza che ci permette di tornare a vivere e ci fa stare meglio ma non cura sempre alla sorgente nonostante ci siano oggi grandi mezzi di prevenzione. Alcune filosofie invece, che potrebbero correre parallele a quelle del nostro mondo, insegnano, o per lo meno ci provano, a non ammalarsi. E’ un po’ come se stessimo per annegare incapaci di stare a galla e arriva il bagnino a salvarci. Meriterebbe un monumento, ma se noi imparassimo a nuotare sarebbe meglio. Quel bagnino potrebbe entrare all’azione solo in casi particolari e quindi meno volte nella nostra vita. Tutto qui.

Se all’inizio di questo percorso, doveste notare che qualcosa in voi non va, che vi sentite più tristi, più arrabbiati, più stanchi, non preoccupatevi, è normale, mentre il “bello” inizia ad entrare in noi, il “brutto” deve uscire e, per farlo, può scegliere qualsiasi mezzo.

Questo era l’ultimo articolo su questo tema.

Vi auguro con tutto il cuore una buona guarigione.

Prosit!

Quanta ciccia hai?

Obeso o sovrappeso? C’è differenza, e non solo dal punto di vista salutare e visivo: il fatto è che si dimagrisce in modo diverso!

La maggior parte della gente è convinta che per perdere peso basta NON mangiare.

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Sbagliato! In questo modo non si eliminerà il grasso, esso verrà stoccato come una piccola catasta di legna e dopo parecchi giorni otterrete al massimo un deperimento e non un dimagrimento. Che è ben diverso. E’ la cosa più deleteria, credete a me. Non è una scelta da fare. Non è salutare, non è positiva, non è utile.

Ci sarebbe da fare tutto un lunghissimo discorso a riguardo in quanto i fattori da tirare in ballo sono davvero molti come ad esempio il momento in cui il nostro organismo va in riserva. Certo. Il nostro corpo è intelligente e se vede che di cibo non gliene arriva più, finchè può, cerca di non consumare energia se non prettamente per le basilari funzioni vitali.

Comunque, non è questo il discorso che intendo affrontare oggi, molto complesso seppur affascinante. Concludo dicendo che il digiuno (utile eventualmente e momentaneamente in determinate, brevi situazioni) non è quindi la soluzione migliore per perdere chili. Perciò, non fate i pigri, se volete togliervi la ciccia di dosso. Ebbene si perché vedete, c’è molta differenza dall’obeso al cicciottello.

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Senza andare a toccare il tasto delle disfunzioni patologiche, parliamo di semplice quantità di grasso.

Ad una persona molto grassa basterà in effetti mangiare di meno per vedere già ottimi risultati.

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Si arriva a perdere anche cinque chili in una sola settimana o di più e no, non è una situazione drastica, si tratta di liquidi e di aria. Il grasso edematoso, quello molto morbido e spugnoso, è impregnato di acqua e tossine ovviamente. Senza accumularne di ulteriori ed ingerendo quindi pochi cibi e sani ecco che automaticamente il corpo tende a pulirsi e noterete subito il risultato sulla bilancia.

Il problema però è che non vale la stessa cosa per quelle persone che di tessuto adiposo intorno a sè ne hanno fondamentalmente poco.

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Così come non varrà più la stessa cosa nel momento in cui la persona molto grassa arriva ad un livello di solo sovrappeso.

A questo punto infatti si avrà un grasso puro, uno strato più sottile di prima ma ben aggrappato a noi. Sicuramente bisogna continuare a seguire una giusta dieta, è naturale, ma quello che occorre è muoversi. Lo stomaco a poco a poco si abituerà a ricevere meno cibo e non soffrirete più la fame, ma tutto ciò non basta ad ottenere il peso forma.

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Con il movimento e l’attività fisica ecco che allora “trasformeremo” il nostro grasso in muscolo e perderemo quella ciccia superflua che ci dà davvero fastidio.

Quello che si dice “bruciare i grassi”.

Dico questo (e traducendolo anche malamente me ne rendo conto, ma se usassi termini più idonei e spiegassi le precise funzioni del nostro metabolismo, probabilmente non tutti capirebbero) perché spesso le persone mi dicono – Ma come mai ho perso tanto e ora che mi mancano solo più una decina di chili non riesco a eliminarli? – oppure – Sono a dieta da mesi ma non perdo neanche un grammo! -.

obese woman trying to close the buttons of her jeans

Innanzi tutto bisognerebbe tenere d’occhio queste diete dato che in molti credono che la famosa “pasta in bianco” non faccia ingrassare (ahinoi), comunque, al di là di questo, il problema sta proprio nella mancanza di movimento. E credetemi, vi farà anche arrabbiare! E’ come se a volte non gli bastasse mai alla nostra ciccetta per andarsene via!

Ricordo io stessa che quando trovavo soddisfazione nel fare sport per mezz’ora al giorno, dopo un dato periodo, per ottenere gli stessi risultati, dovevo prolungare quel tempo ad un’ora. Che fatica! Contando poi, che ad essere importante è il funzionamento del metabolismo basale (dispendio energetico a riposo) e non tanto l’attività fisica, che comunque fa un gran bene, la situazione si complicava parecchio.

