Cortecce e vibrazioni

Siamo troppo abituati a riconoscere soltanto la nostra parte fisica, materiale. La nostra come quella del mondo che ci circonda.

Non consideriamo di avere anche una parte (immensa) che è Spirito e cioè non tangibile, non materiale. Formata da vibrazioni. E non consideriamo nemmeno il fatto che la Natura stessa è un insieme di vibrazioni. Ecco il fulcro importante dove avviene lo scintillio. La connessione.

Certo, è facile da dire ma difficile da mettere in pratica. Come si fa, dopo tanti anni, abituati a osservare solo quello che l’occhio vede?

Purtroppo, a causa di questo, viviamo una vita totalmente immersi nella materia non potendo usufruire di quello che invece ci spetta in altre dimensioni. Siamo come amputati che non possono godere dell’usufrutto di molte altre parti (nostre).

Negli ultimi anni si parla tanto di connettersi al bosco, agli alberi, alla Natura tutta, perché questo ci fa bene e ci migliora la vita. Si parla di veri e propri “bagni di Foresta”, un toccasana per la nostra quotidianità. Non lo metto in dubbio.

Dal punto di vista biochimico, le piante, possono davvero emanare sostanze terapeutiche per noi, come i terpeni o gli oli essenziali, che respirati vanno a solleticare le nostre ghiandole, le quali secerneranno ormoni utili al nostro benessere. Utili anche a farci sentire più felici.

Il problema è che questo risultato, completamente materiale, ha una durata breve, quasi come se fosse un medicinale. Cioè “cura” a valle ma non alla sorgente e nemmeno in modo definitivo.

Purtroppo, riconoscendo solo il nostro fisico e facendo altrettanto con le piante, otteniamo un effetto effimero dalla beve durata. Alla sera, dopo una passeggiata in montagna, ci rimangono belle memorie: il verde che richiama la vita, le fronde che ci sono apparse sinuose e floride, i fiori che ci hanno stupito, ma l’indomani, in ufficio, siamo immediatamente pronti a innervosirci e a battagliare contro il cliente o il collega che ci stressa. Proprio come lo eravamo prima di partire per la nostra bella escursione.

Certo. Di quelle piante ne riconosciamo la corteccia, le foglie, i fiori, il tronco, una bellezza prettamente estetica e quindi fisica, che non dico essere – il nulla – ma ha poco valore con quello che vogliamo ottenere ed è davvero dura connettersi a tutto questo attraverso tale sguardo. Come può un corpo umano sentirsi albero, o ramo, o radice? E’ difficile ed è anche sbagliato! Non siamo pezzi di legno e neanche petali. Siamo molto di più.

Le nostre memorie ce lo dicono subito anche se non ce ne accorgiamo e quindi diventa dura coagularsi a tutto questo. Sappiamo bene, dentro di noi, di non essere quel “materiale” lì.

Potresti forse veramente vederti e sentirti corteccia? Lo trovo ostico.

E’ altrettanto difficile vedersi come ora proverò a spiegarti ma, dopo un lungo allenamento, se ci riesci, potrai godere di un effetto benefico a lunga durata.

Se solo tu potessi vedere vibrazioni al posto del tuo corpo e potessi vedere vibrazioni al posto dell’apparato fisico dell’albero, allora comprenderesti che Tutto (tu e lui) è vibrazione. Un insieme di onde. Ora è più facile vedere un tutt’uno attraverso questo… non credi? Un semplice insieme di onde vibrazionali.

Da te partono delle onde, dalla pianta partono delle onde ed entrambe si amalgamano assieme in una splendida unità.

Tutto l’Universo è formato da onde.

Chiudi gli occhi. Oh si! So bene che quando vai in mezzo alla Natura difficilmente ti soffermi e chiudi gli occhi ma prova a farlo. Mettiti davanti ad un albero qualsiasi, senza toccarlo, e chiudi gli occhi. Percepisci il tuo corpo ma prova a immaginare dentro di te un muoversi di onde elettromagnetiche le quali riescono anche ad uscire da te e a muoversi tutto attorno a te andando fin dove vuoi tu. Quando diventi padrone di questo pensiero immagina che dall’albero escono onde uguali alle tue, le quali vengono ovviamente ad abbracciare quelle che emani tu e tra voluttuosi ghirigori di energia danzano nell’aria che circonda te e l’albero. Resta per diversi minuti su questa immagine. Come ti ripeto, ci vuole tempo. Ci vuole allenamento.

Se tu facessi questo “esercizio”, diverse volte, poi ti verrà più facile.

Semplicemente cammineresti tra le piante percependoti energia e sentendo la loro energia connettersi alla tua.

Questa è la cosa basilare. La quale può aiutarti anche in tantissime altre occasioni della vita.

Quando, ad esempio, ti succede qualcosa di poco gradevole, se impari a considerarti energia, puoi vedere quanto sei immenso e osservare quell’evento dall’alto vedendolo molto più piccolo e innocuo di quello che è. Non dico che, a quel punto, sia come non doverlo vivere ma la tua Mente lo percepirà più ridotto e il tuo cervello lo mostrerà a te meno pericoloso perché si premunirà di contrastare un fattaccio che considera minuto anziché gigantesco.

Anche per questo motivo sentirai maggiormente il beneficio della Natura anche “a casa” e per più tempo. Lo sentirai dentro di te. Agganciato alle tue frequenze. E’ tuo perché… lo sei. Non lo vedi ma lo sei diventato. Per questo perdura.

Come ti ripeto, l’unica cosa da fare è allenarsi. Educare il cervello. Il cervello esegue ciò che noi vogliamo. Per lui è come guardare un film e prepararsi in base al video che vede.

Devi cercare di impegnarti all’inizio, anche se ci vuole tempo, ma questo serve a seminare bene.

Prosit!

Meglio far Invidia o Pena? Meglio fare Luce

L’EVIDENTE TESTIMONIANZA

Ieri ho sentito una madre consigliare al proprio figlio cosa dire per trovare lavoro ed essere assunto:

Digli che non sei potuto andare all’Università per aiutare me.

Digli che sono stata una ragazza madre, che tuo padre ci ha abbandonati quando ero incinta.

Digli che sono malata e non mi danno la pensione d’invalidità.

Digli che…

Se non avessi avuto rispetto per la paura di quella donna e fossi stata un uomo mi sarei toccata i gioielli di famiglia… Santa Madre, che sfiga…

Non so se quella donna stesse dicendo la verità o stesse soltanto tentando di imbrogliare un probabile datore di lavoro ma so che, certamente, stava emanando un abbondante quantitativo di energia negativa. Aveva voglia e bisogno di fare pena. Utilizzava la pietà dell’altro come strumento per ottenere in cambio la realizzazione; del figlio in questo caso.

Ognuno ha i suoi metodi e il suo modo di dare ma questo mi ha portato ad una riflessione.

LA SCELTA DELLO STRUMENTO

Al di là del fatto che questo comportamento va totalmente contro il mio credo, in quanto se ti senti un micragnoso sarai un micragnoso per tutto l’Universo e da tale sarai trattato, mi è venuto in mente il famoso detto “meglio far invidia che pena“. Ne stavo avendo una testimonianza ma all’incontrario.

Qual’è quindi la tattica migliore? Far invidia e mietere vittime giudicanti che sbavano dietro al tuo essere e al tuo avere o fare pena per ottenere più cose commuovendo i cuori?

Beh, la prima tocca l’orgoglio, la dignità personale e ti permette di ottenere alcune cose. E’ difficile dire – No – a chi si crede più alto in grado, te ne sei mai accorto? Già, anche perché quello che crede d’essere più alto in grado sa bene a chi rivolgersi.