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Dal momento che si ha un buon funzionamento del metabolismo in un corpo sano e l’attività fisica aiuta il nostro corpo ad essere sano, occorre farla. L’attività fisica inoltre produce e accelera la funzione del metabolismo anche molte ore dopo averla praticata perciò è davvero fondamentale.

Una delle tante altre cose che costituisce un’accelerazione del metabolismo basale è la temperatura alla quale siamo soggetti. Uscendo all’aria aperta a fare sport oppure semplicemente aumentando la nostra temperatura interna nel momento stesso in cui iniziamo a muoverci, ecco che potremmo avere il risultato sperato.

Se si tiene conto infatti che 1 kg di grasso è costituito da circa 7.500/8.000 calorie (!) vi rendete conto quanto dovreste muovervi per consumarlo? Dovreste camminare per 600 km! Incredibile. Perciò, in realtà, è tutto un lavoro interno che avviene, e ad innescarlo può anche essere appunto l’attività.

Se non capite la quantità di calorie vi faccio questo esempio: una donna di 60 kg cammina per 5 km consumando circa 300 cal. Ebbene, questa donna avrà consumato 16,6 grammi di grasso. Ok? Pochissimo… sigh!

Non dovrete perciò ammazzarvi, non è questo quello che conta.

Walkers pace themselves along the boardwalk that lines the north side of the Manayunk Canal in Manayunk PA. 2008-01-13.

Vi basterà ad esempio camminare, sovente, anche tutti i giorni e, possibilmente, per non meno di mezz’ora. Mentre lo fate, concentratevi sulla lavorazione di tutti i vostri muscoli e cercate di usare anche i muscoli superiori delle braccia, della schiena e dell’addome. Questo è da fare sempre, probabilmente non vi rendete conto di quanto sia fondamentale l’ordine che parte dal nostro cervello. Se pensate ad un vostro muscolo e gli chiedete di lavorare egli lavorerà il doppio rispetto al semplice muoversi senza la vostra concentrazione su di esso.

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Contraeteli, muoveteli, consumerete più energia e modellerete ancor di più il vostro corpo.

Non dimentichiamoci poi che il grasso è un insieme di tossine all’interno del nostro corpo. Purificando l’organismo, automaticamente elimineremo il grasso superfluo e, per farlo, occorre avere un sangue pulito. Per pulire e ossigenare il sangue la camminata è l’ideale e vi parlo di lei in quanto la può eseguire chiunque, non ha controindicazioni e lavorando in concomitanza con l’apparato respiratorio aiuta ad ottenere proprio quello che stiamo cercando! Continuate pure a mangiare (poco e bene) quindi ma alzate il fondoschiena dalla poltrona, il movimento vi aspetta!

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Non denutrite o disidratate il vostro corpo, sarà peggio. Brucerà di meno trattenendo tutto quello che può.

Occorre capire che perdere peso è un conto ma perdere grasso è differente! Non sono la stessa cosa.

Quando perdi peso, sai che cosa stai perdendo? Stai forse sfibrando i tuoi muscoli? Stai perdendo liquidi cellulari? O addirittura massa magra? Non fare questi errori. Mantieni sempre alto il metabolismo basale con una vita sana:

Mediterranean Salad

dieta, attività fisica, una buona colazione, la giusta quantità di acqua da assumere, una buona e concentrata respirazione.

Prosit!

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Ma perchè Continuano a dire che Dobbiamo Camminare?

– Cammina! Perchè camminare fa bene! -. Stop. Ok, ma perchè fa bene? A cosa fa bene? Per sentito dire? Per tendenza? Perchè? Al massimo si sente che aiuta a mantenersi in forma ma, questa dicitura, per i pigri, vale troppo poco. Vediamo quindi se riusciamo a convincerli facendogli leggere questo articolo. Innanzi tutto bisogna sapere due cose fondamentali:

1) il nostro Sangue trasporta Ossigeno, le cellule sono fatte di Ossigeno, l’Ossigeno è vita per cui, attraverso l’ossigeno, il Sangue rinnova tutti i nostri organi e i nostri tessuti eliminando, nel suo viaggio di ritorno, le sostanze di scarto.

2) il nostro Sangue non è l’unico tessuto allo stato liquido che ha la funzione di trasportare via le tossine da tutto il nostro corpo bensì esso è infatti accompagnato da un altro tessuto un pò più compatto, che scorre anch’esso, chiamato Linfa.