Anche la seconda ti permette di ottenere cose. Cose diverse, quasi cugine dell’elemosina, dell’offerta, del favore ma comunque si ottiene.

Il fatto è, però, che entrambe sono delle conseguenze. E sono entrambe bisogni, necessità.

Non c’è azione propria da parte dell’individuo e quindi non c’è creazione. Se ti elevi (senza amore), di conseguenza, fai invidia. Se hai bisogno (senza amore), di conseguenza, fai pena.

SENZA AMORE

Ora tu dirai – Ok ma prima di fare invidia o pena qualcosa ho fatto per giungere a questi livelli, quindi qualcosa ho creato -. E’ vero, ma non hai creato nulla di buono.

Se fai invidia e ricevi invidia è perché, in qualche modo, l’invidia ti appartiene. La conosci. Oppure la giudichi ma, per poterla giudicare, significa che ne conosci le vibrazioni e quindi ti è dentro altrimenti non sapresti di cosa si tratta e neanche ti verrebbe dedicata.

Se invece fai pena (penso non ci sia neanche bisogno delle mie scuse per questo termine in quanto sto semplicemente usufruendo di un detto) è perché tu stesso ti senti un bisognoso, non rispetti ciò che realmente sei e ti consideri un poverino.

Tutto quello che riceverai, in base a una delle due condizioni, e che a te può sembrare bello o brutto nel mondo delle forme, attraverso un tuo personale giudizio, è negativo. Sì, anche se trovi un lavoro perché hai mosso compassione è negativo. Quel lavoro, che ora ti sta portando uno stipendio, ti porterà indubbiamente anche qualcosa di spiacevole perché creato su onde elettromagnetiche distruttive e non costruttive.

Ogni cosa che ti viene regalata perché da te attratta da un magnetismo vibrazionale sarà negativa perché da te sono partite frequenze negative.

L’UTILIZZO DELLE PAROLE

Con il termine “negativo” si indica un qualcosa che non è pregno d’amore. Il termine “negativo” e il termine “amore” sono soltanto convenienze usufruibili nella comunicazione e non sono quindi da prendere in modo letterale in questo ambito. Servono solo a farti capire che se non ti lasci andare all’intonazione della tua potenza non attrarrai mai la divina abbondanza che esiste nel flusso universale adatta al tuo benessere.

La madre dell’invidia e della pena, che sono sorelle, è la Paura. Stai emanando Paura e questo farà si che tu viva di continuo situazioni che ti mettono Paura.

Quindi il mio consiglio è: anziché cercare di fare invidia o pena prova a fare Luce. Sii Luce. Brilla. Rifulgi.

Aiutati con l’introspezione. Convinciti di essere una persona che merita. Dedica a questo qualche minuto ogni giorno. E’ sicuramente un esercizio difficilissimo ma fa ridere pensare che in realtà il nostro cervello recepisce quello che noi vogliamo auto-inculcarci. Sembra semplice detta così; questo significa che se io mi dico – Sono una donna fantastica! – inizierò a comportarmi di conseguenza e a ottenere così ciò che merito. Invece non funziona in questo modo. Non funziona perché mentre io mi dico quella frase, una parte del mio inconscio (che io neanche vedo ne’ percepisco) mi sta già sabotando. Per questo devi dedicare diverso tempo a questa sorta di compito. Perché devi allenare e abituare la tua mente, piano piano, che sei una persona fantastica. E’ impegnativo.

UNA NUOVA PALESTRA

Immagina di voler perdere 20 kg e di andare in palestra. Ogni giorno dovrai impegnarti per un’ora a sciogliere i grassi e faticherai, ti stancherai, ti sforzerai.

La stessa cosa riguarda l’allenamento mentale che non siamo abituati a tener da conto. Siamo focalizzati solo sulla nostra parte fisica senza renderci conto che è soltanto un veicolo utilizzato per sopravvivere fisicamente sulla terra. Tralasciamo la parte spirituale e annulliamo totalmente l’idea di un’educazione nuova credendo di aver già ricevuto la nostra educazione e la morale che ci spettava.

Questo è sbagliato perché i nostri pensieri possono essere plasmati. Inizia fin d’ora e riceverai presto risposte completamente diverse da quelle che hai ottenuto in passato. Non ti servirà patire nella vanagloria per avere ottime valutazioni altrui e non ti servirà recitare la parte del misero per ricevere un’offerta di qualsiasi natura essa sia.

Tutto quello che giungerà a te sarà fondato su solidi pilastri che, in qualche modo, ti porteranno una ricchezza (economica, affettiva, di stima, di opportunità, etc…) e, da lì, accrescerà sempre di più la fiducia in te stesso la quale Ti permetterà di appropriarti maggiormente di ciò che ti spetta.

Prosit!

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La Natura cura ma il Potere è tuo

AMBARABACICCICOCCO’

Avrai letto spesso un concetto che mi piace tirar fuori in diversi argomenti quando parlo della Paura, Madre indiscussa di tutte le emozioni negative. A volte suggerisco che la Paura può essere una grande amica ma non è lei che deve governare le tue scelte o amministrare il tuo vivere. In pratica non dovresti dargli più potere di quello che merita.

Siamo troppo abituati a dare potere e, di conseguenza, RESPONSABILITÀ al resto del mondo ma quasi mai a noi stessi. Lo diamo agli altri, lo diamo alle emozioni che ci guidano, lo diamo alla società in cui viviamo e oggi, a causa di nuove discipline e tendenze nate da qualche anno, lo diamo alla natura.

Lo abbiamo dato per molto tempo alla natura quando non ci piacevano, e non ci piacciono, i suoi comportamenti. Quando diciamo – Che brutto tempo oggi! Oggi, a causa della pioggia, non posso fare questo o l’altro -. Quando ce la prendiamo verso quelli che consideriamo per noi disastri o quando animali a noi poco simpatici si permettono di invadere il nostro territorio. Adesso, però, diamo alla natura anche il potere di guarirci.

Ebbene, premetto fin da subito che questo è vero. La natura è un dottore unico e supremo capace di curare ogni malanno, ha qualità e potenze incredibili ma non ragioniamo quasi mai sul fatto che anche noi siamo natura. Che le sue stesse forze energetiche le custodiamo dentro di noi e che non c’è alcuna divisione tra noi e lei. Nessuna. Noi siamo sicuramente più “inquinati” sia nel nostro Corpo Mentale che in quello Emozionale. Siamo pieni di pensieri e sensazioni – spazzatura – che ci offuscano altri sensi ma la scintilla della vita, comunque, esiste in noi. Serve solo rispolverarla.

COME DEVO ESSERE?

Quando leggo su diversi testi, o in molti articoli, “Guarire attraverso il Potere delle Piante” (vedi ad esempio il libro di Clemens G. Arvay) mi chiedo se quell’autore, al quale non voglio togliere nulla, conosca invece il suo di potere. Anche in questo caso si dà responsabilità (potere) ad alberi e arbusti cosicché, quando abbracciamo un tronco come fossimo vampiri energetici, convinti di succhiargli un po’ di buona energia che ci spazzi via lo stress, ci rimaniamo poi assai male se questa sorta di terapia non funziona o funziona per poco tempo.

Ora, è vero che se mi faccio una tisana alla Lavanda dormo meglio ma è anche vero che se se la prepara Tizio non ottiene alcun risultato. Come mai? Io e Tizio siamo fisiologicamente diversi? Bene. Quindi le piante funzionano solo con chi ha avuto la fortuna di nascere con un organismo preposto alla loro funzione curativa? Nella Pet Therapy quale organismo dovrei avere, quindi, per essere in accordo con un cucciolo e armonizzare il mio essere?… No, non è così.