Ora, come già molte volte vi ho spiegato, più un Sangue è pulito, ossia ricco di Ossigeno, passando attraverso ogni parte del nostro corpo (o quasi), più riesce a rinnovare, risistemare e “curare” dove ce n’è bisogno, all’incontrario ovviamente, un Sangue non pulito, non riossigenato, non riuscirà nel suo intento. Camminare, fa si che questo Sangue si riossigeni per via di una situazione circolatoria che si mette in atto. Potremmo, per capire, fare l’esempio dell’acqua. Se scuotete una bottiglia piena d’acqua, noterete che si formeranno delle bolle d’aria al suo interno. Il mescolare fa si che l’aria venga inglobata dall’acqua e, più o meno, la stessa cosa accade all’interno di noi stessi. Ma, mentre il Sangue, si muove per forza centrifuga, vale a dire che ha un organo propulsore (cuore) che gli da la spinta e lo pompa dall’interno all’esterno contribuendo ad un moto circolatorio costante e continuo, la Linfa invece si muove per forza centripeta, all’incontrario, dall’esterno all’interno. Da qui si capisce come un’azione più “esterna” ne provochi meglio lo scorrere: massaggi, movimento, palpazioni. Essa non ha un organo propulsore. Per una nota forza di gravità che subiamo anche noi come tutto il resto del Pianeta Terra, è ovvio che la Linfa quindi, che tende a scendere con molta facilità verso il basso, verso le nostre gambe, faccia invece poi molta fatica a risalire se non è aiutata da una “spinta”! Questa spinta può avvenire proprio con il camminare. Vedete, sotto ai nostri piedi, esattamente nel centro della pianta del piede, c’è una zona molto importante chiamata “Soletta Venosa di Lejars” (il secondo nostro cuore è nei piedi si dice). Piede-InteroQuesta soletta è un insieme di capillari sanguigni ma prevalentemente linfatici che è responsabile nel gestire il ritorno della Linfa e del Sangue Venoso. Evita i ristagni linfatici, gli edemi e la ritenzione idrica che si possono avere. Per stimolare questa soletta non si deve far altro che camminare. Ovviamente con un valido appoggio plantare e ovviamente l’ideale sarebbe scalzi sopra un terreno morbido come un prato o la sabbia che hanno il potere di massaggiare. downloadSe ciò non è possibile, una semplice passeggiata sull’asfalto con scarpe da ginnastica, andrà bene ugualmente. C’è da dire però che i contorni hanno la loro importanza. E’ stato ad esempio studiato da un ricercatore di Stanford che camminare in mezzo alla natura aiuta a non rimuginare ma soprattutto, i pensieri negativi si riducono incredibilmente sotto l’influenza e la potenza del “verde”. Ma torniamo al discorso linfatico. Perchè è così importante smuovere questa Linfa? La Linfa è un liquido leggermente giallognolo, lattescente, formato da acqua, zuccheri, proteine, grassi, altri elementi e soprattutto Linfociti. I Linfociti sono le cellule responsabili della nostra risposta immunitaria. Degli speciali globuli bianchi prodotti dai linfonodi che, tra i loro compiti, hanno anche quello di purificare la Linfa. Quando scorrono nel sistema linfatico e si fermano nelle varie stazioni linfatiche sparse in tutto il nostro corpo avvisano, eventualmente, di un pericolo in corso: un virus, un batterio e qualsiasi altra cosa che non funziona alla perfezione. Così come le semplici tossine che ingoiamo o respiriamo ogni giorno. La Linfa viene spremuta dal movimento dei muscoli e drena. Ha una grande capacità di assorbire i lipidi (grassi) e di trasportarli negli organi atti ad espellerli attraverso particolari vene. Ecco perchè muovendosi e camminando si dimagrisce anche e si diminuisce il colesterolo. Gambe e piedi gonfi? Pesanti? Dolenti? Al contrario di quello che potete pensare, vi consiglio di camminare. E non serve fare le maratone. Mezz’oretta ogni giorno, oppure 45 minuti tre volte alla settimana. Almeno. In modo costante, quasi ritmato e respirando con attenzione. Certo, dovrete anche associare alla camminata una dieta sana, questo è alla base, ma vedrete come già il solo semplice camminare vi farà stare meglio. I vostri muscoli non si atrofizzeranno, non vi sentirete stanchi, il vostro apparato respiratorio diventerà più elastico, le articolazioni si snoderanno, il vostro equilibrio sarà maggiore, si migliorano le vostre abilità cognitive e l’attenzione e, soprattutto, non ha controindicazioni. Potete camminare qualsiasi età voi abbiate. itinerariesUn apparecchio molto utile e che vi farà camminare più volentieri dimostrandovi anche il risultato del vostro sforzo, è il contapassi con conta calorie. Alla fine della passeggiata potrete vedere quanto avete percorso e soprattutto quante calorie avete consumato e sarete molto soddisfatti di voi stessi. Potete tranquillamente trovare questi marchingegni sotto forma di App nello store del vostro cellulare senza bisogno di spendere soldi in più scegliendo quelli gratuiti che funzionano ugualmente molto bene. Allora, cosa ne pensate pigroni? Vi ho convinto? Spero di si. Camminate. Muovetevi, è importantissimo per la vostra salute. Il movimento è vita, la staticità è l’incontrario. Il fermarsi.

Prosit!

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