Grazie infinite a tutti coloro che cercano di sensibilizzarci nei confronti del cordone ombelicale che ancora abbiamo e ci connette a Madre Terra ma io vorrei andare un goccio oltre.

SEI UN GENERATORE DI VITA

Come ho detto, quel potere, è dentro di noi. A tal proposito e per capire meglio questo articolo, ti consiglio di leggere questo mio post https://prositvita.wordpress.com/2018/06/20/abbracciare-un-albero-dubbi-e-perplessita/

Se lo hai già letto avrai capito che non ti servirà a nulla, o quasi, abbracciare un albero se rilasci scorie di fastidio, tristezza, rabbia, etc… lui non può che rispecchiare ciò che sei, in quanto lui è solamente e unicamente – Vita -. (Sorridi e la Vita ti sorriderà).

Solo se riesci a dare Amore a quell’albero noterai che il tuo Amore con il suo (il miracolo della vita che comprende l’Universo) connettendosi assieme moltiplicheranno quella forza e tu ti sentirai pieno di gioia e benessere. Magari, ovviamente, non la prima volta ma continuando non potrai che riempirti di “onde vibrazionali di Amore”.

Amore è un termine convenzionale che l’uomo ha creato per descrivere l’Energia Universale e Divina che, come forza creatrice, realizza movimento – cioè energia – cioè vita. Noi stessi ne siamo stracolmi.

Aristotele descrive il nostro infinito potere con il termine “Entelechia” ad intendere, tra altre cose, l’evoluzione totale con scopo finale dell’Uomo (natura) come essere perfetto. A partire da quello che gli alchimisti indicano come “monade”. Ma torniamo a discorsi meno strambi.

IL MIO AMORE E’ IL TUO AMORE

Sappiamo bene che un gatto, ad esempio, è in grado di assorbire da noi le emozioni negative e allontanarle, scacciarle via, se non trasmutarle addirittura quasi distruggendole. Ma cosa accade se, a quel gatto, noi invece regaliamo amore puro e incondizionato che non è assolutamente quello del “bisogno d’amare”? Accade un miracolo e cioè che il gatto, così come tutti gli altri animali che lo ricevono, lo rimandano raddoppiato proprio come accade con le onde elettromagnetiche perché noi siamo in continuazione propulsori di onde elettromagnetiche. Scienze come la biofisica indicano ogni corpo naturale come un’antenna in grado di ricevere ed emanare radiazioni e non solo come composti chimici regolati da reazioni chimiche.

Mandare amore ad un animale che si ha in casa o si incontra selvatico in un bosco non significa dire o pensare di amarlo. Significa essere amore e, di conseguenza, lui si impregnerà delle nostre frequenze. Attorno a noi, non potrà che esserci Amore, ossia bellezza. Bellezza d’animo. Questa è fisica non una semplice tecnica inventata dai Puffi.

Tutto questo per dirti che sei tu il vero padrone di te stesso e della tua guarigione. Tu decidi se stare bene.

In parole poverissime… se tu emani vibrazioni gialle esse andranno a collegarsi alle vibrazioni gialle che trovano in un determinato raggio attorno a te. Tristezza = Tristezza. Rabbia = Rabbia. Pace = Pace. Come se fossimo delle radio.

LO SAPEVANO GIA’ GLI ANTICHI

La sensazione di benessere che provo abbracciando una pianta o accarezzando un cane mi permette di evadere dalla mia stressante quotidianità, mi fa sentire più serena, mi tranquillizza ma è solo una parvenza (regalata dalla mente e sembra vera) se non coltivo tutto questo. Soprattutto se non lo coltivo dentro di me e se non imparo a nutrirlo – sempre – dentro di me, a prescindere dal luogo in cui mi trovo.

Se emani amore nei confronti di una pianta, se sei tu ad abbracciare lei anziché allucinare un suo abbraccio, se sei tu a dare anziché chiedere sarai ancora più potente di lei e, automaticamente, nutrirai le frequenze guaritrici. Le tue!

Suvvia! Lei è “solo” una pianta, tu sei un Essere speciale, divino, umano. È attraverso te che l’Universo svolge le sue più grandi manifestazioni, sei co-creatore, è a te che ha dato certi poteri che altri esseri non hanno. Tu hai una forza creatrice che nessun altro ha. Tu sei l’Essere superiore tra tutti, anche se oggi usi questo potere solo per arricchirti o danneggiare il creato.

Non essere un micragnoso, sei tu che puoi curare una pianta e non viceversa, senza nulla togliere alla pianta che attraverso le sue essenze fisiche e biochimiche e la sua energia, pura e vitale, ti aiuta di sicuro.

Alcuni testi dei quali la religione si è appropriata dicono chiaramente nei confronti dell’Uomo – Fatto a sua immagine e somiglianza – e tu sai che per me Dio non è assolutamente un vecchio giudicante su una nuvoletta. Noè, San Francesco e molti altri forse non sono mai esistiti realmente, ma è il messaggio che si nasconde dietro al loro operato ad essere importante e Maestro. E, in alcuni casi, persino alchemico. Cioè, non è stata una famiglia di armadilli a salvare l’umanità capisci? E’ accaduto l’inverso.

È l’Uomo, in tutta la sua infinita grandezza il vero salvatore. Sei proprietario di doti che nessuna pianta, nessun animale, nessun minerale possiede. Sei la perfezione della natura tutta e, in te, è contenuto l’intero cosmo “così dentro e così fuori“.

Fatti aiutare dalla natura che è come un ventre materno. Che ha qualità incredibili. Affidale i tuoi strazi e i tuoi dolori ma ricordati che nulla può passare se non sei tu ad aprire la porta. Ricorda che tutto va a morire se non sei tu a nutrirlo. Ricorda le voci dei tuoi antenati che gridavano: – Ciò che io manifesto il mondo mostra e vive! -. Perché ciò che tu sei, quella pianta non può far altro che rifletterlo. Nonostante i suoi oli essenziali, particelle e terpeni.

La biofilia è l’amore per la vita e deve partire da te.

Il bosco ha un suo potere, il mare ha un suo potere, la campagna ha un suo potere ma poco otterrai se non riconosci il potere che è in te.

P.S. – Per alcune immagini ringrazio Gian Panti e Andrea Biondo andreabiondo.wordpress.com

Prosit!

Se la pensi lei ti pensa

…che poi, io lo so che ci sono momenti in cui ti penso così forte che ti par di sentirmi…

Se pensi intensamente ad una persona, essa sentirà in qualche modo il tuo “chiamare” e, di conseguenza, ti penserà a sua volta. Le verrai in mente. Puoi persino “romperle le scatole” se diventi insistente. Oh già!

Se non credi che questo sia possibile puoi provare, non ti costa nulla.

Ciò che ti serve è solo un ingrediente in più oltre alla mente (sede del pensiero). Cioè ti serve anche il cuore (sede, invece, delle emozioni).

In realtà bastano le vibrazioni mentali e cioè prodotte dal Corpo Mentale ma per un effetto assicurato, se al pensiero si aggiunge l’emozione, è cosa fatta.

Non importa che tipo di emozione. Una persona puoi detestarla o amarla ma lei sentirà il tuo richiamo.

Non capirà cosa le stai chiedendo, a meno che non ci sia tra voi un legame particolare e nutrito da sensibili frequenze, come a volte accade dove uno percepisce che l’altro, ad esempio, gli sta chiedendo aiuto ma, come ho detto, gli verrai in mente e più sarà forte quel pensiero e più rimarrai nella sua testa.

Ogni tipo di rapporto nutre ulteriormente questo meccanismo: tra amici, tra marito e moglie, tra fratelli, tra genitore e figlio ma prende forme anche con chi, magari, hai litigato per un parcheggio due ore prima ed è un emerito sconosciuto.

Quante volte ci capita di pensare a qualcuno e lui ci telefona? Oppure ci scrive un messaggio? E quante volte ricordiamo un tizio che non vediamo da molto ed eccolo spuntare all’improvviso tra le vie del nostro paese?

L’aggancio di vibrazioni che si forma è reale, semplicemente perché sia i pensieri che le emozioni sono un insieme di vibrazioni… reali!

Ti sei mai chiesto cosa davvero siano queste vibrazioni? Ti ricorderai, se mi leggi spesso, quando dissi che da impulsi elettrici diventano chimici all’interno del nostro corpo e, soprattutto, sul palcoscenico del nostro sistema nervoso. Proprio come gli input, i ricordi, le memorie…

Ad esempio, se tu ti scotti prendendo dal fuoco la caffettiera senza la presina, la volta dopo, mentre stai per compiere lo stesso errore, un avviso arriverà al tuo cervello ricordando che compiendo quella mossa ti sei ustionato e hai sentito un gran male e, quell’avviso, non è altro che un insieme di piccolissime, minuscole particelle che portano un messaggio (passatemi il linguaggio semplice comprensibile a tutti).

Le stesse, o simili, che trasportano un pensiero o un’emozione fuori e dentro di noi e che assumono il nome di – onde vibrazionali – o energetiche. Ossia, non è che smettono di esistere al di fuori del nostro corpo. Vibrano formando come dei cerchi attorno a noi e si irradiano. Puoi immaginare quelle delle calamite che sono magnetiche.

Siamo un grande centro propulsore di impulsi elettrici soltanto perché siamo vivi e la vita è movimento. Il tuo corpo, le tue cellule, i tuoi ragionamenti, i tuoi stati d’animo, i tuoi organi producono ogni istante un “movimento” e, il movimento, è energia.

L’energia non è un oggetto. Non è un qualcosa di statico appoggiato su un comodino e con confini propri. E, se proprio dobbiamo dirla tutta, neanche gli oggetti sono completamente immobili essendo formati da molecole e quindi da atomi. Ma se si vuole fare un paragone si può prendere un semplice vaso. L’energia NON è un vaso. L’energia si spande, si muove, va avanti, torna indietro. È un insieme di frequenze che ci circonda.

Se io emano frequenze gialle, come scientificamente accade, esse andranno ad agganciarsi con frequenze simili e cioè gialle o quasi. Ma non solo. È un po’ come se io, la mia energia, pur spargendola ovunque, la potessi anche in parte indirizzare in modo mirato. Per cui, se io penso intensamente a Pincopallino, partiranno da me onde energetiche che andranno da Pincopallino, lo circonderanno, entreranno in lui e lo riempiranno della mia immaginazione che lo riguarda. Stessa cosa vale per quando si ha un’idea e il proprio amico risponde – Stavo giusto pensando alla stessa cosa! -. Ripeto che non si esclude la complicità tra due persone dove questi fenomeni appaiono più frequentemente e più potenti ma, con il pensiero o il ricordo, puoi davvero “richiamare” chiunque o qualsiasi cosa.

Così, quando una persona non riesci a togliertela dalla testa, sappi che potrebbe anche essere “colpa” sua e non solo tua che ti consideri ossessionato! Potresti tranquillamente dirle di lasciarti vivere un po’ in pace! Di non pensarti più! Io sorrido perché, scherzosamente, mi è capitato un sacco di volte. In bene ma anche “in male”, ahimè!

Alla fine di questo concetto puoi anche capire la potenza che hanno il pensiero e le emozioni nella tua immaginazione quando crei, in generale, la tua vita. Giorno dopo giorno. Produciamo vibrazioni che creano come dei minuscoli mattoncini.

Ricorda: i pensieri e le emozioni sono vivi! Sono “cose” vive e hanno una loro forza.

E ora che hai finito di leggere pensa pure a chi vuoi tu e sii educato… non rompere le scatole a nessuno!

Prosit!